Se c’è un luogo che Laura Lippman riesce a evocare con precisione e maestria, questo è la città di Baltimora degli anni ’60, un periodo carico di tensioni e cambiamenti e La donna del lago è un affresco vivido di quel tempo. La città stessa diventa un personaggio, un microcosmo di conflitti e trasformazioni sociali, un luogo diasporico, disgregante e escludente, corrotto e immorale. Prosa incisiva e sguardo analitico: Lippman ci porta in un viaggio tra le pieghe più oscure della società americana, raccontando una storia che mescola abilmente il giallo con il dramma sociale.
Al centro c’è Maddie Schwartz, interpretata da Natalie Portman, una donna che decide di rompere con il passato e riscrivere la propria vita da capo. Dopo diciotto anni di matrimonio, Maddie lascia il marito per inseguire un sogno ancora indefinito. Trova impiego come assistente in un giornale locale, il Baltimore Star, e decide di occuparsi della morte di Tessie, una ragazzina ebrea, e di una giovane donna afroamericana. Dall’altra parte della città si muove il personaggio di Cleo Sherwood abitato dalle stesse ambizioni: riscrivere la propria storia, emergere da una condizione di marginalità, cercare di dare voce e dignità alla propria esistenza e a quella della sua comunità, corrotta e suffragata da un giro spesso e asfittico di scommesse illegali.
Vite che sembrano muoversi in parallelo e che sono apparentemente in antitesi: Cleo Sherwood è una madre impegnata a destreggiarsi nella suburra della comunità nera di Baltimora, mentre lotta per provvedere alla sua famiglia e ai suoi figli. Maddie deve convivere con il demi-monde da cui proviene, che la ammira e la respinge allo stesso tempo, custode e testimone di un passato amaro e doloroso. Vivere in contraddizione, esoscheletrate solo dai propri desideri, è questo il centro dell’opera della regista Alma Har’el, che racconta la storia di due donne che decidono di mettersi di traverso dentro un sistema conservatore e maschilista. Inevitabilmente saranno loro a pagare con la carne il prezzo più alto per perseguire i propri sogni.