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martedì, Set 03

La piattaforma Rousseau non ha stabilito alcun “record mondiale” di votanti


Il presidente dell’associazione, Davide Casaleggio, ha reclamato un primato molto strano. Non è la prima volta che ne sentiamo parlare, ed è abbastanza lontano dalla realtà delle cose

Foto di Simona Granati – Corbis/Corbis via Getty Images

Alle 13.19 di oggi abbiamo superato le 56.127 votazioni da parte degli iscritti, che era l’attuale record mondiale di partecipazione online a una votazione politica”. Non usa giri di parole, Davide Casaleggio, nella giornata consacrata dal Movimento 5 stelle alla celebrazione della democrazia diretta, e a urne virtuali ancora aperte per decidere le sorti del possibile governo di coalizione con il Pd, traccia i confini di quello che descrive come un grande successo in termini di partecipazione. Alla chiusura, alle 18:00, i votanti sono arrivati a quota 79.634 (ha vinto il sì), portando i giornali, il blog delle stelle e Luigi Di Maio a parlare di “boom di affluenza” per il network grillino.

In realtà, non è la prima volta che il Movimento 5 stelle reclama per sé questo strano primato, e già nello scorso mese di maggio Luigi Di Maio citò un dato molto simile, commentando il successo delle consultazioni che decretarono la sua conferma a capo politico. In entrambi i casi, però, le cose non stanno esattamente così.

Il record di Rousseau

Il precedente record citato dal presidente dell’associazione Rousseau si riferisce al numero di preferenze espresse dagli iscritti del Movimento 5 stelle il 31 maggio 2019, in occasione del referendum sulla guida politica di Luigi Di Maio. In quella circostanza, sia il leader pentastellato che il Blog delle Stelle avevano parlato di “record assoluto di partecipazione a una votazione per il Movimento 5 stelle” – dato sostanzialmente corretto – e di “record mondiale per una votazione online in un singolo giorno per una forza politica”.

Se la particolare formulazione di questa seconda pretesa e la sua specificità avevano reso pressoché inverificabile l’affermazione –essendo riferita a un sottoinsieme troppo limitato di casi – non c’è invece alcun dubbio che l’odierna dichiarazione di Casaleggio risponda al falso.

Le votazioni online nel mondo

Il record mondiale di partecipanti ad una votazione online spetta alla piccola Estonia, dove il 3 marzo 2019 hanno usufruito del voto elettronico 247.232 aventi diritto, il 45% del totale. Il processo di voto online del paese baltico, l’i-Voting, rappresenta un modello per molte realtà europee fin dal 2005 e ha stregato anche lo stesso Movimento 5 Stelle, che quest’anno ha spedito a Tallinn una delegazione guidata dal sottosegretario Carlo Sibilia.

Il sistema di voto estone, inaugurato nel 2005, è inoltre molto più sicuro della sua controparte italiana: come spiega il sito ufficiale istituito dal governo, le preferenze sono inviate in modo del tutto anonimo, servendosi di un sistema identificativo disponibile in versione cartacea e digitale. L’elettore può effettuare molteplici scelte, dal pc di casa o da postazioni predefinite e disponibili nei seggi, ma ogni nuovo voto sostituisce quello precedente. La segretezza dell’intero processo è assicurata da una tecnica di cifratura disponibile solo al comitato elettorale, che potrà comunque avere accesso al voto e non all’identità del votante.

A inficiare il record di Rousseau – almeno nella formulazione utilizzata da Casaleggio – basta anche un altro precedente, che arriva dalla Spagna. Nella settimana tra il 4 e l’11 febbraio 2017, la base di Podemos ha votato online per confermare Pablo Iglesias alla guida del partito, una sorta di congresso virtuale in grado di raccogliere circa 150mila preferenze in sette giorni: quasi 100mila in più rispetto a quelle ufficializzate dal Movimento 5 Stelle.

Nel pomeriggio di martedì, si diceva, il dato dei votanti su Rousseau è stato aggiornato da Erica Sabatini, uno dei quattro soci della piattaforma, che ha quantificato in 73mila il numero delle preferenze effettuate. Sarebbe il miglior risultato di affluenza nella storia del partito fondato da Grillo, ma ancora piuttosto lontano dal record mondiale.

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