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mercoledì, Ott 28

Internet dello spazio, prime connessioni con quello di Elon Musk



Da Wired.it :

Il programma Starlink fa partire il beta test pubblico per gli iscritti. Abbonamento a 99 dollari. Ne servono anche 500 per comprare l’attrezzatura a terra

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(immagine: Yuichiro Chino/Getty Images)

Avanza il programma dell’internet satellitare di Space X. Secondo quanto riportato da The Verge e da altre testate, l’azienda di Elon Musk ha inviato una mail agli utenti interessati al servizio per invitarli a partecipare ai test della versione beta del servizio di connessione satellitare sviluppato nel programma Starlink. Questa fase di test pubblico, denominata “Better than nothing beta“, fa seguito ai primi test privati che l’azienda aveva condotto durante l’estate in via sperimentale e riservata.

Secondo quanto riportato, per la versione beta gli utenti che sottoscrivono un abbonamento dovranno acquistare le apparecchiature di terra necessarie a ricevere il segnale, insieme al router wi-fi, per un costo complessivo di 499 dollari. Il costo mensile dell’abbonamento sarà poi di 99 dollari e darà la possibilità di avere una velocità di connessione che oscilla tra i 50 e i 150 Megabit al secondo con una latenza tra i 20 e i 40 millisecondi.

L’azienda avverte anche i partecipanti a questo test che “ci saranno dei brevi periodi di assenza totale di connettività, e che le performance sia per quanto riguarda la velocità di navigazione sia per la latenza del segnale miglioreranno con l’implementazione dei lanci di nuovi satelliti, arrivando nel 2021 a una latenza compresa tra i 16 e i 19 millisecondi.

Soltanto pochi giorni fa dalla base aeronautica statunitense di Cape Canaveral Space X ha lanciato altri 60 satelliti con un razzo Falcon 9, che andranno ad unirsi agli oltre 800 satelliti attivi che al momento si trovano nell’orbita terrestre bassa. Secondo le stime, l’azienda aerospaziale crede di poter cominciare a offrire i primi servizi commerciali quando in orbita ci saranno almeno 1.440 satelliti, ma nel complesso ha affermato che serviranno circa 12mila satelliti per riuscire a fornire un servizio globale in grado di arrivare anche alle zone del pianeta non raggiunte dalla banda larga.

Al momento comunque, i satelliti in orbita sono sufficienti per coprire un’area circoscritta e infatti la connessione di test della versione beta sarà utilizzabile in un primo momento soltanto nel nord degli Stati Uniti e in Canada, ma nel 2021 i servizi dell’internet satellitare potrebbero essere disponibili in tutto il mondo.

Un nuovo impulso allo sviluppo di servizi commerciali basati su questa tecnologia, inoltre, è arrivato anche di recente con la partnership tra Space X e Microsoft, grazie alla quale quest’ultima fornirà all’azienda di Elon Musk l’infrastruttura di terra per la diffusione dei servizi di cloud computing.

Oltre alla concorrenza delle compagnie di telecomunicazioni, però, che secondo i dati registrati dallo Speedtest global index indicano una velocità media in download di 161,4 mb/s negli Stati Uniti per la banda larga, il programma Starlink dovrà fronteggiare anche Amazon, tra i principali concorrenti nel settore dell’internet tramite satellite con il programma Kuiper, che prevede la messa in orbita di oltre 3.236 satelliti e ha ottenuto a luglio l’approvazione della Federal Communications Commission (Fcc) statunitense.

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[Fonte Wired.it]