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venerdì, Giu 19

La Corte di giustizia Ue ha dichiarato illegale la legge contro le ong di Orbán



Da Wired.it :

Le severe restrizioni al finanziamento delle ong, volute dal premier ungherese nel 2017, sono state definite “discriminatorie e ingiustificate”

I giudici della Corte di giustizia dell’Unione Europea hanno stabilito che il governo ungherese sta violando il diritto comunitario, con la sua legge che complica i finanziamenti delle ong provenienti da “soggetti stabiliti al di fuori di tale stato membro”.

Per essere più precisi, la Corte ha dichiarato che “imponendo obblighi di registrazione, dichiarazione e pubblicità a determinate categorie di organizzazioni della società civile che ricevono direttamente o indirettamente un sostegno dall’estero che superi una determinata soglia”, l’Ungheria ha introdotto “restrizioni discriminatorie e ingiustificate”. La sentenza arriva dopo il ricorso per inadempimento presentato dalla Commissione sulla legge introdotta dal governo di Viktor Orbán per punire alcune ong che beneficiano di aiuti finanziari esterni.

Nel 2017, il governo di Budapest ha adottato una legge per congelare qualsiasi finanziamento alle ong di oltre 22mila euro proveniente dal di fuori dell’Ungheria, sostenendo che il denaro potrebbe essere utilizzato per il riciclaggio di denaro o il finanziamento del terrorismo. All’atto della registrazione, queste società devono anche indicare il nome dei donatori sopra i 1.400 euro e l’importo esatto del sostegno.

Tre sono i ragionamenti che motivano la sentenza europea: per prima cosa, la legge costituisce una misura discriminatoria in materia di movimento dei capitali, perché introduce una differenza di trattamento tra i movimenti nazionali e intra-comunitari. Per di più la norma dissuade le persone fisiche o giuridiche stabilite in altri stati membri o in paesi terzi dal fornire un sostegno finanziario alle organizzazioni interessate. Inoltre, secondo la Corte la legge sulle ong può creare un clima di diffidenza nei confronti delle associazioni e fondazioni.

In secondo luogo, i giudici in Lussemburgo hanno constatato che le misure previste dalla legge sulle ong limitano il diritto alla libertà di associazione – sancito dall’articolo 12 della Carta sui diritti fondamentali – in quanto rendono significativamente più difficili l’azione e il funzionamento delle associazioni. In terzo luogo, secondo la Corte Ue, gli obblighi di dichiarazione e pubblicità costituiscono un limite al diritto al rispetto della vita privata e familiare e una violazione del diritto al rispetto della privacy.

Secondo molti osservatori, le restrizioni imposte ai finanziamenti delle ong sono un modo per prendere di mira il filantropo miliardario George Soros e organizzazioni come la sua Open Society Foundation, che sostengono ong ungheresi molto critiche verso Orbán. Il primo ministro ungherese del resto ha da molto tempo fatto di Soros il suo principale bersaglio pubblico, descrivendolo come un entità oscura che trama contro gli interessi del paese.

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[Fonte Wired.it]