A proposito di stile, Flip 7 come da tradizione soddisfa ogni esigenza di personalizzazione con i colori tradizionali come nero, blu, bianco, rosso, ma anche con i più eclettici verde camouflage, rosa e viola, è predisposto per bluetooth Core 5.4, supporta Auracast per la riproduzione conteporanea su altri dispositivi e dispone di un’autonomia d’utilizzo fino a 16 ore. Il peso è di circa mezzo chilo, per una dimensione di 18 x 6,9 x 7 centimetri, simile a quella del passato. Flip 7 fa un passo avanti anche per quanto riguarda la qualità sonora, può riprodurre musica con standard Audio lossless ad alta risoluzione tramite la connessione usb-c. Il sound è più nitido rispetto alla versioni precedenti, colpisce per potenza considerate le dimensioni e premesso che il nostro è stato solo un primo contatto, l’impressione è che sia leggermente sbilanciato verso i toni alti.
Il fratello maggiore Jbl Charge 6 (199,99 euro) è l’altra grande novità, ora con cinturino da polso rimovibile e moschettone per diverse soluzioni di trasporto grazie a un sistema di aggancio e sgancio rapido brevettato da Jbl, comodo ed efficace. Il concept è simile al Flip, ma il Charge 6 pesa quasi un chilo ed è lungo 22 cm, alto e largo di poco oltre i 9 cm, condivide con il Flip l’AI Sound Boost, enfatizzato da un woofer (30 W di potenza) per bassi ancora più profondi, senza dimenticare il tweeter da 10 W. La risposta in frequenza va da 56 Hz a 20 Khz, comprato con il Flip in questo caso il suono appare molto più bilanciato e adatto a diversi generi musicali, l’autonomia arriva fino a 28 ore e il prodotto è dotato di un powerbank con porta usb-c integrata, pensata per ricaricare altri dispositivi.
