L’iPad è nato come una sorta di iPhone gonfiato, una scelta che ha sempre rappresentato il principale motivo di critica alla linea di prodotti sin dal loro lancio nel 2010. E anche se nel tempo ha iniziato a essere usato come dispositivo più casual per viaggiare o per rilassarsi sul divano, sul lungo periodo la crescita dell’iPad sta rallentando da un po’. Fino a oggi c’erano sempre meno motivi per passare da una generazione all’altra, nonostante a partire dal 2015 Apple abbia introdotto hardware sempre più performanti con il lancio dell’iPad Pro. Schermi Xdr, chip della serie M, tastiere più performanti: nessuna novità ha davvero lasciato il segno perché era il software a frenare l’evoluzione del dispositivo. Ma se siete tra quelli che sognano da sempre di utilizzare l’iPad come l’unico computer di casa, è arrivato il vostro momento.
In realtà, Apple stava andando in questa direzione già da un po’. Nel 2020, la Magic keyboard ha portato sull’iPad una porta aggiuntiva e un trackpad completo. Nel 2022 è arrivato il supporto per i display esterni e con l’upgrade del 2024 per iPad Pro è stata spostata la webcam. Ma l’aggiornamento di quest’anno sembra davvero un punto di svolta. Che Apple ha presentato in due modi davvero astuti.
Innanzitutto, la maggior parte degli utenti potrebbe non accorgersi nemmeno della presenza delle nuove funzioni dedicate alle finestre, che sono opzionali e nascoste per impostazione predefinita. Una volta aperte, le applicazioni vengono visualizzate a schermo intero ed è probabile che un utilizzatore medio non faccia caso alla piccola icona per il ridimensionamento nell’angolo in basso a destra. Si tratta di una scelta importante a livello di design, che mantiene intatta la principale identità dell’iPad, quella di dispositivo con un’interfaccia più semplice.
In secondo luogo, durante il keynote Wwdc Apple non ha mai sottolineato il fatto che le nuove funzioni assomigliano molto quelle del Mac, limitandosi a definirle “familiari“. Anzi, per non evidenziare quanto vicini siano ora i due prodotti, l’azienda ha addirittura distanziato i momenti dedicati a iPadOS e a macOS. Apple è molto attenta a non mai mettere due suoi prodotti l’uno contro l’altro e ha sempre fatto intendere che c’è un motivo per avere sia un iPad che un Mac. Una premessa a cui però è difficile credere con iPadOS 26.