da Hardware Upgrade :
Da un capo allaltro del mondo la vita delle auto tradizionali sembra farsi sempre più difficile: dopo la dead line stabilita dallUE (inizialmente fissata per il 2029 e poi fatta slittare al 2035 per le pressioni di alcuni gruppi automobilistici) anche il governo dell’Australian Capital Territory (ACT) ha preso la medesima decisione, allineandosi alle direttive del Vecchio Continente.
La strategia australiana ripercorre le orme europee, visti i risultati incoraggianti: incentivi per lacquisto di nuove vetture a zero emissioni (sia a batteria sia a idrogeno) e per linstallazione domestica di wall box, potenziamento e diffusione di punti di ricarica, divieto alle società che offrono servizi di mobilità (taxi e ride-sharing) di aggiungere alla propria flotta veicoli a combustione interna.
Lobbiettivo è arrivare all80-90% di vendita di auto elettriche o ad idrogeno, supportate nella quotidianità da infrastrutture pubbliche che arriveranno ad essere 180 entro il 2025.
Lattuale giurisdizione è la prima ad impegnarsi in un progetto così ambizioso e di profondo cambiamento strutturale come la transizione della mobilità interna da tradizionale a zero emissioni, soprattutto se si considerano non solo la struttura politica australiana, composta da realtà locali che legiferano autonomamente norme e regolamenti, che dovranno essere guidate in modo tale che le proprie leggi non si contrastino a vicenda, ma anche la geografia dellisola, caratterizzata da estese regioni desertiche, come lOutback australiano che divide i Territori del Nord da quelli del Sud.
Un progetto complesso che palesa lintenzione del Governo Australiano a non voler restare indietro rispetto al cambiamento in atto nel settore dellAutomotive.