Salto è una joint venture tra pubblico e privato per offrire una risposta transalpina ai giganti dello streaming. Un segnale forte per un settore in cambiamento
Un nuovo servizio video on demand è pronto a soddisfare le aspettative del pubblico televisivo francese: si chiamerà Salto e debutterà nel primo trimestre del 2020. Le emittenti France Télévisions (pubblica), M6 e TF1 (private) hanno ottenuto il 12 agosto il via libera dal regolatore per la concorrenza per battezzare la piattaforma che mira a competere con i grandi player dello streaming, a cominciare da Netflix. Il via libera dell’antitrust francese segue il parere già favorevole espresso dal Conseil Supérieur de l’Audiovisuel, l’istituzione che regola i media nazionali.
L’obiettivo dichiarato è unire le risorse per una risposta locale e ambiziosa alle nuove abitudini digitali del pubblico, ma anche rafforzare la partecipazione attiva dei singoli gruppi alle industrie creative francesi ed europee. Per evitare abusi, le emittenti dovranno rispettare diversi limiti relativi all’acquisto di programmi, alla distribuzione e alla pubblicità, e l’intero progetto sarà sviluppato entro i limiti imposti dal regolatore.
La piattaforma avrà in catalogo serie, film, documentari ma anche informazione ed eventi, aprendo anche ai programmi di altri editori, con diversi pacchetti di abbonamento a disposizione del pubblico.
I francesi non vogliono stare a guardare, soprattutto in un quadro in cui la concorrenza aumenta (è prossima al debutto con le proprie produzioni anche Disney+, è bene ricordarlo) e dove anche un player come Netflix mostra qualche affanno. Saranno i risultati a confermare se Salto sarà o meno, secondo le aspettative delle emittenti, “una pietra miliare per il settore audiovisivo francese”, ma scendere in campo per fare concorrenza diretta alle piattaforme internazionali è comunque un segnale forte, tanto per il pubblico quanto per i creatori di contenuti.
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