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martedì, Mag 11

La Cina non accetta le critiche della NASA sul rientro del razzo cinese



da Hardware Upgrade :

La vicenda del razzo cinese si è “sgonfiata” dopo che questo si è disintegrato in una zona di cielo sopra l’Oceano Indiano. In Cina però non sono piaciute le esternazioni del nuovo amministratore della NASA, Bill Nelson. L’alto dirigente dell’agenzia spaziale statunitense ha parlato di mancanza di responsabilità su queste problematiche da parte della nazione orientale.

razzo cinese

Nella giornata di ieri è stato pubblicato un articolo sul Global Times (quotidiano cinese) che parla di questa vicenda dal punto di vista cinese. In particolare vengono riportate le parole del portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying sulla questione del rientro del razzo Lunga Marcia 5B e sulle accuse della NASA.

La Cina respinge le accuse alla NASA

Secondo Hua Chunying, il fatto che non si siano riportati danni a oggetti o strutture al suolo. Sempre il portavoce ha aggiunto che è una pratica comune e internazionale quella di far deorbitare gli stadi dei razzi. Hua ha continuato sottolineando che “l’uso pacifico delle attività nello Spazio esterno in conformità con il diritto internazionale e la pratica internazionale è coerente”.

La Cina è comunque disposta a collaborare con enti internazionali per affrontare la tematica dei detriti spaziali. Il tutto in vista di un utilizzo sempre più intenso delle operazioni di lancio di vettori che potrebbero ovviamente comportare dei rischi.

falcon 9

Sempre il portavoce ha anche fatto riferimento a un “doppio standard” nella comunicazione quando si tratta di operazioni svolte dai cinesi oppure dagli statunitensi. Hua ha dichiarato “possiamo ricordare quando un razzo statunitense è rientrato a Marzo in una proprietà di un contadino locale, i media statunitensi hanno descritto la scena con un vocabolario piuttosto romantico come -scie simili a comete-“.

Il portavoce cinese, pur non citandolo direttamente, ha parlato del rientro del secondo stadio di un Falcon 9 avvenuto alla fine di Marzo. In quel caso, effettivamente, almeno un componente era riuscito ad arrivare fino al suolo pur non causando danni o ferendo persone.

Ancora una volta la Cina, attraverso i suoi portavoce, si è detta pronta a cooperare anche con gli USA per cercare di mitigare i problemi in futuro. La NASA però ha vincoli molto stringenti quando si tratta di cooperare con i cinesi. Questo perché le operazioni spaziali sono di frequente legate anche all’ambito militare e alla sicurezza nazionale.


La CALT e il rientro dei razzi

Con una tempistica “sospetta” anche la China Academy of Launch Vehicle Technology (CALT) ha voluto ricordare alcune modalità con le quali rientrano i razzi. La tempistica sarebbe “sospetta” in quanto la CALT è il dipartimento che ha progettato il Lunga Marcia 5B.

Nel post si può leggere come la Cina tenti di utilizzare il rientro controllato di stadi e razzi cercando di evitare il problema dei detriti che rimangono in orbita. Inoltre è previsto il completo utilizzo o espulsione del carburante rimanente e il cortocircuito delle batterie per evitare esplosioni al suolo.

razzo cinese

Inoltre Zhang Boyong (progettista di razzi della CALT) ha sottolineato che durante il rientro, l’attrito con l’atmosfera permette la disintegrazione degli stadi prima che arrivino a terra aggiungendo che “non colpirà la terra come descritto nei film di fantascienza, ma mentre precipita sulla terra, si trasforma in un corpo splendido e attraversa il bellissimo cielo stellato”.

Sempre Boyong ha scritto che “il punto del rientro incontrollato non è che non possa essere previsto, ma che non può essere previsto con precisione in anticipo”. Il tutto è legato ai piccoli cambiamenti che possono avvenire durante le fasi di separazione e rientro che però hanno un grande effetto sul punto di rientro stesso. Tecnologie come l’utilizzo di paracadute per i booster hanno permesso di ridurre ulteriormente i rischi. In futuro poi ci sarà ancora maggiore spazio per il riutilizzo dei razzi e per rientri sempre più precisi.

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