da Hardware Upgrade :
La Francia ha deciso, niente voli nazionali per le tratte a corto raggio dove esistono alternative ferroviarie. La legge è entrata in vigore ed esclude quasi del tutto i viaggi aerei tra le più importanti città francesi come Parigi, Nantes, Lione e Bordeaux. Questa mattina Clement Beaune, ministro dei trasporti francese, ha annunciato il decreto. Sono state interrotte solo tre rotte: quelle che collegano l’aeroporto di Parigi-Orly alle città di Bordeaux, Nantes e Lione. I voli in coincidenza non saranno interessati.
“Questo è un passo essenziale e un simbolo forte nella politica di riduzione delle emissioni di gas serra. Mentre lottiamo senza sosta per decarbonizzare i nostri stili di vita, come possiamo giustificare l’uso dell’aereo tra le grandi città che beneficiano di collegamenti ferroviari regolari, veloci ed efficienti”, ha affermato il Ministro.
Non è dello stesso partito Laurent Donceel, capo ad interim del gruppo industriale Airlines for Europe (A4E), che ha dichiarato: “il divieto di questi viaggi avrà solo effetti minimi sulla produzione di CO2. I governi dovrebbero invece sostenere soluzioni reali e significative al problema”.
Interdire les lignes aériennes en cas dalternative de moins de 2h30 en train.
Je my suis engagé.
Nous sommes les premiers à le faire. pic.twitter.com/hDYpz5Osms
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) May 23, 2023
D’altro canto, le fonti affermano che i viaggi aeri emettono 77 volte più CO2 per passeggero rispetto al treno su tratte a corto raggio. La legge è entrata in vigore due anni dopo che i legislatori avevano votato per porre fine alle rotte in cui lo stesso viaggio poteva essere effettuato in treno in meno di due ore e mezza. Inizialmente la proposta della Convenzione dei cittadini sul clima, creata da Macron nel 2019, era di quattro ore, poi abbassate a 2 ore e mezza. Le critiche sulla decisione del governo francese sono state parecchie, soprattutto dalle compagnie aeree.
“Nessuno si lascerà ingannare da questa misura: i passeggeri si stanno naturalmente rifiutando di prendere voli su queste rotte”, ha twittato Guillaume Schmid, ex vicepresidente del sindacato dei piloti di Air France.
“Il divieto di volo francese è una mossa simbolica, ma avrà un impatto minimo sulla riduzione delle emissioni”, ha affermato Jo Dardenne, direttore dell’aviazione pressoTransport & Environment.
Secondo Transport & Environment infatti, si stima che le rotte vietate rappresentino solo lo 0,3% delle emissioni prodotte dai voli in partenza dalla Francia continentale e il 3% delle emissioni dei voli interni del Paese.