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lunedì, Ott 07

La mossa più difficile del bowling (o forse no)


Il colpo più difficile di questo sport comincia quando i birilli rimasti in piedi non sono adiacenti. Questo video lo spiega con l’aiuto di un campione di bowling, un data journalist e un ricercatore in ingegneria

In Europa il bowling non è certo lo sport più popolare ma tutti, almeno una volta, siamo scesi in pista per sfidare gli amici a colpi di strike. Non che sia facile, tutt’altro: spesso servono più tiri. Se poi i birilli restano in piedi ma non sono adiacenti, cominciano i veri problemi: convertire in punti uno split non è semplice, soprattutto se quello da abbattere è il famigerato 7-10, composto dai due birilli che si trovano all’estremità della pista, rispetto alla sistemazione a triangolo dei dieci di partenza.

In questo episodio di Almost Impossible, il giornalista di Wired Robbie Gonzalez stavolta vi spiega perché è quasi impossibile riuscire ad abbattere la famigerata combinazione 7-10. La conformazione stessa della pista non aiuta: le probabilità che la palla colpisca il birillo all’estremità senza finire in uno di quei benedetti canali laterali è decisamente bassa rispetto a quella di colpire un birillo più frontale che a sua volta ne farà cadere altri.

Il professionista e campione texano Wes Mallott racconta a Gonzalez di essere riuscito a eseguire un 7/10 tre volte in una carriera quasi ventennale (e ancora in corso). Ma ci sono anche pareri discordanti: secondo il data journalist Ben Blatt, lo split 7-10 non è il più difficile da realizzare: quello noto come Greek church (sì, esatto, chiesa ortodossa) ha percentuali di realizzazioni più basse.

 

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