da Hardware Upgrade :
La California, il più green e pionieristico fra gli stati federali americani, ha ordinato a Cruise, azienda facente capo a General Motors, di ritirare tutti i suoi robotaxi ad oggi in esercizio, mettendo la parola “fine” (almeno fino a nuovo ordine) alla guida priva di conducente umano.
A portare a questa decisione l’episodio (risalente a inizio mese) che ha visto una donna venire investita da un robotaxi di Cruise; la vittima era appena stata colpita da un pirata della strada che, nell’urto, l’aveva letteralmente scagliata contro la vettura a guida autonoma.
La Chevrolet Bolt (questo il modello coinvolto) non aveva arrestato la sua corsa, investendo per la seconda volta la donna; una dinamica terribile, che ha portato il Dipartimento della Motorizzazione civile della California (DMV) ha revocare il permesso di circolazione alle vetture senza conducente, che ad oggi è nella fase di “test in condizioni reali”.
La notizia è stata riportata da Reuters, in contatto con la motorizzazione californiana: l’agenzia federale ha dichiarato di ritenere che GM abbia “travisato la sicurezza della tecnologia” e questo, unito all’indagine tutt’ora in corso voluta dalla NHTSA (di cui abbiamo parlato in questo articolo) proprio riguardo le misure adottate da Cruise per la tutela dei pedoni, ha decretato la decisione di sospendere il servizio.
Non è la prima volta che il DMV californiano mette mano al permesso di circolazione della flotta autonoma di Cruise: ad oggi, il Dipartimento aveva stabilito un taglio del 50% dei veicoli circolanti, in seguito a un sinistro che aveva coinvolto un robotaxi e un camion dei pompieri con sirena e le luci in funzione.
“Sulla base delle loro attuali prestazioni, il dipartimento ha determinato che i veicoli del produttore non sono sicuri per il pubblico“, ha affermato il DMV in una nota, citando “un rischio irragionevole per la sicurezza pubblica”.
Nella sua ordinanza, il Dipartimento della California ha anche dichiarato che Cruise inizialmente non aveva divulgato tutte le riprese video dell’incidente che ha visto coinvolta la donna ad inizio ottobre, aggiungendo che “i veicoli di Cruise potrebbero non avere la capacità di rispondere in modo sicuro e appropriato durante gli incidenti che coinvolgono un pedone”.
La replica di Cruise non si è fatta attendere; in una dichiarazione ufficiale, la controllata di GM ha affermato di stare esaminando a sua volta le dinamiche degli incidenti che hanno visti coinvolti i propri taxi, rinnovando la sua piena collaborazione con l’NHTSA.
“Dal momento che il nostro obiettivo è sviluppare e portare su strada veicoli autonomi sicuri, che aiutino a salvare vite umane, sospenderemo le operazioni dei nostri taxi senza conducente a San Francisco”, ha scritto la società.
Ad oggi, però, questa finalità sta venendo disattesa, e non solo: come per Elon Musk, anche per Mary Barra (CEO di GM) la guida autonoma e i servizi che essa potrà promuovere (primo fra tutti quello dei robotaxi) hanno un potenziale enorme in termini di fatturato, che nel caso della casa di Detroit potrebbe attestarsi a circa 50 miliardi di dollari l’anno entro il 2030.
Questa sembra sempre più una chimera che non qualcosa di concreto, considerando che – secondo i dati riportati dalla stessa GM nell’ultima conferenza sugli utili -, dal 2018 (anno di inizio dell’attività di Cruise) ad oggi il marchio ha visto andare in fumo circa 5 miliardi di dollari.