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Johann Strauss, il valzer Sul bel Danubio blu è stato trasmesso nello spazio

da | Giu 5, 2025 | Tecnologia


Vienna – “2001: Odissea nello spazio inizia con un’oscurità cosmica squarciata da un valzer. È Sul bel Danubio blu, di Johann Strauss che accompagna la danza di astronavi e satelliti, rendendo l’universo un palcoscenico viennese. Eppure, proprio quel valzer – il più celestiale dei valzer – era assente dal Voyager Golden Record, il disco d’oro lanciato nel 1977 a bordo delle due sonde spaziali Voyager per raccontare la Terra all’universo che comprendeva componimenti di artisti come Bach, Beethoven e Mozart. Una lacuna che ha finalmente trovato riparazione.

Il 31 maggio 2025, l’ente per il turismo di Vienna e l’Agenzia spaziale europea (Esa), in collaborazione con l’orchestra Wiener Symphoniker, hanno dato vita a un gesto storico.

La missione

La melodia di Sul bel Danubio blu è stata trasmessa nello spazio sotto forma di onde elettromagnetiche, alla velocità della luce. Il brano è stato trasmesso live da Vienna all’antenna spaziale Dsa 2 dell’Esa a Cebreros, in Spagna, nella provincia di Avila a circa settanta chilometri a nord ovest di Madrid. Da lì è partito il segnale che ha raggiunto la sonda Voyager 1 appena 23 ore dopo, domenica 1 giugno alle 20:30 Cet (14.30 Est).

Di solito utilizziamo le antenne nello spazio per comunicare con le stazioni spaziali, non per trasmettere musica. È la prima volta che l’Esa realizza un’iniziativa del genere. Proprio per questo non ci sono stati costi aggiuntivi: l’antenna, già esistente, è stata semplicemente usata allo stesso modo, ma con un obiettivo diverso” ha spiegato Josef Aschbacher, direttore generale dell’Esa.

Il progetto, intitolato “Waltz into Space”, ha colmato quella che Norbert Kettner, amministratore delegato dell’ente per il turismo di Vienna, ha definito una “svista cosmica”.

Kettner ha infatti spiegato: “Abbiamo cercato di unire la musica di Strauss – che è parte del patrimonio culturale mondiale – con l’innovazione, in particolare quella legata allo spazio. Spazio e musica, infatti, hanno molto più in comune di quanto si pensi. La musica è da sempre un linguaggio universale, capace di unire persone che non parlano la stessa lingua o che provengono da contesti molto diversi”.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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