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giovedì, Mag 25

La musica generata dalla AI che ci fa stare bene | Wired Italia



Da Wired.it :

Svolta importante per la Universal Music Group, che ha scelto di aggiungere l’AI generativa di Endel alla sua scuderia di cantanti, di cui fanno parte J Balvin, Demi Lovato, Lady Gaga e molti altri ancora. Grazie alla partnership tra le due società, gli artisti UMG potranno utilizzare i suoni generati dall’intelligenza artificiale per supportare attività come il sonno, il rilassamento e la concentrazione, contribuendo così al benessere personale degli ascoltatori. Avvalendosi della tecnologia di Endel, i cantanti dell’etichetta discografica avranno modo di “creare paesaggi sonori supportati dalla scienza”, utilizzando sia musica creata ex novo sia versioni aggiornate di brani già presenti nel catalogo, e aggiungendo poi il loro tocco finale al brano. Una novità alquanto interessante, che dovrebbe concretizzarsi nell’annuncio dei primi paesaggi sonori già nei prossimi mesi.

La partnership con Endel segna così l’ingresso della Universal Music Group nel settore dell’AI generativa, che l’etichetta discografica ha scelto di abbracciare “per supportare e migliorare la creatività” dei suoi artisti. D’altronde, Endel è una società che già da qualche anno sta sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale per creare musica pensata per migliorare il benessere degli ascoltatori. Non a caso, nel 2020 la compagnia ha collaborato con l’artista synth-pop Grimes per lanciare sul mercato un’app per il sonno. E nel corso degli anni ha ottimizzato la sua attività al fine di riuscire a creare paesaggi sonori che fossero guidati da intuizioni scientifiche su come la musica influenza il nostro stato mentale.

Non stupisce, quindi, che una delle etichette discografiche più note al mondo abbia scelto di collaborare con una società come Endel per lanciarsi nel mondo dell’AI. Quello che stupisce, invece, è che la Universal Music Group si sia dimostrata ben predisposta nei confronti della musica generata dall’intelligenza artificiale soltanto quando ha realmente percepito la possibilità di profitto. Appena qualche settimana fa, quando sono diventate virali le false tracce di Drake e The Weeknd generate dall’AI, la UMG si è subito detto contraria all’uso di questa tecnologia. Eppure, è bastato qualche giorno per ripensarci. Anche se, chiaramente, la musica pensata per il benessere degli ascoltatori ha davvero poco a che fare con le hit pop a cui l’etichetta è abituata.



[Fonte Wired.it]