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lunedì, Dic 28

La Cina vuole ridimensionare il potere di Alibaba



Da Wired.it :

Giro di vite delle autorità finanziarie al braccio fintech, Ant Group, dopo il blocco alla quotazione dei record. Il titolo di Alibaba crolla in Borsa dopo le indagini antitrust

Alibaba (crediti, Alibaba)

Non si arresta la stretta di Pechino su Alibaba Group. Dopo l’annuncio dell’avvio delle indagini sulle operazioni della piattaforma ecommerce da parte delle autorità antitrust, è ora soprattutto Ant Group, braccio finanziario del colosso cinese, a essere nel mirino delle autorità finanziarie che chiedono alla società fintech di rivedere profondamente o di sospendere alcuni servizi per adeguarsi alla nuova regolamentazione riguardo alle attività bancarie e di prestito.

A seguito della convocazione dei vertici di Ant Group lo scorso 26 dicembre, la Banca centrale cinese, insieme alla China Banking and Insurance Regulatory Commission, alla Commissione per la regolamentazione del mercato azionario e all’Amministrazione statale dei cambi, hanno formalmente chiesto alla società di “rettificare” le proprie attività “illegali” in settori sempre più centrali come quelli dei prestiti personali, delle assicurazioni e della gestione patrimoniale.

Inoltre, i regolatori hanno invitato Ant a presentare il prima possibile un piano concreto per soddisfare le nuove norme, oltre a chiedere una maggiore trasparenza nella gestione delle transazioni commerciali e l’adeguamento ai permessi per effettuare attività di prestito e per la gestione delle informazioni personali dei clienti. Nel complesso, secondo quanto si legge su Bloomberg, l’attività di credito e gli altri servizi finanziari digitali gestiti rappresentano circa il 63% del fatturato e sono cresciuti del 57% rispetto all’anno scorso.

Insomma, le principali autorità finanziarie del paese sembrano preoccupate della crescita del gruppo in settori strategici e chiedono che Ant ridimensioni le sue mire nell’ambito bancario e torni a funzionare in primis come provider di servizi di pagamento. Peraltro, questa linea di azione sembrava già chiara un mese fa, quando le stesse autorità hanno deciso di sospendere il debutto sui mercati del colosso cinese, bloccando una doppia quotazione record da 37 miliardi di dollari.

Dal canto suo, la società ha subito fatto sapere che inizierà a lavorare per soddisfare tutte le richieste delle autorità. Ma con questa nuova stretta è tutto l’ecosistema costruito da Jack Ma a essere sotto attacco. Le indagini antitrust in corso su Alibaba, accusata di aver abusato delle sua posizione dominante nei confronti dei venditori e di altri concorrenti, hanno fatto precipitare il titolo sulla piazza di Hong Kong.

E nel tentativo, per ora vano, di risollevare l’andamento delle azioni e rassicurare gli investitori, il gruppo ha deciso di incrementare il volume di acquisto di azioni proprie portandolo da 4 miliardi di dollari a 10 miliardi di dollari entro il 2022.

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[Fonte Wired.it]