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venerdì, Apr 30

La Cina ha approvato una legge contro lo spreco alimentare



Da Wired.it :

Secondo le nuove norme, indurre i clienti dei ristoranti a ordinare troppo cibo può costare una multa da 10mila yuan. E anche i video delle abbuffate online, detti mukbang, saranno colpiti

(Foto: Pexels)

Lotta agli avanzi lasciati nel piatto. In Cina è stato approvato un disegno di legge, in vigore con effetto immediato, sulla prevenzione dello spreco alimentare, in particolare nei ristoranti. Secondo la nuova legge, creata dal comitato permanente del Congresso nazionale dei rappresentanti del popolo (Npc), indurre i clienti a ordinare quantità di cibo eccessive per poi inevitabilmente lasciarle nel piatto potrebbe portare a una multa fino a 10mila yuan, circa 1.275 euro.

La legge riguarda anche un tipo di abbuffate online particolarmente diffuse in Oriente: il mukbang, video di blogger o youtuber intenti a ingurgitare grandissime quantità di cibo. Il fenomeno del binge eating in streaming, forte soprattutto in Corea del Sud, potrebbe ora avere vita dura in Cina: i media che pubblicano questo tipo di video, secondo la legge, riceveranno un avviso e, in caso di violazioni gravi, saranno chiusi.

A convincere la Cina della necessità di un giro di vite nei confronti dello spreco di cibo sono i circa 18 miliardi di chilogrammi di cibo che vengono sprecati ogni anno nel settore della ristorazione urbana cinese, secondo un rapporto dell’Npc, mentre le fasi che precedono il consumo (tra stoccaggio, trasporto e lavorazione) comportano uno spreco di oltre 35 miliardi di chilogrammi di grano.

Per frenare la cattiva pratica dello spreco di cibo, negli ultimi anni la Cina ha lanciato la campagna Clear your plate, esponendo in locali e mense poster e striscioni sul tema. I ristoratori, inoltre, sono tenuti a ricordare ai loro clienti l’importanza della frugalità a tavola. Se gli avventori non desistono e ordinano una marea di cibo per poi avanzarlo, potrebbero vedersi addebitare una sorta di tassa di smaltimento (come succede in alcuni locali all you can eat, in cui si paga un prezzo fisso e si mangia quanto si vuole), ma le tariffe dovranno essere chiare.

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[Fonte Wired.it]