I pazienti dell’azienda, che sono paralizzati, ora sono in grado di muovere il cursore di un computer e di navigare nelle app di uno smartphone, afferma Luo, secondo cui le persone che potrebbero beneficiare della tecnologia per scopi assistenziali e riabilitativi siano almeno uno o due milioni di pazienti nel paese.
Al di là di questi usi, il documento del governo illustra altre applicazioni mediche. Sostiene che le Bci potrebbero essere utilizzate per monitorare e analizzare l’attività cerebrale in tempo reale e prevenire o ridurre il rischio di alcune malattie cerebrali; per monitorare lo stato di allerta dei guidatori, il documento afferma che una Bci indossabile potrebbe fornire avvisi tempestivi in caso di sonnolenza, scarsa attenzione e rallentamento dei tempi di reazione, contribuendo a ridurre la probabilità di incidenti stradali.
“Penso che i prodotti Bci non invasivi guadagneranno enorme impulso dal mercato cinese, dal momento che è il più grande produttore di elettronica di consumo“, afferma Peng.
Alcune aziende statunitensi, tra cui Emotiv e Neurable, hanno iniziato a vendere dispositivi indossabili che sfruttano l’elettroencefalografia per captare le onde cerebrali attraverso il cuoio capelluto. Ma si tratta di dispositivi ancora costosi, che per ora non hanno preso piede a livello commerciale.
Il documento cinese, invece, promuove la produzione di massa di varie forme di dispositivi non impiantabili: auricolari, caschi, occhiali, cuffie, ma anche device da applicare in fronte, sulla testa, e sulle orecchie. Le nuove linee guida propongono poi di sperimentare le Bci per la gestione della sicurezza in alcuni settori, come la movimentazione di materiali pericolosi, l’energia nucleare, l’industria mineraria e la produzione elettrica. E suggeriscono che le interfacce neurali potrebbero inviare avvisi tempestivi quando registrano bassi livelli di ossigeno, oppure casi di avvelenamento e svenimento sul posto di lavoro.
Anche se le nuove indicazioni di Pechino contemplano una rivalità tra Cina e Stati Uniti nel settore delle Bci, secondo Peng c’è margine per la collaborazione tra gli imprenditori dei vari paesi. “Possiamo cooperare come società per costruire qualcosa che serva ai pazienti, che hanno un disperato bisogno di questa tecnologia per avere una vita migliore – commenta –. Non vogliamo essere coinvolti in questioni geopolitiche. Vogliamo solo costruire qualcosa di utile per i pazienti“.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.
