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sabato, Gen 14

Intercettazioni e trojan, quanto ci costano



Da Wired.it :

Passando alle intrusioni nei dispositivi, le intercettazioni telematiche passive dei dati che passano su un dispositivo (cosiddetto sniffing) costano 10 euro al giorno. La sola caccia alle email 3 euro al dì. Mentre se si programma un’intercettazione attiva, con l’obiettivo di raccogliere, tra le altre cose, audio e video, lista delle chiamate, lo stato della batteria e la localizzazione wifi e gps, si viaggia sui 150 euro. Per uno smartphone Android il listino prevede intrusioni nelle chat di Whatsapp (wattsapp nel testo del ministero!), Viber, Signal e Facebook Messenger. È assente Telegram. Mentre per iOs il listino prevede solo l’intrusione nelle chat Whatsapp (sempre con il refuso di cui sopra). 

È prevista anche una voce ad hoc sui servizi di spionaggio di pc Microsoft (mentre non si menziona Apple). Nello specifico, l’intrusione prevede la raccolta di file, cartelle, audio e video, la cronologia di navigazione, credenziali di accesso ai programmi di posta elettronica e la registrazione di chiamate via Skype. Con 250 euro al giorno si può pagare un’infezione “on site o da remoto, con “supporto tecnico altamente qualificato” o un’installazione ambientale. Ma solo se vanno a segno. La localizzazione gps, con incluso “tablet inseguitore”, costa 30 euro. 

Poi c’è l’ampia gamma dei video: la microspia piazzata su una persona o su un oggetto costa fino a un massimo di 120 euro, mentre la sorveglianza fissa interna o esterna viene 70 (con l’obbligo di raccogliere i dati sui server della Procura). Un video di breve distanza costa 100 euro, 140 se da lunga distanza. Costa 40 euro a colloquio lo spionaggio dentro un carcere. Montare una telecamera o una periferica tra le 8 del mattino e le 20 costa 250 euro, 350 euro se di notte. Il tariffario prevede anche i prezzi delle batterie per microspie (20 euro) e video (30), e per la riproduzione di chiavi: 1.000 per le serrature classiche, 1.500 per quelle con “doppia mappa a pompa” e 2.000 per quelle di alta sicurezza. I canoni sono scontati del 10% dal 41esimo giorno di noleggio. Dopo due mesi si passa al 20%, 30% dopo quattro mesi e 50% a sei. Dopo un anno lo sconto è dell’80%. Hardware e software non devono essere in commercio da più di tre anni.

Questione di privacy

Nell’ultimo quinquennio, stando alla relazione tecnica del Senato, in Italia sono stati intercettati circa 130mila bersagli ogni anno. L’85% con intercettazioni telefoniche, che in media richiedono due mesi di lavoro per i fornitori, il 12% con microspie ambientali e il 3% con sistemi telematici (per i quali servono circa 73 giorni di lavoro). Tuttavia, come riferisce Domani, per l’ingegnere e consulente informatico delle Procure Roberto Reale (che ha seguito il caso dell’ex componente del Consiglio della magistratura Luca Palamara), audito dalla Commissione giustizia del Senato proprio sulla riforma delle intercettazioni voluta dall’attuale Guardasigilli Carlo Nordio, “oggi in Italia è impossibile sapere quanti trojan sono attivi e per quanto tempo lo siano stati”.



[Fonte Wired.it]