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sabato, Ott 17

La classifica definitiva dei 10 migliori documentari sul calcio



Da Wired.it :

Dalle storie sconosciute ed epiche, come quella della nazionale delle Samoa Americane, ai ritratti dei calciatori più noti, compreso Mi chiamo Francesco Totti (nelle sale il 19, 20 e 21 ottobre)

La famosa maledizione del calcio al cinema, secondo cui nessuna buona pellicola sul pallone possa essere girata perché si tratta di uno sport infilmabile (e che come tutte le maledizioni è stata più volte smentita, ma le voci sono più forti della realtà da sempre), non vale per i documentari. Qui la produzione è così grossa da oscillare dal massimo del basso al massimo dell’alto, dal cinema d’autore sofisticato ai titoli televisivi.

Il 19, 20 e 21 ottobre fa il suo passaggio nelle sale Mi chiamo Francesco Totti, per poi arrivare su Sky. È il primo grosso documentario ufficiale sull’ex capitano della Roma, cioè girato con lui, frutto di conversazioni e materiale d’archivio suo. Il primo, insomma, che lo vede coinvolto seriamente e non solo come oggetto del racconto.

Abbiamo allora cercato di prendere esempi da tutte le categorie di documentari sul calcio per creare la classifica definitiva dei migliori da vedere, la controstoria del pallone attraverso personaggi e momenti memorabili.

10. Messi

È un docufilm di Álex de la Iglesia fondato su una grande idea: prendere tutte le persone che hanno fatto parte della vita di Lionel Messi, chiuderle in un ristorante, dividerle per tavoli in modo da avere quello della nazionale, quello della famiglia, quello dell’infanzia… E farle parlare riprendendo le conversazioni. Il risultato: spunti, piccoli racconti e ritratti eccezionali con cui comporre il personaggio che non si vede mai. Peccato la presenza di alcune parti ricostruite con attori che affossano un po’ il racconto.

9. Il profeta del gol

Incredibilmente ben diretto per essere un documentario di Sandro Ciotti, è a tutti gli effetti un prodotto per il cinema che indaga l’olandese Johan Crujff e lo fa purtroppo senza aspettare la fine della carriera. Il lavoro è del 1976 infatti e così manca tutta l’ultima parte del giocatore. Ma le immagini riprese in pellicola a bordo campo, con alcuni ralenti eccezionali, valgono tutto. Senza contare le interviste a calciatori ben orchestrate e un senso dello storytelling d’altri tempi. Epica la scelta di far doppiare il protagonista a Ferruccio Amendola. Si trova per intero su YouTube.

8. Football As Never Before

Novanta minuti di George Best. O meglio, la partita contro il Coventry City del 12 Settembre 1970 vista osservando solo lui, l’attacante nordirlandese. Football As Never Before è, dunque, uno studio minuzioso su un giocatore unico, noto per tutto quel che gli accadeva e veniva detto fuori dal campo. Qui, invece, è guardato solo per quel che gli succede in campo.

7. In campo per la vittoria (The Game of Their Lives)

Del 2002, è poco conosciuto eppure eccezionale. Protagonista: la nazionale nordcoreana che nel Mondiale del 1966 si spinse dove mai era arrivata. La storia ci è nota soprattutto per il fatto che batté l’ ma il documentario mostra molto di più. Girato all’occidentale in Corea del Nord, con sette dei giocatori dell’epoca, gli unici vivi, e sottostando alle regole di propaganda, parla di calcio e anche di quel paese.

6. Zemanlandia

Qualcuno lo doveva fare. Il prodotto in sé non è eccezionale, è molto televisivo; ma gli eventi, le personalità coinvolte, la forza della storia dell’esplosione di Zdenek Zeman negli anni del Foggia dei miracoli è tale che un documentario sul tema scorre come l’olio. La quantità di aneddoti e di opinioni è da manuale.

5. Class of ’92

Ecco la cronaca dettagliata della storia e della carriera di sette giocatori che hanno iniziato a giocare al Manchester United nel 1992: David Beckham, Nicky Butt, Ryan Giggs, Gary Neville, Phil Neville e Paul Scholes, e che hanno animato una stagione di trofei, vittorie e grande calcio per i successivi dieci anni.

4. Zidane: A 21st Century Portrait

L’idea è simile a quella che animava Football As Never Before, solo ancora più autoriale, diretta con maggiore scienza e sapienza filmica. L’ultima partita della carriera di Zinedine Zidane vista inquadrando solo lui, tutto il tempo. La sua figura ha un significato e una presenza completamente diversa rispetto agli altri; la sua eleganza e i suoi movimenti sono quanto di più cinematografico esista. Il paradosso è che poi non è stato un gran match: ma qui chiaramente, fin dal titolo, siamo dalle parti del cinema d’autore; il punto è il ritratto atletico, non la spettacolarità.

3. The Two Escobars

Due persone che di cognome facevano Escobar sono salite alla ribalta nei medesimi anni in Colombia. Uno era il re del cartello della droga, l’altro una star del calcio. Non erano parenti, eppure le loro vite erano intrecciate, hanno avuto andamenti paralleli e sono state stranamente unite per tutto il loro svolgimento. Un documentario sorprendente sul calcio come forma di narrazione popolare.

2. Next Goal Wins

La nazionale delle Samoa Americane è la peggiore del mondo. Ufficialmente. Nessuno ha perso quanto questa squadra. Un nuovo allenatore, olandese, ha intenzione di portarla alla qualificazione del Mondiale 2014. La storia è incredibile ed è forse la cronaca della più grande rivincita sportiva, e quindi umana, di un gruppo di perdenti.

1. Diego Maradona

“La città più povera e forse d’Europa ha comprato il giocatore più costoso del mondo”. Il documentario definitivo sul calciatore più complicato da raccontare. Ci hanno provato in tanti, ma Asif Kapadia (già autore di Senna e Amy) è riuscito in un’impresa che fa sembrare ogni altro lavoro sull’ex mito del Napoli un lavoro superficiale. Fonti incredibili, documenti mai visti o ascoltati prima che riassumo perfettamente la strana, lunga e complessa storia di Diego Armando Maradona. Già l’attacco è eccezionale. Su YouTube si trova integrale.

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[Fonte Wired.it]