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venerdì, Giu 05

La Bce prolungherà il suo piano di acquisto di titoli di stato fino alla fine della crisi



Da Wired.it :

La Bce ha deciso di aggiungere al programma Pepp altri 600 miliardi di euro, prorogandolo almeno fino giugno 2021 così da consentire stabilità nell’eurozona. L’ tra i più grandi beneficiari, riceverà 190 miliardi di euro per finanziare le sue spese

(foto: Thomas Lohnes/Getty Images)

Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha annunciato che al programma di acquisto di titoli di stato europei – creato a inizio pandemia con 750 milairdi per sostenere gli stati più colpiti dal Covid-19 – verranno aggiunti altri 600 miliardi di euro. Il Pepp – nome tecnico acronimo di Pandemic emergency purchase programme – quindi raddoppia la sua potenza di fuooc, arrivando a un totale di 1350 miliardi di euro. L’aumento era atteso da investitori e analisti che, infatti, hanno accolto molto bene la decisione della Bce: le borse europee sono tutte in crescita e lo spread Btp-Bund è crollato da 200 a 175 punti, tornando quasi ai livelli pre-coronavirus. È stata anche allungata la validità del programma: la nuova scadenza, da dicembre 2020, è stata fissata a giugno 2021 (ma ci sono tutti gli indicatori politici per immaginare che il programma possa protrarsi anche oltre questa data).

Come funzionerà il Pepp

L’aumento del Pepp è stato motivato dalla Bce con la necessità di “migliorare le condizioni di finanziamento per l’economia reale e in particolare per le imprese e le famiglie”. In altre parole, vista la profonda recessione che sta attraversando (e attraverserà) l’Eurozona, la Banca centrale attua delle politiche monetarie che creano stabilità finanziando il debito, e permettendo ai paesi colpiti dalla pandemia di non peggiorare la propria situazione economica. L’acquisto di titoli pubblici e privati fino a giugno 2021 e la possibilità di rinnovare, fino alla fine del 2022, i titoli già detenuti dalla Bce in scadenza darà la possibilità ai conti pubblici dei paesi più indebitati, come l’ di contenere gli effetti negativi che la crisi del Covid sta avendo sui bilanci degli stati.

Nel caso italiano, una percentuale significativa del debito pubblico verrà finanziata dalla Bce, garantendo dunque sicurezza agli investitori. Quest’anno la Banca centrale comprerà titoli di stato per un valore di 190 miliardi di euro, corrispondente quasi a metà dell’importo di debito emesso dall’Italia in un anno. E la misura si unisce a quelle già confermate in precedenza dall’Europa: il Sure a garanzia delle casse integrazione (100 miliardi) e il Recovery Fund, che andrà approvato non prima della fine di giugno (al momento all’Italia andrebbero complessivamente 172 miliardi).

Lo sforzo compiuto dalla Bce è molto simile a quello avviato nel 2015, sotto la guida di Mario Draghi. Il programma di acquisto di attività (App), conosciuto come quantitive easing e varato all’epoca, ha impegnato la Banca Centrale ad acquistare titoli di stato di tutti paesi europei per un valore che varia dai 15 agli 80 miliardi di euro al mese. Il programma si è concluso a metà del 2019, ma è ricominciato alla fine dello stesso anno, ed entro il 2021 arriverà a finanziare 1500 miliardi di euro, di cui 260 solo all’Italia.

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[Fonte Wired.it]