Seleziona una pagina
venerdì, Ago 14

La maledetta verità su Kissing the War Goodbye, che oggi compie 75 anni



Da Wired.it :

Era il 14 agosto 1945, la fine della guerra. Lei non era un’infermiera, era un’igienista dentale. Lui era fidanzato con un’altra. Il fotografo non si preoccupò di chiedere i loro nomi. Questa è la storia di un bacio, che non è stato uno ma tanti


Non si rovina mai una bella foto con la verità. Ma visto che la foto è tra le più famose della storia e che oggi, 14 agosto 2020, fa 75 anni, eccovela. Lei non era manco un’infermiera. Era un’igienista dentale. Secondo la ricostruzione più accreditata (la verità è che non siamo sicuri dell’identità di nessuno in quella maledetta foto) si chiamava Greta Zimmer Friedman, era nata 23 anni prima in Austria. Di famiglia ebrea, all’età di 15 anni era salita su una nave per fuggire alle persecuzioni naziste assieme alle due sorelle. I suoi genitori sarebbero stati deportati e uccisi in un campo di concentramento durante l’Olocausto. Frequentava l’università e si manteneva facendo vari lavoretti. Il 14 agosto 1945, mentre stava lavorando, ascoltò che la guerra era finita. Uscì dallo studio con l’uniforme da lavoro addosso e se ne andò a festeggiare con il mondo in Times Square. All’improvviso si vide abbracciata, stretta e baciata da uno sconosciuto vestito da marinaio.

Lui era fidanzato con un’altra (maledetta verità). Era davvero un marinaio, ma a lungo non abbiamo saputo chi. E ancora adesso, a dirla tutta, non siamo sicuri che sia lui. Negli anni ’80, la rivista Life (che per prima aveva pubblicato lo scatto) invitò i suoi protagonisti anonimi a farsi avanti. Per l’uomo si fecero avanti in 11. Il più credibile fu George Mendonsa. Uno che aveva fatto la guerra a bordo di un cacciatorpediniere.

Quel giorno là del 14 agosto era in congedo a New York, in attesa di salpare di nuovo per il Pacifico. Era in compagnia della nuova fidanzata, Rita. Quando seppe che i giapponesi avevano firmato l’armistizio, e che non sarebbe più dovuto ripartire per la guerra, fece l’unica cosa che gli rimaneva da fare: festeggiò. Iniziò a bere, e se ne andò per le strade a baciare chiunque gli capitasse a tiro. Quando vide quella donna vestita di bianco, si ricordò di tutte le infermiere di una nave-ospedale che aveva visto curare i suoi amici durante la guerra. E la baciò.

Il bacio non è uno, ma tanti. George si mise ad afferrare “qualsiasi ragazza vedeva” (verità). Le foto sono almeno cinque. Una è quella di un fotografo posto alla destra della scena (mai diventata famosa). Le altre quattro sono di Alfred Eisenstaedt, che stava seguendo il marinaio lungo la strada con la sua Leica. Dopo aver scattato, Eisenstaedt non si preoccupò di chiedere i nomi della coppia (che coppia non era) e passò oltre, a cercare nuovi soggetti. Quando tornò a casa, sviluppò. Tre foto vennero sfocate, una perfetta. L’immagine divenne materiale d’arredamento per milioni di case occidentali, sfondo per smartphone, post del buongiorno sui social di boomers e persino Millennials. Era la liberazione, era la gioia, era la vittoria, era l’amore.

Ora, ponendo per vero che i protagonisti erano l’igienista dentale Greta e il marinaio George, dopo quel bacio i due non si videro mai più. Greta sposò un veterano di guerra, si trasferì nel Maryland e tornò all’Università dove si laureò anni dopo, assieme alle sue nipoti. Morì nel 2016, all’età di 92 anni, in Virginia. Goerge invece, lasciò la marina e tornò a lavorare come pescatore. E sì, l’anno dopo si sposò con Rita, la ragazza con cui stava al tempo del bacio con l’infermiera. È morto in ospizio, dopo una caduta. “Quante persone fanno qualcosa di famoso nelle loro vite?”, si chiese in un’intervista concessa qualche anno prima di morire. Non ho mai voluto soldi, solo il riconoscimento. Non c’è un singolo marinaio che abbia fatto la guerra e che guardando quella foto non abbia detto: ‘Vorrei essere io quello là’”. E questa è un’altra cosa non vera: in quella foto, ancora dopo 75 anni, vorremmo esserci tutti, al posto di George.

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]