Seleziona una pagina
mercoledì, Feb 23

La follia dei COVID Party a pagamento via Telegram

Da Punto-Informatico.it :

C’è chi, arrivato fin qui senza sottoporsi al vaccino, proprio non ha alcuna intenzione di farlo ora. Soprattutto se all’orizzonte si intravede un allentamento delle restrizioni. E se le regole impongono agli over 50 l’obbligo di Green Pass rafforzato per lavorare, allora è meglio contagiarsi: è l’ultima frontiera dei No Vax più inflessibili. Alcuni di coloro ancora contrari alla somministrazione stanno passando dalle chat di Telegram per trovare positivi disposti a trasmettere il virus. Previo pagamento, si intende.

COVID Party su Telegram: fino a 200 euro per contagiarsi

A far luce sul fenomeno dei cosiddetti COVID Party (a dire il vero non del tutto una novità) è oggi la redazione de Il Gazzettino. L’articolo pubblicato riporta dettagli su quello che sembra essere un tariffario in piena regola: c’è chi offre dai 50 agli 80 euro, mentre altri arrivano anche a 200 euro se il malato è disposto all’incontro in un massimo di 48 ore. La distanza non è un problema, attraversare l’Italia è un’opzione. La transazione avviene prevalentemente in contanti, ma qualcuno chiede un anticipo prima del faccia a faccia.

Come funziona? Ci si trova semplicemente a distanza ravvicinata, rigorosamente senza mascherina. Per una maggiore efficacia, si può bere dallo stesso bicchiere. Si attende poi che il virus faccia il suo lavoro, risultando positivi al tampone e ottenendo così il Green Pass rafforzato una volta guariti. Questo il piano geniale, che ovviamente non tiene conto dei rischi annessi, sia per quanto riguarda le ripercussioni sulla salute sia le regole infrante. Una vera e propria roulette russa secondo Tommaso Pellis, primario di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale.

In questi ormai quasi due anni di pandemia, nelle chat di Telegram, abbiamo visto di tutto: dalla vendita di certificati falsi all’autostop dei No Green Pass, fino all’organizzazione delle battaglie No Vax. Mancavano giusto i COVID Party.





Fonte Punto Informatico Source link