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lunedì, Apr 20

Io, come funziona l’app per i servizi della pubblica amministrazione



Da Wired.it :

Dopo una fase di test, disponibile in versione beta per il download l’app che gestirà tutti i servizi della pubblica amministrazione in Italia

La app dei servizi pubblici Io (foto: Team per la trasformazione digitale)
La app dei servizi pubblici Io (foto: Team per la trasformazione digitale)

A un anno dall’inizio della sperimentazione della versione closed-beta, cominciata la primavera del 2019 in alcune aree del territorio, è ora disponibile per il download dagli store di  Apple e Android la app Io, sviluppata dal Team per la trasformazione digitale per racchiudere in un’unica applicazione tutti i servizi della pubblica amministrazione. In sostanza, con questa versione di Io, disponibile dal 20 aprile, gli enti pubblici locali e nazionali potranno inviare le loro comunicazioni direttamente ai cittadini, che a loro volta potranno pagare servizi e tributi direttamente dal proprio smartphone.

A cosa serve?

Come riportato sul sito del progetto, nella sezione messaggi dell’app Io gli enti pubblici possono comunicare agli utenti le principali scadenze. Qui il cittadino riceve, per esempio, informazioni sulle scadenze dei documenti, dalla carta d’identità, alla patente, fino ai bandi di iscrizioni ad asili nido e altre informazioni più generali. Per questa sezione è anche possibile scegliere su quali servizi si desidera ricevere le informazioni.

In un’altra sezione, invece, sarà possibile effettuare i pagamenti di F24, multe, bollo auto e altri servizi della pubblica amministrazione con carta di credito o bancomat registrate direttamente dallo smartphone, grazie all’integrazione dei servizi dell’app Io con quelli della piattaforma PagoPa che gestisce tutti i pagamenti verso gli enti pubblici. Per identificare il servizio o il tributo si potrà scansionare il Qr Code presente sul bollettino e compilare poi gli altri campi.

Con i futuri aggiornamenti, si legge, sarà poi possibile ricevere certificati, notifiche e atti direttamente sul cellulare e avere una copia dei propri documenti personali direttamente in formato digitale.

Come funziona?

Nelle intenzioni del Team per la trasformazione digitale l’app Io rappresenta quindi un cambio di paradigma, perché permette al cittadino di avere un unico strumento per tutte le comunicazioni e le interazioni da e verso le amministrazioni, gli enti pubblici e i servizi di cui ha bisogno.

Dopo il download, è necessario registrarsi all’applicazione con un’identità digitale forte, quindi o tramite le proprie credenziali Spid oppure con la Carta d’identità elettronica (Cie) abbinata al Pin ricevuto al momento del rilascio del documento. Dopo la prima registrazione si potrà accedere con il Pin scelto dall’utente o attraverso i dati biometrici.

Insomma, non ci si dovrà più registrare ai singoli servizi e, grazie all’identificazione univoca con il codice fiscale, gli enti pubblici potranno comunicare direttamente con i cittadini. Sta poi ai comuni, alle amministrazioni e a tutte le aree della pubblica amministrazione implementare la propria offerta di servizi digitali da integrare a quelli già presenti sull’app, aderendo così al progetto di digitalizzazione del paese e seguendo la guida pubblicata ancora sul sito.

Al momento l’app scaricabile è in versione beta, che dà la possibilità agli utenti di segnalare eventuali bug e altre criticità. Inoltre, Io è pensata come progetto open source, e quindi consente uno sviluppo aperto e continuo grazie alla pubblicazione del codice sorgente e di tutti gli altri documenti specifici relativi al programma.

Ad oggi i servizi disponibili sono ancora limitati, ma, come si legge sul profilo Twitter del progetto, con l’incremento delle amministrazioni che aderiranno aumenteranno anche i servizi. Inoltre, tra le funzioni possibili a cui il Team di sviluppatori sta pensando in questa prima fase di diffusione ci sono anche servizi dedicati alla gestione e alla comunicazione dedicata all’emergenza Covid-19.

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[Fonte Wired.it]