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lunedì, Feb 24

Katherine Johnson, addio alla matematica che ci ha portati sulla Luna



Da Wired.it :

Si spegne a 101 anni la matematica e ricercatrice che ha aiutato la Nasa a raggiungere negli anni ’60 i più ambiziosi obiettivi dell’epoca. Era anche una figura di chiara ispirazione per le donne in ambito Stem

Katherine Johnson
Katherine Johnson, al centro, con il registra Ezra Edelman e la produttrice Caroline Waterlow, Hollywood, California (Foto: Dan MacMedan/Getty Images)

Il pubblico mondiale ha conosciuto meglio la sua storia grazie al film Hidden Figures ma Katherine G. Johnson aveva scritto già il suo nome nella storia della Nasa. La matematica e ricercatrice si è spenta oggi all’età di 101 anni. Ad annunciarlo, l’agenzia spaziale statunitense, che la saluta con tristezza ma anche con gli onori del caso, sottolineando l’eredità che lascia non solo sul piano scientifico ma ispirazionale.

L’apporto di Johnson è stato fondamentale in vari campi, come testimonia il suo curriculum nell’agenzia. Nel 1958 aveva contribuito alla stesura del documento Notes on Space Technology, con gli stessi ingegneri che costituirono il primo nucleo dello Space Task Group. Fu Johnson a partecipare ai calcoli per stabilire le traiettorie di volo nella missione che vide protagonista nel maggio 1961 Alan Shepard; e nel 1960, con l’ingegnere Ted Skopinski, cofirmò lo studio Determination of azimuth angle at burnout for placing a satellite over a selected Earth position: era la prima volta che una donna, nella Flight Research Division, appariva come autore di un lavoro di ricerca. Nel 1962, inoltre, nell’ambito dei preparativi per la missione orbitale di John Glenn, diede un fondamentale contribuito per il controllo dell’affidabilità dei calcolatori elettronici. E inoltre calcolò le traiettorie di inserzione lunare dei voli lunari del programma Apollo: in sostanza ci ha portati sulla Luna.

Nata il 26 agosto del 1918, a White Sulfur Springs, in West Virginia, si era laureata presso la West Virginia State College nel 1937. Era stata assunta nel 1953 presso il Langley Memorial Aeronautical Laboratory, oggi conosciuto come Langley research center di Hampton. Aveva lasciato l’agenzia nel 1986.

Jim Bridenstine, a capo dell’agenzia, saluta Johnson e sottolinea che “aiutò la nostra nazione ad ampliare le frontiere dello spazio mentre faceva passi da gigante nell’aprire le porte per donne e persone di colore nell’universale ricerca umana dell’esplorazione spaziale. Alla Nasa non dimenticheremo mai il suo coraggio e la sua leadership e le pietre miliari che non avremmo potuto raggiungere senza il suo apporto”. Nel 2015 Johnson aveva ricevuto sotto l’amministrazione Obama la più alta onorificenza riservata ai civili, la Medaglia presidenziale della libertà.

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[Fonte Wired.it]