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martedì, Ott 22

Justin Trudeau ha vinto le elezioni in Canada


Il suo Partito liberale ha perso diversi seggi, ma il premier – uscito indenne da alcune polemiche – potrà formare un governo di minoranza sostenuto dal Nuovo partito democratico di Jagmeet Singh

Justin Trudeau con Donald Trump (foto: Chip Somodevilla/Getty Images)

Il premier canadese Justin Trudeau governerà per altri quattro anni. Il Partito liberale, di cui è leader, ha vinto le elezioni che si sono tenute ieri, 21 ottobre, in Canada, anche se non è riuscito a ottenere la maggioranza dei seggi e ha perso molti voti rispetto alla precedente tornata elettorale. Trudeau non dovrebbe comunque avere problemi a imprimere la sua agenda grazie a una nuova alleanza col Nuovo partito democratico di Jagmeet Singh, una formazione socialdemocratica e progressista. Insieme, i due partiti contano su 180 seggi.

Il Partito conservatore di Andrew Scheer ne ha invece guadagnati 122 (27 in più rispetto alle precedenti elezioni), quello nazionalista del Quebec ne ha ottenuti 32 e quello dei Verdi di Elizabeth May 3. La formazione di destra radicale Partito popolare del Canada, invece, è andata molto male e non è riuscita nemmeno a eleggere il suo leader.

Uno dei primi leader a congratularsi con Trudeau è stato Donald Trump, ma anche il suo predecessore Barack Obama aveva dimostrato a più riprese di supportarlo. “Il mondo ha bisogno della sua leadership progressista e spero che i nostri vicini a nord decidano di supportarlo per un altro mandato”, aveva scritto di recente Obama su Twitter.

La vittoria di Trudeau

Le elezioni erano considerate una sorta di referendum su Trudeau. Il premier – che è figlio di Pierre Trudeau, primo ministro negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta – è riuscito a raggiungere buoni risultati economici e ha mantenuto gran parte delle promesse che aveva fatto in campagna elettorale. Negli ultimi mesi, però, aveva dovuto affrontare due scandali che ne avevano eroso il consenso e minato l’immagine di leader progressista, femminista e schierato in difesa delle minoranze.

Prima, si era infatti scoperto che aveva fatto pressioni sul ministro della Giustizia Jody Wilson-Raybould, che in Canada rappresenta anche la pubblica accusa, affinché favorisse in un processo la società di ingegneria Snc-Lavalin che ha rapporti di amicizia col Partito liberale. Poi, era emersa una sua vecchia foto con la faccia dipinta di nero, un blackface risalente al 2001, con cui si è attirato critiche e accuse di razzismo.

Il risultato delle elezioni mostra che il popolo canadese ha voluto rinnovargli la fiducia ma se Trudeau ha vinto è anche perché il suo principale sfidante, il conservatore Andrew Scherr, non è riuscito a presentarsi come un valido sostituito e il sistema elettorale canadese è uninominale secco. In ogni collegio vince cioè il candidato che ottiene la maggioranza relativa dei seggi e alla fine prevale il partito che ha vinto in più collegi anche se una formazione politica lo ha superato a livello di voto popolare.

Il successo del partito indipendentista

Quasi tutti i leader hanno detto che il risultato delle elezioni è stato un successo per il loro partito. I conservatori di Andrew Scheer non sono riusciti a prevalere ma hanno superato i liberali a livello del voto popolare e ottenuto quasi 30 seggi in più rispetto alle precedenti elezioni. “Ricordiamoci questa sensazione, riuscire quasi a vincere ma mancare l’obiettivo di poco”, ha detto Scheer. I verdi di Elizabeth May, che erano rappresentati da un solo parlamentare, sono riusciti a eleggerne altri due.

Il vero exploit è stato però quello del Partito nazionalista del Quebec guidato da Yves-François Blanchet. Bloc Quebecois, che alle precedenti elezioni aveva ottenuto solo 10 seggi, ora ne ha 32 ed è diventato il terzo partito del paese, riuscendo persino a superare il Nuovo partito democratico di Singh.

 

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