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giovedì, Ott 10

La California sarà il primo stato a fornire i farmaci anti-hiv senza ricetta medica


La legge, che dà la possibilità ai farmacisti di rilasciare farmaci antiretrovirali anche in assenza di prescrizione, entrerà in vigore a luglio e dovrebbe contribuire a arginare la diffusione del virus

hiv
(foto: Getty Images)

La California ha dichiarato lotta senza quartiere a hiv. Il governatore dello stato, Gavin Newsom, ha appena firmato una legge – la SB159 – che permetterà ai farmacisti di rilasciare i farmaci per la terapia antiretrovirale pre-esposizione (Prep) e per la terapia antiretrovirale post esposizione (Pep) senza prescrizione medica. Questa misura, contribuendo a bypassare paura e stigma sociale, dovrebbe aiutare ad arginare la diffusione del virus, che ancora oggi solo negli Stati Uniti contagia quasi 40mila persone all’anno.

La California è il primo stato ad applicare un provvedimento per la lotta all’hiv che miri a coinvolgere quelle fasce di popolazione a rischio che hanno meno mezzi per accedere alla prevenzione o a interventi di emergenza. In alcune aree del Paese, infatti, può essere difficile essere ricevuti in breve tempo da un medico e la possibilità di entrare in farmacia e acquistare la terapia senza ricetta potrebbe fare la differenza.

Non si tratta però di un via libera incondizionato. I farmacisti dovranno seguire dei corsi di formazione e i medicinali rilasciati saranno sufficienti per una terapia di massimo 60 giorni, dopodiché per continuare le persone dovranno rivolgersi a un medico. Per accedere alla Prep, inoltre, sarà necessario dimostrare di non essere positivi al virus.

Questi vincoli – spiegano gli esperti – sono necessari per la gestione degli effetti collaterali (a reni, ossa e fegato) che i farmaci possono dare e che vanno monitorati. Fondamentale, inoltre, è non assumere medicinali per la prevenzione se si è sieropositivi perché il virus potrebbe sviluppare resistenze e c’è il rischio di compromettere le terapie future per il controllo dell’infezione.

Oltre alle difficoltà di accesso al sistema sanitario, a frenare le persone a rischio sono l’ignoranza, la paura e lo stigma sociale. Ma c’è anche un altro fattore non indifferente: la Prep ha un costo annuo di 20mila dollari, a prezzo intero, con pochi margini di contrattazione visto che per il momento in commercio esiste solo un farmaco approvato, il Truvada. Da pochissimo la Fda ha concesso l’autorizzazione a Descovy, un altro prodotto per la prevenzione dell’hiv che ha dimostrato di dare meno effetti collaterali, ma che non è ancora stato testato su tutte le categorie a rischio, per cui al momento è utilizzabile solo da uomini cisgender e donne transgender.

E mentre c’è chi propone di violare il brevetto dei farmaci, la nuova legge – che entrerà in vigore a luglio – offrirà intanto copertura per i due mesi previsti e vieterà alle assicurazioni sanitarie di richiedere un premio preventivo.

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