Si chiamerà Intervision 2025 e si terrà il prossimo 20 settembre in diretta dalla Live Arena di Novoivanovskoye, località vicino a Mosca. Si tratta di una competizione canora che è in sostanza il revival dell’Intervision Song Contest, una manifestazione canora che era di fatto la risposta dell’ex Blocco sovietico e dei suoi alleati all’Eurovision Song Contest. A volerne il recupero è stato, con un decreto emanato a inizio anno, lo stesso Vladimir Putin che ne ha affidato l’organizzazione al vice-primo ministro Dimitri Chernyshenko e la promozione al ministero degli Esteri. L’obiettivo, secondo le varie dichiarazioni dei politici russi, è quello di organizzare un concorso con al centro “la vera musica”, senza quei “falsi valori alieni a ogni persona normale” che sono – secondo loro – enfatizzati invece dalle performance dell’Eurovision. Il ministro degli Esteri Lavrov, in particolare, vuole che la gara sia “libera da ogni perversione e abuso umano, come abbiamo visto alle Olimpiadi di Parigi”, in riferimento allo spettacolo drag visto durante la Cerimonia d’apertura lungo la Senna nll’estate 2024.
L’Intervision non è una novità assoluta
Si tratta infatti di una manifestazione canora organizzata prima dal 1965 al 1968 nell’allora Cecoslovacchia e poi dal 1977 al 1980 in Polonia da parte dell’International Radio and Television Organisation (OIRT). L’OIRT nacque nel 1946, con sede a Bruxelles, con l’intento di promuovere la collaborazione internazionale, e in particolare europea, per quanto riguardava le attività e le strumentazioni tecniche per quanto riguarda le telecomunicazioni. Le continue tensioni legate alla Guerra fredda resero inevitabile la rottura con l’Unione Sovietica quindi nel 1950 molti membri dell’OIRT, soprattutto localizzati nell’Europa occidentale (tra cui Francia, Belgio, Paesi Bassi e anche l’Italia), decisero di staccarsi e fondare una nuova organizzazione, l’European Broadcasting Union (EBU), quella che ancora oggi organizza l’Eurovision Song Contest.
L’OIRT, spostata la sede a Praga, finì per raccogliere le nazioni dell’URSS o vicine ad essa, come Albania, Bulgaria, Cecoslovacchia, Finlandia, Germania Est, Polonia, Romania, ma anche altri paesi del mondo in qualche modo allineati con il blocco comunista, come Siria, Cuba, Vietnam, Cina, Nord Corea, Nicaragua e Afghanistan. Nei suoi periodi di attività, l’Intervision Song Contest ospitò concorrenti provenienti da molti di questi paesi, anche se le vittorie si concentrarono su un manipolo di nazioni molto vicine (Cecoslovacchia, Bulgaria, Finlandia, Polonia, Unione Sovietica). In seguito alla caduta del muro di Berlino, nel 1993 anche l’OIRT fu sciolta e i suoi membri confluirono per la maggior parte nell’EBU. Anche la Russia ha quasi sempre partecipato all’Eurovision, fino al 2022 quando è stata esclusa dalla gara e bandita dall’EBU in seguito all’invasione dell’Ucraina.