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venerdì, Set 23

iPhone 14 Pro Max: sempre più uno smartphone ”Pro”! La recensione

da Hardware Upgrade :

Il suffisso Pro per gli iPhone è stato introdotto da Apple nel 2019 con gli iPhone 11 Pro e Pro Max. Apple per la prima volta lo usò nei suoi smartphone dopo averlo fatto su ben altri prodotti come Mac (desktop e portatili) e iPad. Di norma sta a identificare dispositivi dalle prestazioni maggiori e con una dotazione hardware più robusta rispetto ai modelli base. Se questa cosa si rese evidente proprio con le versioni di iPhone 11 Pro e Pro Max, negli anni successivi non fu più così eclatante con le versioni di iPhone 12 Pro e 13 Pro che introdussero meno novità rispetto a quanto ci si potesse aspettare da un vero prodotto “Pro” come decantato. 

Quest’anno però il discorso è cambiato perché iPhone 14 Pro Max (e chiaramente anche iPhone 14 Pro) risulta effettivamente degno del suffisso Pro grazie ad una serie di novità che dettano legge sul rinnovamento che il telefono ottiene rispetto allo scorso anno e che permette all’utente di avere tra le mani effettivamente un telefono rinnovato, anche se più internamente che esternamente. 

[HWUVIDEO=”3288″]iPhone 14 Pro Max: sempre più PRO! RECENSIONE[/HWUVIDEO]

Troviamo una piattaforma hardware nuova con il processore A16 Bionic, capace di rendere più potente l’iPhone ma meno energivoro nei picchi di prestazioni. C’è un nuovo display che Apple chiama sempre Super Retina XDR ma che ora permette di spingersi addirittura sopra i 2.000nit di luminosità di picco con l’aggiunta anche dell’Always On, capace per la prima volta in iPhone, di garantire informazioni anche a display in standby. C’è la cosiddetta Dynamic Island, nome buffo ma soluzione ”geniale” per nascondere il doppio foro sul display con Face ID e selfie camera: è un nuovo modo per far interagire l’utente con le notifiche, le app e rendere possibile anche un primitivo multitasking su di una vera e propria isola dinamica che facilita l’accesso ai controlli o ad ulteriori informazioni sulle attività in corso. 

E poi c’è un nuovo comparto fotografico o per meglio dire un nuovo sensore principale da 48 Megapixel che Apple per la prima volta propone su di un proprio smartphone. È un sensore che amplia le possibilità di ripresa sia foto che video permettendo agli utenti, soprattutto i professionisti, di avere più dettagli e più possibilità di scatto con l’aggiunta anche di un teleobiettivo 2x per un totale di quattro opzioni di zoom. Ci sono i 48 Megapixel in ProRAW e ci sono anche miglioramenti nelle condizioni di poca luce con tutti i sensori grazie al nuovo algoritmo Photonic Engine che rivoluziona in qualche modo l’approccio del machine learning agli scatti. E poi per le riprese in movimento eccessivo c’è anche la nuova Action Mode capace di stabilizzare più di quanto non ci si aspetti. 

Nuova anche la concezione di salvaguardia della salute dell’utente dove Apple propone un sistema elaborato di sensori e algoritmi capaci di capire quando l’utente ha subito un incidente stradale e garantire in automatico la chiamata dei soccorsi e l’invio della posizione geografica. E sempre sulla salvaguardia c’è il nuovo sistema di connettività satellitare, purtroppo al momento solo negli USA, che garantisce in caso di assenza di rete e di emergenza di inviare un messaggio tramite rete satellitare a chi di dovere per il salvataggio. 

Chiaramente iPhone 14 Pro Max non è tutto questo: c’è anche iOS 16 che cambia tanto la personalizzazione e il modo di usare l’iPhone mantenendo però sempre il solito sistema operativo, tanto caro agli utenti Apple. E ci sono molte altre cose che ci aspettano e di cui dobbiamo parlare nella nostra recensione approfondita di questo iPhone 14 Pro Max, per poi scoprire cosa cambia rispetto ad iPhone 14. 

Indice

iPhone 14 Pro Max: Prezzi  

  • iPhone 14 Pro Max

    • Versione da 128 GB: 1.489 € – Colore Viola Scuro, Oro, Argento e Nero Siderale 
    • Versione da 256 GB: 1.619 € – Colore Viola Scuro, Oro, Argento e Nero Siderale 
    • Versione da 512 GB: 1.879 € – Colore Viola Scuro, Oro, Argento e Nero Siderale 
    • Versione da 1 TB: 2.139 € – Colore Viola Scuro, Oro, Argento e Nero Siderale 

UNBOXING

Abbiamo visto nel nostro unboxing come la confezione di vendita sia cambiata nell’estetica ma non nei contenuti. iPhone 14 Pro Max viene proposto in una piccola scatola in cartone riciclato con l’immagine del telefono nella parte anteriore e con l’assenza, come lo scorso anno, della pellicola in plastica che conteneva il tutto. Una scelta che va di pari passo con l’impegno di Apple nei confronti dell’ambiente cercando, anno dopo anno, di ridurre l’impatto ambientale con l’arrivo dei propri prodotti. 

Stessa cosa per quanto concerne il caricatore dell’iPhone che anche quest’anno non è presente a favore, come detto da Apple, di porre all’interno della confezione di vendita il minimo indispensabile affinché l’utente possa, da una parte usare in tranquillità il proprio iPhone da subito, ma anche di fare del bene all’ambiente. Questo significa che in confezione troveremo l’iPhone 14 Pro Max, coperto da una pellicola di carta e non più di plastica trasparente, un cavo USB Type-C / Lightning e le solite istruzioni rapide per il primo avvio. 

Niente più alimentatore, scomparso con la serie di iPhone 12, in linea con le richieste della commissione europea che aveva chiesto qualche anno fa ai produttori di eliminare dalle confezioni di vendita degli smartphone proprio gli alimentatori, oltre ad uniformare i connettori per la ricarica. Su questo punto però l’azienda di Cupertino decide di non modificare i suoi iPhone mantenendo ancora la sua porta proprietaria Lightning, presente ormai solo sugli smartphone con la Mela. 

DESIGN: un telefono fortemente premium

Squadra che vince non si cambia. Sembra che Apple abbia preso davvero alla lettera questo detto perché con iPhone 14 Pro Max i cambiamenti a livello estetico rispetto al passato non ci sono stati. Lati piatti e spigolosi in pieno stile minimalista moderno non fanno altro che caratterizzare ancora una volta anche questo nuovo iPhone 14 Pro Max che si allinea con quella che è al momento la filosofia di design di un po’ tutti i prodotti con la Mela morsicata. 


iPhone 14 Pro Max dunque si allinea a tutto ciò e lo fa cambiando leggermente le sue dimensioni per dare spazio ad un comparto fotografico maggiorato e a qualche cambiamento dovuto alla nuova disposizione dei sensori anteriori e al nuovo hardware interno. Nello specifico parliamo di un telefono importante per dimensioni visti i suoi 160,7 millimetri in altezza, 77,6 millimetri in larghezza e 7,85 millimetri di spessore con un peso di 240 grammi. In mano si fa sentire ed è inevitabile non confermare il fatto che l’iPhone 14 Pro in questa versione Max dovrà essere usato maggiormente con due mani. Del resto è sempre stato così, la versione più grande dell’iPhone ha i suoi vantaggi nella maggior batteria e nella migliore visione dei contenuti ma di fatto perde in comodità in mano così come anche in tasca. Nota dolente sul piccolo cambiamento delle dimensioni: le cover per iPhone 13 Pro Max non andranno bene per questo nuovo device e dunque sarà necessario cambiarle. 

È comunque sempre il solito iPhone: un telefono altamente premium, costruito con precisione millimetrica e con scelta dei materiali che lo rendono non solo robusto durante l’uso ma anche e soprattutto bello da vedere e toccare. iPhone 14 Pro Max infatti viene realizzato utilizzando l’acciaio inossidabile per la cornice, in tinta con il colore scelto, e del vetro opaco strutturato per il retro. Parlando delle colorazioni dei nuovi iPhone 14 Pro Max osserviamo alcuni cambiamenti: c’è innanzitutto il nuovo Viola Scuro, proprio quello in prova, che spodesta l’Azzurro Sierra dello scorso anno. Un colore particolare che cangia con il riflesso della luce permettendo di avere una back cover sempre di tonalità diversa in base alla luce. C’è poi la colorazione classica scura Nero Siderale che sembra possedere però una tonalità leggermente diversa da quella dello scorso anno che ricordiamo veniva denominata Grafite. E poi ancora le colorazioni ancora più classiche come quella Argento e quella Oro, che cambiano anche loro leggermente. 

Anteriormente Apple propone ancora una volta il cosiddetto Ceramic Shield, ossia un vetro realizzato appositamente da Apple che viene dichiarato come il più resistente di qualsiasi altro vetro per smartphone. Abbiamo già conosciuto questo tipo di tecnologia con gli iPhone precedenti e sappiamo che a livello tecnico il Ceramic Shield si ottiene tramite cristalli di nanoceramica inseriti appunto nel vetro. Una formula vincente che permette di aumentare la durezza della ceramica non sacrificando la trasparenza e proponendo all’utente finale un pannello in vetro più resistente ai graffi e soprattutto alle rotture. Per fortuna non abbiamo mai appurato questa sua resistenza fino in fondo ma sappiate che l’uso senza pellicola per un anno con iPhone 13 Pro ci ha permesso di confermare il fatto che il vetro di Apple si riga meno rispetto ad altri concorrenti anche se non è del tutto esime da abrasioni e qualche graffio. E non dimentichiamo che iPhone 14 Pro Max è resistente alla polvere e all’acqua fino a 6 metri per almeno 30 minuti. 

E visto che stiamo analizzando la parte anteriore dell’iPhone è inevitabile non parlare di quella che forse risulta essere una delle più eclatanti differenze di questo nuovo device con quello degli anni passati. Parliamo chiaramente della Dynamic Island ma nello specifico del doppio foro che Apple pone ora sul display abbandonando definitivamente il notch ossia quel segno distintivo degli smartphone Apple dal modello di iPhone X. È un cambiamento importante che denota però il fatto che ancora una volta l’azienda di Tim Cook voglia farsi riconoscere dagli altri andando a evidenziare quella particolare ”pillola” piuttosto che nasconderla con artefatti strani. La Dynamic Island c’è e diventa una parte importante dei nuovi iPhone e siamo sicuri che sarà un segno distintivo per i prossimi anni e chissà magari non solo per Apple ma anche per chi vorrà copiarla sugli smartphone Android, e abbiamo visto che è già accaduto. 

In questo caso il nuovo design della fotocamera TrueDepth anteriore permette di ridurre dimensionalmente il notch precedente addirittura del 31%, creando un particolare ed unico look su iPhone. Il sensore di prossimità ora funziona per la prima volta attraverso il display ed Apple mantiene vivo ancora il suo sistema proprietario di sblocco Face ID tramite rilevamento 3D del viso dell’utente che funziona bene e garantisce un’ottima sicurezza nei pagamenti oltre che nello sblocco del device stesso. È sicuramente un primo passo verso l’eliminazione totale dei fori o delle lunette sul display. L’idea di tergiversare con un sistema creato ad hoc per nascondere graficamente quello che materialmente c’è, è senza dubbio un modo carino per dire che ancora la tecnologia odierna non permette di fare passi ulteriori avanti nascondendo magari il tutto al di sotto del display, ma che la volontà in futuro è quella. Di fatto, come vedremo più avanti, l’esecuzione di questo nuovo sistema di interazione a schermo con la Dynamic Island è magistrale ed Apple ancora una volta si pone prima nel trovare soluzioni ingegnose a problemi tecnologici non ancora del tutto sormontabili. 

A dispetto delle richieste della Commissione Europea che obbligherà dal prossimo anno tutti ad utilizzare porte USB-C, Apple decide ancora di mantenere la sua soluzione Lightning su questo iPhone 14 Pro Max (come anche su tutti gli altri iPhone di quest’anno). Porta che l’azienda ha comunque abbandonato da tempo su praticamente quasi tutti gli iPad garantendo maggiori prestazioni in termini di velocità di trasferimento rispetto a ciò che è possibile fare con le porte Lightning. E chissà a questo punto se l’azienda deciderà di passare ad una porta USB-C Thunderbolt più veloce sui prossimi iPhone o se addirittura si penserà ad eliminare del tutto qualsiasi periferica garantendo trasferimenti solo via wireless? Visti i prodigi tecnologici che un iPhone 14 Pro Max possiede e soprattutto la valenza che ha verso i professionisti veri, è plausibile che a Cupertino si possa finalmente fare un vero passo in avanti anche da questo punto di vista, garantendo velocità di trasferimento che possano definirsi veramente Pro e che gli utenti che lavorano con lo smartphone.

DISPLAY: 2.000nit e taratura magistrale

iPhone 14 Pro Max cambia anche nel display rispetto allo scorso anno e lo fa non nelle dimensioni ma nell’hardware aumentando la luminosità di picco, quella in HDR e introducendo per la prima volta su di un iPhone l’Always-On display ossia la possibilità di avere sempre alcune informazioni come orario, data, widget e notifiche anche quando lo smartphone è in standby. Una modalità a cui Apple arriva in ritardo di qualche anno rispetto alla concorrenza Android ma che di fatto viene proposta in modo totalmente diverso rispetto agli altri. Qui Apple oscura in modo intelligente l’intera schermata di blocco, inclusi i nuovi widget, le attività dal vivo e persino lo sfondo ma lo fa mantenendo comunque visibile l’intero display (e non solo l’orario e le icone delle notifiche come sugli Android).

Tutto questo è possibile grazie al supporto ora di una frequenza di aggiornamento minima pari a 1 Hz (prima era fino a 10 Hz) del display che risulta anche aggiornabile utilizzando il coprocessore dello stesso a risparmio energetico. L’idea è quella di far rimanere in ”dormiveglia” lo schermo che visivamente garantisce le informazioni essenziali a colpo d’occhio ma consumando il meno possibile. Nella pratica vi diciamo che abituati ad un Always-On display da smartphone Android vi ritroverete ad avere qui uno schermo ”più acceso” di quanto non ci si aspetti. Di fatto però abbiamo trovato buono già da questa prima versione di iOS il consumo che non va oltre il 10% rispetto ad una situazione in cui non viene attivato. Oltretutto sappiate che il display sempre attivo si spegnerà completamente in caso in cui l’iPhone venga riposto in tasca o in borsa, nel caso in cui con l’Apple Watch al polso ci si allontani dallo smartphone fisicamente, riponendolo con lo schermo rivolto verso il basso e ancora attivando la modalità Sonno con la Full Immersion. 

Tecnicamente il display di questo iPhone 14 Pro Max è un pannello OLED LTPO che Apple chiama Super Retina XDR da 6.7 pollici di diagonale con risoluzione di 2796 x 1290 pixel e 460 ppi ossia quasi la medesima di prima anche se ammettiamo che le cornici si restringono ancora un po’, ma è veramente questione di parti di millimetro. C’è il supporto all’HDR e c’è anche l’ormai conosciuto True Tone che conosciamo bene e che permette la modifica automatica della temperatura del pannello in base alla luce presente nell’ambiente. C’è feedback aptico, che ora si associa anche per la prima volta alla tastiera di default di Apple, e ancora un rivestimento oleorepellente a prova di impronte che effettivamente funziona bene. C’è la tecnologia Pro Motion che garantisce il vantaggio di una frequenza di aggiornamento del display maggiore rispetto ad iPhone 14, ad esempio, spingendosi fino ai 120Hz. Fluidità ai massimi livelli con un Apple A16 Bionic progettato anche per questo ossia per permettere a giochi spinti a 120Hz (anche se pochi al momento) di poter girare in modo impeccabile su di uno smartphone. In caso però tutto questo non vi serva sappiate che su iPhone 14 Pro Max potrete comunque disattivare la tecnologia ProMotion e lasciare lo schermo ai canonici 60Hz per qualsiasi tipo di contenuto risparmiando qualcosa sull’autonomia (molto poco). Presente anche un secondo sensore di luce ambientale sul retro di iPhone 14 Pro Max che permette al display di regolare la luminosità in modo più accurato se utilizzato su uno sfondo luminoso.

Analisi Tecnica – iPhone 14 Pro Max

Le analisi che abbiamo condotto al colorimetro hanno rilevato, come ci si aspetta di consueto su iPhone, un comportamento di alto livello. Sorprende, anche per chi è abituato ai top di gamma, il valore di luminanza massima che iPhone 14 Pro Max riesce ad esprimere.


Apple dichiara 2000 nit per quanto riguarda la luminosità di picco “outdoor”, mentre noi abbiamo rilevato al colorimetro un picco di 2217 nit ingannando il sensore di luminosità con un faretto LED e usando come riferimento un APL del 15%. Aumentando l’APL al 100% (quindi con schermata tutta bianca), abbiamo invece misurato un valore di 1045 nit, comunque ragguardevole per un display OLED quale quello del top di gamma Apple. Si tratta della luminosità più elevata che abbiamo mai misurato su smartphone, ben superiore anche rispetto a quella espressa da Galaxy S22 Ultra, che occupava la prima posizione con un certo distacco. Il tutto con una precisione cromatica da monitor professionale.


Analisi gamut (saturazioni massime)




Gamut


Analisi RGB (bilanciamento del bianco)




Bilanciamento del bianco


Analisi curva di gamma (progressione scala dei grigi)




Curva di gamma


Analisi DeltaE (fedeltà cromatica saturazioni intermedie)




Fedeltà cromatica (DCI-P3)


I grafici con le misure in SDR che abbiamo riportato nella pagina parlano chiaro: quello di iPhone 14 Pro Max è uno schermo calibrato alla perfezione, che può essere utilizzato anche per scopi professionali: il triangolo di gamut è coperto nella sua interezza secondo il riferimento DCI-P3 e senza evidenti sbavature, con un punto di bianco ben calibrato e una curva di gamma che segue il riferimento (2.2) anche in questo caso alla perfezione. Tutti i dati fanno pensare a una fedeltà cromatica di grandissimo livello, e così è: il DeltaE medio rilevato nelle nostre misure è di 1,2 con i colori del Macbeth Color Checker, mentre se prendiamo come riferimento i valori delle saturazioni massime si ottiene addirittura un DeltaE = 0,74. In breve, le immagini riprodotte da iPhone 14 Pro Max sono incredibilmente vicine al modo in cui le ha pensate il creativo, per uno smartphone che riesce a spostare ancora più in alto l’asticella qualitativa della categoria in questo ambito. 

DYNAMIC ISLAND: come dare vita al display

Come detto in apertura però a fare la sua comparsa su iPhone 14 Pro Max (e anche su iPhone 14 Pro) c’è la novità assoluta ossia la Dynamic Island.  È senza dubbio l’aggiornamento più significativo di questo display perché non solo sostituisce l’ormai storico notch che Apple aveva fatto divenire icona di stile negli anni, ma permette all’utente di avere un vero e proprio rapporto di interazione con quella che è a tutti gli effetti una vera ‘’isola magica”. Sul display, come detto, Apple sostituisce lo storico notch a forma di lunetta con un ritaglio a pillola dove nasconde non solo la camera selfie TrueDepth ma anche tutti i sensori Face ID. Qui la genialata di Apple sta nell’aver creato a livello software l’unione dei due fori in modo tale da renderli come un’unica “pillola” capace di prendere letteralmente vita. Sì, perché con essa avremo a colpo d’occhio avvisi, notifiche e attività in un unico luogo interattivo capace di fornire un accesso facilitato alle informazioni e un secondo multitasking. Gli avvisi e le notifiche di sistema infatti non interrompono l’app che si sta utilizzando ed è facile ottenere maggiori informazioni su ciò che sta accadendo in background. L’idea di Apple è quella, finalmente, di uniformare le notifiche e renderle visibili tutte in un unico luogo e non più in diverse posizioni dello schermo. 

Ecco allora che la Dynamic Island si espande per avvisare ma senza interrompere l’app che si sta utilizzando garantendo l’accesso alla stessa sia che ci si trovi sulla schermata principale che su di un’altra app. Ad esempio se si sta ascoltando la musica, una volta messa in background, ecco che sulla Dynamic Island verrà mostrata la copertina della canzone e la forma d’onda audio. Stessa cosa con FaceTime o una chiamata che viene riportata in alto con la durata della chiamata e la forma d’onda. Ancora Maps che garantisce di avere le indicazioni in tempo reale direttamente nella Dynamic Island. Ancora gli AirPods che una volta collegati appaiono brevemente all’interno dell’isola dinamica così come avviene con il Face ID che modifica graficamente la pillola mostrando l’animazione del riconoscimento del volto (e questo chiaramente avviene con Apple Pay ma anche con altre app in cui è necessario l’accesso in sicurezza con sblocco facciale).  

E non è solo una funzionalità grafica ma anche interattiva. Sì, perché in questo caso Apple ha progettato la sua Dynamic Island garantendo all’utente di poter fare tap con il dito su di essa tenendo premuto e ottenere più controlli in base all’applicazione in funzione. Controlli sulla riproduzione per la musica, effetti della fotocamera per FaceTime, pausa o stop per il timer o ancora informazioni sulla registrazione dello schermo o le indicazioni ampliate della navigazione con Maps. Ed è comodo anche avere la possibilità di porre in funzione più di un’app contemporaneamente sulla Dynamic Island (al massimo due) avendo una risposta dinamica della stessa che si adatterà in funzione delle app garantendo anche qui tocchi interattivi. 

Al momento tutte le app che usano le API NowPlaying e CallKit sono già disponibili al lancio senza nessun lavoro extra richiesto dagli sviluppatori e parliamo di:  

  • Chiamata in arrivo 
  • AirPods connessi 
  • Face ID 
  • Apple Pay 
  • CarKey 
  • AirDrop 
  • Sblocco con Apple Watch
  • Batteria scarica 
  • Ricarica 
  • Interruttore silenzioso ON/OFF 
  • Interazioni NFC 
  • AirPlay
  • Cambio dello stato di Full Immersion 
  • Scorciatoie
  • Modalità Aereo 
  • Accessories connessi
  • Dov’è
  • SharePlay
  • App di musica attiva
  • Timer
  • Navigazione con Maps
  • Memo vocali
  • Registrazione schermo
  • Hotspot
  • Indicatore del microfono e della fotocamera

C’è anche un elenco che trovate di seguito di esperienze di app terze parti che sfruttano la Dynamic Island: Spotify, Stitcher, Audible, Amazon Music, NPR One, Overcast, Pandora, YouTube Music, SoundCloud, WhatsApp, Google Voice, Instagram e Skype. 

Insomma capite bene che la Dynamic Island è pronta a rivoluzionare ancora una volta l’interazione tra utente e smartphone. Apple al solito ha già rilasciato le API per l’integrazione delle app su di essa ed è palese che gli sviluppatori stiano già lavorando per implementare le loro applicazioni in modo da rendere operative sull’isola dinamica. Ammettiamo che utilizzandola per più di una settimana abbiamo capito che l’idea è geniale, che effettivamente permette di avere una forma in più di interazione con le applicazioni e di avere anche un accesso più rapido ad alcune di esse. La nuova forma a pillola sullo schermo non è chiaramente invisibile anzi è ben presente e lo è anche durante la visione di un qualche contenuto multimediale ma è palese che ci si fa l’occhio come lo si è fatto anni addietro con il notch. Qui però Apple ha voluto renderla più divertente e utile anche se siamo ancora agli albori e la Dynamic Island non è priva di stranezze. Ad esempio, quando troppo larga, le icone come quella del Wi-Fi vengono spostate nel Centro di controllo. Altre volte l’indicatore del microfono (il puntino giallo per intenderci) viene attivato stranamente sul bordo estremo dell’angolo destro invece di rimanere sulla Dynamic Island. 

Sappiamo che sono tutti segni di gioventù che Apple sicuramente correggerà con i primi aggiornamenti. Di fatto è inevitabile non dare a Cesare quel che è di Cesare ossia concordare sul fatto che la Dynamic Island è un qualcosa di magico, proprio come Apple l’ha dichiarata, pronta ad ampliarsi con il supporto di app di terze parti (e sappiamo quanto gli sviluppatori dell’ecosistema Apple aiutino la casa madre) e magari con l’idea che sia un primo passo verso un futuro nuovo iPhone completamente diverso da quello odierno. 

HARDWARE: A16 Bionic, tutta la potenza per la fotografia (e non solo)

A livello puramente hardware Apple ha fatto una cosa diversa dagli altri anni sui nuovi iPhone. Sì, perché ha deciso di porre sui due iPhone 14 Pro e Pro Max il nuovissimo A16 Bionic ossia un chipset evoluzione del precedente presente sugli iPhone 13 Pro dello scorso anno. Mentre sugli iPhone 14 e 14 Plus ha deciso di porre il medesimo A15 Bionic ma con una differenza: la GPU a 5 Core contro i 4 Core dello scorso anno. Un passaggio questo importante che differenzia ancora una volta gli iPhone con suffisso ”Pro” da quelli invece senza e che per la prima volta pone una scelta più ragionata agli utenti, anche se vedremo sul campo questa differenza si potrà osservare solo in situazioni davvero estreme. 














OS (al lancio) iOS 16
Processore Apple A16 Bionic | Octa-Core a 3.46GHz
RAM 6 GB
Display LTPO Super Retina Display XDR OLED

6.7″ diagonale a 120Hz
Risoluzione 2796×1290 px
Storage (al lancio) 128/256/512GB e 1TB
Fotocamera Posteriore

Tripla Camera:

Principale
48MP (24mm – f/1.78) OIS su sensore+

Grandangolare 12MP (13mm – f/2.2) +

Teleobiettivo 12MP (77mm – f/2.8) OIS – zoom 3x


Video 4K UHD @24/30/60fps

Fotocamera Anteriore 12MP (23mm – f/1.9 – autofocus)
Extra

5G

NFC

Face ID


Certificazione IP-68

Porte Lightning
Batteria 4.323 mAh + Ricarica rapida + Ricarica Wireless
Dimensioni 160.7 x 77.6 x 7.9 mm
Peso 240 gr

A livello architetturale il nuovo A16 Bionic di Apple è il primo chipset di Apple basato su di un processo a 4nm per la massima efficienza e migliori prestazioni. Adotta una configurazione a 6 Core con 2 Core che realizzano il lavoro ad alte prestazioni mentre gli altri 4 Core agiscono invece sull’alta efficienza. Secondo i dati di Apple il nuovo A16 Bionic spinge quasi il 10% in più rispetto a prima. A livello di GPU abbiamo 5 Core con il 50% in più di banda di memoria capace di gestire meglio la grafica di giochi di ultima generazione e ancora fino a 16 Core per quanto riguarda invece il Neural Engine che esegue fino a 17.000 miliardi di operazioni al secondo per stare dietro alle foto scattate dallo smartphone.  

Chiaramente gli incrementi prestazionali a livello di velocità sono poco distinguibili ad occhio nell’uso quotidiano visto che già in precedenza, gli iPhone 13 Pro e Pro Max potevano essere usati a velocità di esecuzione davvero elevate. Di fatto i benchmark ci permettono di capire che c’è qualche differenza tra A15 e A16 e i numeri forse parlano più delle parole in questo caso.

In questo caso il confronto con iPhone 13 Pro vede il miglioramento delle prestazioni. Usando 3D Mark nella prova Wild Life vediamo intanto un punteggio leggermente superiore di iPhone 14 Pro Max ma soprattutto un mantenimento dei 60fps più costante. E la stessa cosa accade anche con Geekbench che nella prova Compute, che va a mettere sotto pressione la GPU, otteniamo un punteggio ancora una volta superiore a favore di A16 Bionic pur mantenendosi distante da iPad Pro e il motivo è chiaramente quello di avere 5 Core (GPU) e non 8 Core come il tablet. 

iPhone 14 Pro Max: i benchmark










APPLE iPhone 14 Pro Max
Browser Sunspider 56,1 ms
Google OCtane 69.714 punti
JetStream 2.0 256.190 punti
CPU GeekBench 5 COMPUTE 15.200
CPU Single-core: 1.868

CPU Multi-core: 5.344
GPU GFXBench Aztec Ruins: On 53 Fps / Off 100 Fps

Car Chase: On 49 Fps / Off 83 Fps

Manhattan 3.0: On 60 Fps/ Off 262 Fps

Manhattan 3.1: On 60 Fps/ Off 138 Fps

T Rex: On 60 Fps/ Off 427 Fps
Generico 3D Mark 3.086 punti
Generico AnTuTu 976.348 punti

iPhone 14 Pro Max garantisce ancora una volta flussi di lavoro professionali che il più delle volte sono anche esagerati per uno smartphone. Può comunque eseguirli senza alcun tipo di problema che siano essi derivanti da applicazioni di intrattenimento o per scattare foto  o registrare video cinematografici. Ed è forse proprio questo il campo su cui Apple ha migliorato l’hardware con l’A16 Bionic ossia avere alle spalle per il fotografo professionista o per il videomaker un dispositivo capace di registrare video in 4K in ProRes senza indugio e con una qualità da primato. A16 Bionic è un processore che incrementa il lavoro fatto lo scorso anno mantenendo ancora di più sotto controllo i consumi come anche la dissipazione termica, sintomo che il lavoro di ottimizzazione è stato realizzato ancora una volta in modo positivo dall’azienda di Cupertino. 

C’è, come immaginavamo, il supporto alla veloce rete 5G. Una novità introdotta con iPhone 12 Pro ma che con iPhone 13 Pro era stata incrementata prestazionalmente, anche se mancavano e mancano tuttora ancora i mmWave. In Italia e in Europa al momento manca anche il supporto isolato alla eSIM: in USA infatti Apple ha messo in commercio i suoi iPhone senza più il carrellino per la SIM Card fisica ma solo con doppia eSIM virtuale. Non da noi e chissà però che questo non possa essere il semplice preludio ad uno scatto omnidirezionale per il prossimo anno anche da noi. In termini di qualità il modem inserito su iPhone 14 Pro Max non possiamo che confermare la bontà dello stesso e soprattutto i bassi consumi che si mantengono rispetto anche ad altri concorrenti. 

Sulla ricezione non possiamo che parlarne bene perché nei test, anche in giro per l’Italia, non abbiamo rilevato problemi di sorta anzi abbiamo sempre avuto ottime performance. Lato audio non ci sono grosse differenze: sentiamo bene e stessa cosa accade anche per chi ci ascolta confermandoci una qualità della voce e dunque del microfono ottimale. Stessa cosa per gli altoparlanti che permettono un ascolto importante sia come bassi che come qualità del suono con un volume che sembra addirittura aumentato rispetto a quello di iPhone 13 Pro. 

Novità importante a livello hardware è poi quella del rilevamento degli incidenti stradali e della connessione satellitare. Quest’ultima, ve lo diciamo subito, non è ancora stata rilasciata in Italia e non sappiamo nemmeno quando e se questo accadrà. Apple vuole salvaguardare gli utenti da possibili incidenti e lo abbiamo visto già con Apple Watch ma lo vediamo ora per la prima volta con un iPhone. In questo caso iPhone 14 Pro è in grado di rilevare se si è coinvolti in un grave incidente automobilistico e di effettuare automaticamente una chiamata cellulare ai servizi di emergenza se si è incoscienti o incapace di comporre il numero da soli. Tecnicamente sappiate che l’iPhone possiede ora un nuovo accelerometro dual-core in grado di rilevare la forza g, tipicamente sperimentata in incidenti gravi, fino ad un valore di 256 g. È presente anche un nuovo giroscopio ad alta gamma dinamica che, insieme all’accelerometro, è in grado di campionare 4 volte più velocemente, aiutando a garantire che il rilevamento appunto dell’elevata forza g generata in un possibile grave incidente. Quando viene rilevato un contraccolpo anomalo, l’iPhone 14 Pro Max può chiamare automaticamente i servizi di emergenza e riprodurre un loop vocale che notifica l’incidente e fornisce la posizione. Invierà inoltre una notifica ai contatti di emergenza designati nell’app Salute, con un messaggio di testo e la posizione. Gli algoritmi utilizzati per rilevare un incidente grave sono stati addestrati da Apple su oltre 1 milione di ore di dati di guida e incidenti nel mondo reale e sono progettati per i più popolari tipi di veicoli, inclusi berline, SUV, minivan e camioncini. 

L’SOS satellitare invece sarà distribuito solamente in USA e Canada a partire da novembre e sarà un servizio gratuito per due anni. In questo caso, anche se non disponibile da noi, sappiate che questa funzione di sicurezza unica al mondo per il momento su di uno smartphone consumer, consente di inviare SMS con i servizi di emergenza anche se non si dispone di una connessione cellulare o Wi-Fi. iPhone 14 Pro Max utilizza antenne personalizzate per connettersi direttamente a un satellite, con una procedura guidata sviluppata appositamente da Apple per ottenere aiuto.  

INTERFACCIA GRAFICA: iOS 16 con tanta personalità e personalizzazione

iOS 16 è la nuova versione del sistema operativo di Apple rilasciata proprio in concomitanza con l’arrivo della nuova serie di iPhone 14. È una versione di iOS che ancora una volta non stravolge il sistema operativo di Apple ma che di fatto cambia e perfeziona alcune funzionalità introducendo però delle novità sulla personalizzazione della Lockscreen che effettivamente cambiano i connotati agli iPhone. 

Proprio sulla schermata di blocco si ha il più grande cambiamento di sempre sugli iPhone, con nuovi modi per renderlo più personale, bello e utile. Ci sono nuove funzionalità che permettono di impostare sfondi o foto preferite sulla schermata proponendole in primo o secondo piano rispetto alle informazioni come l’orario e la data. Questi ultimi possono essere modificati a piacimento con colori e font diversi tali da renderli veramente personali. E poi c’è la possibilità di aggiungere widget del meteo, il calendario o anche sulla batteria e quant’altro rendendo più facile rimanere al passo con le proprie attività anche dalla schermata di blocco. Apple con iOS 16 ha dato la possibilità all’utente di creare molteplici schermate in cui poter scegliere gallerie di immagini per lo sfondo, immagini casuali o ancora sfondi astronomici e del meteo, emoji o combinazioni di colori. 

Oltretutto è possibile sfruttare queste multi schermate di blocco per coadiuvarle con Focus che ricordiamo è la funzionalità di Apple che aiuta l’utente a concentrarsi solo su quello che si sta facendo: lavoro, intrattenimento, guida, sonno, sport o altro. In questo caso con iOS 16 il cambiamento della funzione Focus è importante perché può essere usato per trasformare l’aspetto e il funzionamento dell’iPhone nei momenti diversi della giornata. Si può dunque personalizzare la schermata di blocco collegandola ad un Focus in particolare per filtrare i contenuti che distraggono in modo da poter essere sempre concentrato all’attività che si sta facendo che sia esso lavoro, studio, sport, guida o altro. iOS 16 introduce anche un cambiamento alle notifiche che possono arrivare dalla parte inferiore della schermata di blocco non appena vengono ricevute, rendendole facili da guardare mentre arrivano e soprattutto lasciando libera la schermata di blocco. 

Altre novità minori riguardano poi i messaggi che possono ora essere modificati anche dopo il loro invio o possono addirittura venire eliminati, sempre dopo essere stati inviati. In Mail viene introdotta un’esperienza di ricerca migliorata che consente di trovare facilmente ciò di cui si ha bisogno in pochissimo tempo. E non solo perché è possibile ora programmare l’invio di una mail o ricordare di leggere una determinata mail a posteriori dalla sua ricezione. Safari si aggiorna per permettere agli utenti di collaborare e rimanere al sicuro durante la navigazione. I gruppi di schede sono aumentati di livello con nuove funzionalità di personalizzazione e con gruppi di schede condivisi. Live Text, introdotto con iOS 15, e che permetteva di catturare del testo direttamente nelle foto, ora lo permette anche nei video interattivi. 

Incredibile e magica la funzionalità ‘’Visual Look Up’’ che consente di ottenere rapidamente scontornare oggetti e scene che appaiono nelle immagini. Basta tenere premuto su di un’immagine con un soggetto e questo magicamente verrà evidenziato dall’algoritmo di iOS 16, e si distaccherà dallo sfondo per essere copiato su di un’altra app. 

Comodo il pulsante ‘’Cerca” nelle schermate principali: questo permette ora di avviare in modo più rapido e veloce l’app di ricerca appunto per trovare un contatto o avviare una ricerca da Spotlight. Novità anche per quanto concerne l’app Home che si rinnova graficamente per aiutare al meglio gli utenti nell’uso dei prodotti per la smarthome, novità per l’app Salute che introduce la possibilità di creare una lista delle medicine da prendere con l’iPhone che ricorderà quando prenderle.  

Insomma Apple con iOS 16 continua a migliorare un sistema operativo ottimizzato e sicuro. Rimane un sistema ottimale per chi è abituato a utilizzare Mac, iPad ed Apple Watch perché Apple lo sappiamo ha creato un ecosistema che nessun altro brand ha ancora replicato così bene. Chiaramente può non piacere a tutti e per quelli di certo la scelta dovrà andare su Android, ma è palese che Apple riesca anno dopo anno a migliorare un sistema operativo fortemente integrato con i suoi device e capace di rendersi sempre al passo con i tempi anche dopo essere cambiato non troppo dalle sue origini. 

FOTOCAMERA: il salto ai 48 Megapixel!

iPhone 14 Pro Max

Principale 

  • Sensore da 48 MP (24mm – 48mm teleobiettivo 2x)
  • Obiettivo grandangolare con apertura f/1.78 
  • Pixel Quadruplo – 1.22 µm 
  • OIS sul sensore di seconda generazione

Ultra – Grandangolare

  • Sensore da 12 MP (13mm) 
  • Obiettivo 120° di visione con apertura f/2.2
  • PDAF

Teleobiettivo

  • Sensore da 12 MP (77mm)
  • Teleobiettivo con apertura f/2.8 
  • PDAF + OIS con Zoom Ottico 3x – Zoom digitale 15x

TOF 3D LiDAR Scanner

Dual Flash LED

Video 4K Ultra HD @ 24/30/60 fps

Dolby Vision HDR fino a 60fps – 10-bit HDR – ProRes – Modalità Cinema (4K a 30fps)

Il comparto fotografico del nuovo iPhone 14 Pro Max è senza dubbio una delle più importanti novità dello smartphone. Come detto in apertura, Apple, per la prima volta cambia il sensore principale passando dai desueti 12 Megapixel ai nuovi 48 Megapixel. È un sensore quad-pixel, che consente foto ancora migliori e nuove funzionalità, tra cui un teleobiettivo 2x aggiuntivo per un totale di quattro opzioni di zoom (0,5x, 1x, 2x e 3x) e la possibilità di scattare foto da 48 MP in ProRAW. Secondo scheda tecnica sappiate che il nuovo sensore è del 65% più grande di quello di iPhone 13 Pro, costruito con un sistema di stabilizzazione ottica dell’immagine di spostamento del sensore di seconda generazione e capace di aumentare le prestazioni sulla qualità dell’immagine. Il sensore dispone del 100% di pixel di messa a fuoco, consentendo un sistema di messa a fuoco ibrido per tutti gli scenari, dalla luce intensa a quella più scarsa. 

Anche Apple, per la prima volta, utilizza con questo sensore il classico processo di ”Pixel Binning” che da tempo troviamo sugli smartphone Android: in poche parole quattro pixel vengono combinati in un unico grande pixel quadruplo, capace di catturare 4 volte più luce e realizzando a posteriori scatti più dettagliati a parità di dimensioni visto che il risultato è poi una foto da 12 Megapixel. Non solo però perché Apple con iPhone 14 Pro Max permette anche di creare un’immagine con una risoluzione maggiore ossia da 48 Megapixel in modalità ProRAW garantendo chiaramente il massimo dei dettagli ma con un peso di spazio sicuramente maggiore (ci aggiriamo intorno ai 70/80MB contro i 30/40MB dello scatto a 12MPx). Una combinazione di modalità di scatto che permette di garantire all’utente ”Pro” il massimo della versatilità soprattutto con tutte le fotocamere che migliorano le prestazioni in ogni tipo di condizione. Oltretutto il sensore quad-pixel ha permesso ad Apple di aggiungere un teleobiettivo 2x ai tre obiettivi fissi della fotocamera. In questo caso il teleobiettivo usa i 12 Megapixel intermedi del sensore da 48 Megapixel per scattare una foto alla massima risoluzione senza dover usare lo zoom digitale. 

Gli altri sensori, ultra grandangolare e teleobiettivo, rimangono praticamente fedeli all’iPhone 13 Pro: la lente ultra grandangolare garantisce anche la modalità Macro che, come lo scorso anno, permette risultati davvero interessanti sul ravvicinato. Ad aumentare il livello delle prestazioni fotografiche di iPhone 14 Pro Max ci pensa però il nuovo Photonic Engine ossia il nuovo processo di elaborazione delle immagini creato appositamente da Apple e che cambia le carte in tavola rispetto allo scorso anno. Conoscevamo la fase Deep Fusion di Apple su iPhone 13 Pro che riuniva i pixel migliori di varie esposizioni in un’unica foto con gamma dinamica aumentata e mettendo in risalto i dettagli in condizioni di scarsa illuminazione. Ora con Photonic Engine sappiate che il Deep Fusion avviene ad inizio processo e viene applicato alle immagini non compresse garantendo l’uso di più dati per un risultato con molti più dettagli, più colori e anche più luminosità. Un vantaggio notevole per gli scatti con poca luce che permettono di utilizzare le funzionalità hardware di A16 Bionic e del suo Neural Engine per realizzare scatti con fotografia computazionale ancora più sofisticati. E vedremo se questo è vero nei risultati. 

E non dimentichiamo il cambiamento della fotocamera selfie. C’è infatti una nuova fotocamera frontale TrueDepth che supporta l’autofocus, che consente una messa a fuoco nitida a più distanze. Ha un’apertura f/1.9 per un aumento del 38% in condizioni di scarsa illuminazione per foto e video, secondo la scheda tecnica. Sappiate infine che anche il flash è stato completamente ridisegnato, utilizzando una nuova matrice di nove LED con un nuovo comportamento adattivo

Come scatta il nuovo iPhone 14 Pro Max? 

  • Foto di giorno: nelle foto di giorno con il sensore standard si vede, solo ad un occhio attento, il miglioramento rispetto ad iPhone 13 Pro negli scatti non ProRAW. Le foto sono altamente professionali e ben fatte con una dose di luce importante. Ci sono davvero tanti dettagli e questo sicuramente grazie al nuovo sensore ancora più grande e dunque capace di catturare un quantitativo maggiore di luce. C’è buona nitidezza così come bilanciamento del bianco. La gamma dinamica è al di sopra della media e si percepisce l’uso della Smart HDR 4 che garantisce naturalezza e fedeltà della realtà degli scatti. Da non sottovalutare anche la presenza della stabilizzazione ottica dell’immagine sul sensore di seconda generazione che garantisce scatti ancora più fermi anche senza un treppiede o altri accessori. Quello che però garantisce il cambio di passo per iPhone 14 Pro Max rispetto ad iPhone 13 Pro riguarda gli scatti in ProRAW e il motivo è presto detto: sono scatti a 48 megapixel che ottengono una quantità di dettagli e informazioni esagerati per uno smartphone. Il lavoro che avviene con il Photonic Engine di Apple sembra essere magico perché il risultato è impressionante soprattutto in fase di elaborazione in post produzione dove il professionista potrà davvero sbizzarrirsi per garantire un prodotto finale di altissima qualità. Unico neo quello di uno scatto in ProRAW a 48 MPx che pesa dimensionalmente tanto e dunque il consiglio in questo caso se siete dei professionisti è di considerare uno storage almeno da 256GB. 

  • Foto al buio: come sempre la modalità notturna si attiva automaticamente quando la luce ambientale risulta scarsa. E’ senza dubbio una delle modalità notturne più veloci che possiamo trovare oggi su di uno smartphone. Gli scatti effettuati sono ben fatti e l’aumento dell’apertura del sensore principale fa passare più luce migliorando la luminosità dello scatto anche in queste difficili condizioni. Photonic Engine sembra lavorare bene anche in questi scatti con una riduzione del rumore e la volontà di ammorbidire l’immagine. La modalità notturna di Apple non mira a trasformare la notte in giorno ma garantisce uno scatto che sia poco rumoroso e sicuramente grazioso oltre che delicato. Ci piace come si appresta a scattare l’iPhone 14 Pro Max in situazioni più difficili come quelle notturne. Si percepisce il gran lavoro che arriva dall’algoritmo di Apple e il fatto che i risultati con i tre obiettivi siano più simili tra di loro rispetto a prima. C’è un miglioramento generale e sicuramente lo si percepisce di più in questa modalità che con gli scatti di giorno (non in ProRAW). Peccato non poter sfruttare i 48 Megapixel in ProRAW in modalità notturna. 

  • Modulo ultra-wide: gli scatti con la fotocamera ultra wide da 12MP risultano ampi nella cattura della scena. Le foto sono di ottima qualità e tra le più ampie mai scattate con iPhone con una correzione della distorsione, sempre difficile da realizzare in scatti di questo tipo, che viene eseguita in modo convincente da Apple. A livello qualitativo otteniamo scatti luminosi con una differenza minimale rispetto ad iPhone 13 Pro ma che si nota se si analizza puntigliosamente lo scatto. Immagini davvero buone nei dettagli con il giusto contrasto e con colori fedeli alla realtà. In notturna o con poca luce ancora una volta il Photonic Engine di Apple migliora lo scatto rendendolo non solo più luminoso ma anche più dettagliato e meglio digeribile e non è cosa da poco soprattutto per un sensore come quello ultragrandangolare. 

  • Zoom: Qui c’è da considerare due cose ossia da una parte il teleobiettivo del sensore principale da 48 Megapixel e quello invece del sensore vero e proprio definito teleobiettivo da 12 Megapixel. Il primo è una soluzione decisamente ottimale per tantissime situazioni soprattutto perché la si può usare senza perdita di dettaglio e soprattutto rendono davvero bene in notturna con la capacità di ottenere maggiore luminosità grazie al fatto che stiamo scattando con il sensore quad-pixel da 48 Megapixel con apertura f/1.78. Questo tipo di teleobiettivo può oltretutto essere usato molto bene per gli scatti ravvicinati con un effetto profondità (effetto bokeh) che risulta spesso anche migliore del Ritratto vero e proprio. Il sensore teleobiettivo vero e proprio invece è identico a quello che avevamo su iPhone 13 Pro e dunque un 77 mm ma con un obiettivo meno luminoso perché meno grande. Il tele viene usato per lo zoom fino a 15x e negli scatti rispetto ad iPhone 13 Pro li troviamo migliorati ma di poco con un miglioramento che deriva sicuramente dal lavoro del Photonic Engine anche in questo caso. Ci si poteva spingere di più su questa focale? Sicuramente. Apple avrebbe potuto aggiungere un sensore capace di ottenere uno zoom digitale 5x, vista la presenza ora del teleobiettivo 2x del sensore principale. Si sarebbe potuti spingere un pochino oltre anche con questa modalità di scatto ma sappiamo anche che per l’azienda di Cupertino i miglioramenti sono sempre rilasciati con il contagocce. 

  • Ritratti e Selfie: I ritratti vengono ripresi con la fotocamera principale e sono ottimi come detto. Risultano nitidi e ricchi di dettagli, dai colori realistici, un buon contrasto e sfocatura naturale. La separazione del soggetto è ottimale e raramente andrà a tagliare in modo involontario capelli o vestiti. Per quanto riguarda i selfie, il nuovo sensore con autofocus si migliora anche se per dettagli, contrasto e colori i selfie di iPhone erano già di ottima qualità.

  • LiDAR: su iPhone 14 Pro, Apple, mantiene ancora una volta il sensore LiDAR, introdotto con iPad Pro 2020 e che ha fatto il suo debutto sui melafonini di nuova generazione con iPhone 12 Pro. Lo scanner LiDAR è un sensore particolare che permette di mettere a fuoco gli oggetti rapidamente  grazie alla capacità del sensore di analizzare l’ambiente inquadrato e di passare le informazioni utili agli altri componenti della fotocamera. Tutto questo garantisce miglioramenti negli scatti al buio o anche in condizioni di scarsa luminosità. Non solo perché il sensore LiDAR permette anche di sfruttare la realtà aumentata utilizzando app di terze parti per realizzare progetti di studio. 

Introdotti lo scorso anno, Apple ripropone anche qui gli Stili fotografici che attenzione non dovranno mai essere confusi con filtri perché, seppure la somiglianza ai meno esperti potrebbe trarre in inganno, qui Apple ha voluto andare ben oltre al classico layer da porre su di una foto a posteriori. Qui si lavora sulla foto in maniera diversa permettendo di dare un tocco di personalità che in qualche modo vuole rifarsi allo scatto professionale. Apple qui usa il machine learning per variare l’immagine solo dove serve e non su tutto lo scatto come avviene a posteriori con il filtro. Per il momento Apple ha introdotto 5 diversi stili fotografici anche se poi ognuno di essi può essere modificato a proprio piacimento andando a cambiare la tonalità e la temperatura. E la descrizione che troviamo direttamente su iPhone descrive al meglio questi 5 stili fotografici: 

  • Stile Standard: l’aspetto di default creato dalla fotocamera di iPhone, bilanciato e fedele alla realtà
  • Stile Contrasto Elevato: le ombre più profonde, i colori più ricchi e il contrasto più intenso creano un aspetto drammatico
  • Stile Brillante: colori incredibilmente luminosi e intensi creano un aspetto brillante ma naturale
  • Stile Caldo: le tonalità dorate creano un aspetto caldo
  • Stile Freddo: le tonalità blu creano un aspetto freddo

Chiaramente se si sceglie di scattare in RAW, la novità degli stili fotografici non possono essere utilizzati e questo giustamente per permettere all’utente di ottenere la foto nuda e cruda con tutti i dettagli da poter sfruttare, in caso, in post produzione.

VIDEO con Modalità Cinema e Modalità Azione

Sui video sappiate che iPhone 14 Pro Max non cambia la massima definizione alla quale può registrare. In molti si attendevano ipotetici 8K ma nella realtà anche se potenzialmente avrebbe potuto di certo forse la scelta non sarebbe stata congeniale per un utilizzo così elevato da parte anche dei professionisti che in pochi ancora lo adottano. Ecco dunque la scelta di mantenere il 4K a 24, 30 e 60 fps con qualità che vi anticipiamo è la migliore mai vista ancora su di uno smartphone. iPhone 14 Pro Max si mantiene in vetta per quanto concerne i video che risultano belli da vedere, corposi nei colori, contrastati il giusto e soprattutto fortemente stabilizzati. 

Eppure da questo punto di vista Apple ha voluto fare un passo in più introducendo la cosiddetta Modalità Azione che tecnicamente permette di ottenere video ancora più stabili e fluidi anche se si sta girando un video in forte movimento. La modalità Azione si attiva nella sezione video della fotocamera con l’apposito pulsante e fornisce ancora più stabilizzazione nelle situazioni in cui chi riprende deve correre o muoversi velocemente e tende dunque a far sobbalzare più del dovuto l’iPhone. In questo caso supporta una risoluzione fino a 2,8K e 60 fps ed è un potente strumento creativo se combinato con la registrazione Dolby Vision o ProRes. L’abbiamo usato ed effettivamente il risultato è quello di avere un video ancora più stabile e fluido anche con registrazioni movimentate senza l’uso di accessori quali gimbal o altro.

La modalità Cinema invece era stata introdotta da Apple lo scorso anno con iPhone 13 Pro.  Ricordiamo che era basata su uno studio della cinematografia e su come viene utilizzata la messa a fuoco a rack per guidare l’attenzione degli spettatori. La tecnica viene usata nei film e cambia la messa a fuoco dell’obiettivo durante una ripresa per seguire meglio il soggetto della scena. Apple era stata la prima in assoluto a portare tutto questo su di un iPhone con un effetto di profondità di campo e modifiche automatiche della messa a fuoco al video semplici ed intuitive. Il risultato che avevamo portato a casa con iPhone 13 Pro era un buon inizio con la possibilità di riuscire a registrare con poca profondità di campo, quindi maggiore effetto bokeh. Chiaramente non avevamo ottenuto sempre il risultato giusto e tutto cambiava in base alla scena, al contorno, a chi erano i soggetti e al momento della giornata. 

In quel caso però la modalità Cinema non permetteva registrazioni superiori ai 1080p a 30fps. Una limitazione che probabilmente scaturiva dalla difficoltà di gestire il flusso della registrazione con questo effetto se ampliato al 4K. Bene ora con iPhone 14 Pro Max tutto questo è un mero ricordo perché Apple permette di ottenere video in modalità Cinema alla risoluzione massima di 4K a 24 o 30fps (anche in HDR). Non solo perché si ha anche un miglioramento della ripresa cinematografica sui capelli e sugli occhiali con anche la messa a fuoco che può essere modificata sia durante che dopo l’acquisizione.  

AUTONOMIA: senza problemi a sera con carica residua

iPhone 14 Pro Max possiede una batteria da 4.323 mAh chiaramente secondo alcune certificazioni visto che Apple non dichiara mai l’amperaggio in maniera ufficiale. Risulta leggermente più piccola dello scorso iPhone 13 Pro Max che montava invece una batteria da 4.352 mAh ma di fatto sarà per l’efficienza del nuovo A16 Bionic o per l’ottimizzazione di iOS 16 diciamo che i risultati sono decisamente buoni con la possibilità di arrivare a sera anche con un 20/30% di autonomia residua. 

Ci piace sottolineare che durante l’uso estremo l’iPhone ha risposto molto bene non scaldando eccessivamente anche durante riprese video o giocando, sintomo di una buona ottimizzazione del processore con il sistema. Non solo perché l’Always-On display, per la prima volta su di un iPhone, non incide troppo sulla batteria considerando che il suo consumo non diventa mai superiore al 10% e visto com’è realizzato direi che è comunque un ottimo risultato. 

Sulla ricarica purtroppo non abbiamo molte novità ossia Apple non spinge su di una ricarica estremamente veloce. L’iPhone 14 Pro Max riesce a caricarsi per la metà in poco più di mezz’ora per poi rallentare e completare la sua ricarica totale in circa un’oretta per un totale dunque di 90 minuti chiaramente tramite il cavo con alimentatore da 20W. C’è la possibilità di utilizzare il MagSafe ossia la ricarica wireless che in questo caso però non spinge oltre i 15W impiegando dunque qualche decina di minuti in più per ricaricarsi completamente. MagSafe che rimane molto comodo come soluzione notturna con l’iPhone che magneticamente rimane stabile e fortemente agganciato alla base creata da Apple. 

CONCLUSIONI

iPhone 14 Pro Max è veramente l’iPhone per i professionisti. Il suffisso ”Pro” quest’anno ha veramente un senso su di un iPhone che spinge tanto in molti aspetti che sono quelli fondamentali per chi sa veramente sfruttare a fondo uno smartphone come questo. Parliamo di un processore sempre più potente capace di sbaragliare la concorrenza, di rendersi capace di operazioni sofisticate ed estreme nel campo della fotografia e dei video cinematografici e di garantire potenza nei giochi di qualsiasi tipo. 

Non solo perché c’è un avanzamento a livello fotografico importante che non passa solo per l’implementazione del nuovo sensore da 48 Megapixel ma anche e soprattutto nel nuovo Photonic Engine che garantisce un livello prestazionale superiore e differente rispetto a quello che possiamo ottenere con iPhone 13 Pro. Ed è proprio quello che serve a chi è professionista e cerca uno strumento capace di non avere limiti. 

iPhone 14 Pro Max è anche l’iPhone pronto a rivoluzionare ancora una volta il suo notch e il suo essere unico. C’è la nuova Dynamic Island che personalizza a piacimento di Apple quel brutto doppio foro del Face ID e della selfie camera che vengono impreziositi da un’idea originale, capace non solo di far interagire l’utente ma anche di far parlare di sé divenendo chissà una nuova icona di stile. Ancora acerba ma con la possibilità che la valanga di sviluppatori che seguono la Mela possano renderla ancora più efficace di ora, sperando che non faccia la fine della Touch Bar abbandonata sui MacBook. 

Resta il nodo dei prezzi. iPhone 14 Pro Max è però anche l’iPhone più costoso di sempre in Italia e in Europa. Sì, perché se in USA non ha subito alcun tipo di sovrapprezzo rispetto alla precedente generazione, il cambio dollaro/euro ha creato un prezzo decisamente elevato che parte da oltre 1.300 euro e può arrivare anche a superare i 2.100 euro. Ed è questo il motivo che ha forse frenato l’entusiasmo su di un prodotto che è effettivamente migliorato e che è divenuto ancora più professionale di quanto non ci si potesse aspettare. 

Chi ha la possibilità e la volontà di affrontare un esborso di oltre 1.400€ per uno smartphone si troverà senza dubbio fra le mani il migliore smartphone ad oggi in commercio. L’idea però è quella di capire che un esborso del genere vale per un vero professionista che sfrutta l’iPhone 14 Pro Max al massimo delle sue potenzialità. Chi invece usa l’iPhone per andare su internet, sui social, giocare a qualche gioco o scattare foto delle vacanze saltuariamente, potrebbe vedere di gran lunga più conveniente l’acquisto di un altro iPhone meno costoso ma altrettanto prestante.

iPhone 13 Pro e Pro Max hanno ancora senso? Decisamente sì e per chi non sfrutta veramente al massimo il suo device il cambio generazionale potrebbe avere poco senso. iPhone 14 Pro e Pro Max è veramente migliorato? Decisamente sì e lo ha fatto proprio dove tutti i professionisti chiedevano. 

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