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venerdì, Gen 24

La Germania ha dichiarato guerra a Combat 18, un potente gruppo neonazista


Il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer ha messo al bando con operazioni in tutto il paese il gruppo neonazista, attivo in Germania e segnalato anche dall’Europol per la sua pericolosità

(Foto: Julian Stahle/ Getty Images)

Prima di essere dichiarato fuorilegge, il gruppo neonazista tedesco Combat 18 si era definito “la task force di Adolf Hitler”. Legato alla rete internazionale dell’ultradestra Blood & honour, il gruppo in questione è stato però ufficialmente messo al bando dal ministro degli Interni Horst Seehofer che, a riguardo, è stato molto chiaro: “L’estremismo di destra e l’antisemitismo non devono avere un posto nella nostra società”. In particolare, Combat 18 è stato definito “contrario all’ordine costituzionale”.

Quindi, durante la giornata di giovedì, nel paese sono partiti raid – o meglio, un grande blitz con più di 210 agenti coinvolti in sei regioni – proprio con lo scopo di reprimere l’organizzazione. Tuttavia, è pur vero che la dissoluzione del gruppo era stata sollecitata anche da diversi politici locali, soprattutto dopo l’omicidio del politico della Cdu Walter Lübcke a Kassel nel giugno 2019. Il presunto assassino avrebbe infatti avuto contatti proprio con Combat 18 in passato. Sempre la scorsa estate poi erano arrivate minacce di piazzare bombe in diverse moschee tedesche e anche nel quartier generale di Die Linke (partito di sinistra, ndr) a Berlino. Era anche arrivato l’avvertimento dell’Europol sulle attività del gruppo.

Cos’è Combat 18

Fondato in Gran Bretagna nel 1992, si ritiene che sia l’ala armata di un’altra rete neo-nazista, Blood & Honour, che si è diffusa in diversi paesi europei. Il numero 18 nel nome corrisponde alla prima e all’ottava lettera dell’alfabeto — A e H — ovvero le iniziali di Adolf Hitler. Il gruppo – che ha come motto “qualunque cosa serva” – è stato classificato come un gruppo estremista di destra in Germania all’inizio degli anni 2000.

I leader attuali, come riporta Dw, sarebbero Stanley Röske, 43 anni, vicino a Kassel, e Robin Schmiemann, 35 anni, di Dortmund. Schmiemann, fra l’altro, ha trascorso del tempo in prigione per aver sparato a un tunisino durante un’incursione nei supermercati. Il gruppo è particolarmente noto in Germania per la diffusione di musica di estrema destra, riprodotta durante l’organizzazione di concerti neonazisti. Non a caso il ministro dell’Interno ha aggiunto che Combat 18 “ha contribuito attraverso la produzione di musica dai contenuti di estrema destra di diffondere un’ideologia che disprezza i diritti umani”.

Cosa succede adesso

Dopo la decisione di Seehofer, sarà punibile chiunque utilizzerà le scritte e il logo dell’organizzazione neonazista in questione (non solo il marchio, ma anche l’abbreviazione C18). Questo vale anche per lo slogan del gruppo: “I fratelli tacciono – qualunque cosa serva”. “Il divieto di oggi è un messaggio chiaro” ha ribadito il ministro dell’Interno. Va infatti notato che la Germania ha adottato leggi molto severe contro qualsiasi forma di apologia del nazismo, per cui si rischiano anche tre anni in carcere. Ad esempio, oltre a essere vietati il saluto nazista in pubblico, i social media come Facebook sono obbligati a segnalare alle autorità competenti contenuti con simbologie nazionalsocialiste.

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