Uno degli argomenti preferiti dai parti dei detrattori della rappresentazione Lgbtq+ nei media è l’onnipresenza di personaggi queer in fil e serie tv, il cui numero è considerato eccessivo e forzato. Eppure, se andiamo a guardare ai dati, la realtà è ben diversa. A dirlo è l’ultima edizione del Studio Responsibility Index (SRI) di Glaad, l’associazione americana che appunto monitora la qualità della presenza LGBTQ+ nei media, e che fotografa una situazione in continua decrescita. Se il 2022 aveva visto il picco di rappresentazione, da allora la rappresentazione queer è progressivamente calata tanto che nel 2024 non è mai stata così bassa da 3 anni a questa parte.
Secondo Glaad i film inclusivi sono scesi al 23,6% delle uscite dei dieci principali distributori di studio durante l’anno solare 2024 (in calo rispetto al 27,3% del 2023 e al 28,5% del 2022). Solo due di queste pellicole presentavano personaggi transgender, ma in generale il 37% dei personaggi LGBTQ+ visti aveva meno di un minuto di tempo sullo schermo e solo il 27% aveva più di 10 minuti di tempo sullo schermo (nel 2023 erano il 38%). Scomparso il tema dell’Hiv, assente in tutti i 250 titoli presi in considerazione. “I risultati di quest’anno sono un campanello d’allarme per l’industria. In un momento in cui le persone LGBTQ+ stanno subendo attacchi senza precedenti da parte della politica e dei media, il cinema dovrebbe essere uno spazio di visibilità e verità”, ha affermato Sarah Kate Ellis, presidente e ceo di Glaad: “La rappresentazione non si limita a spuntare una casella, ma a stabilire quali storie vengono raccontate, quali vite vengono valorizzate e a creare mondi che rispecchino la nostra società odierna”.
Lo Studio Responsibility Index ha preso in considerazione le uscite di produttori e distributori mainstream come A24, Amazon, Apple TV+, Lionsgate, NBCUniversal, Netflix, Paramount Global, Sony Pictures Entertainment, The Walt Disney Company e Warner Bros. Discovery, sottoponendo poi ogni loro film al cosiddetto Vito Russo Test, una specie di valutazione incrociata secondo cui ogni pellicola è giudicata secondo una serie di criteri (rappresentazione, complessità, rilevanza, assenza di pregiudizi). Tra i pochi che hanno passato il test sulla rappresentazione Lgbtq+ci sono Love Lies Bleeding, Problemista (A24); My Old Ass, Ricky Stanicky (Amazon); Drive-Away Dolls, Housekeeping for Beginners (NBCUniversal); Mean Girls (Paramount Pictures); Fancy Dance (Apple TV+), Good Grief, Rez Ball (Netflix); Sweethearts (Warner Bros. Discovery); The Radleys (Lionsgate); Between the Temples (Sony) e Prom Dates (Disney).