Con il debutto in borsa ormai alle porte (previsto entro il 2020), i vertici di Airbnb si sono trovati a dover fare i conti con un accadimento di cronaca nera avvenuto a fine ottobre in uno degli alloggi prenotati attraverso la piattaforma: un party di Halloween è finito in tragedia con diverse vittime causate da una sparatoria. Per evitare che situazioni di questo tipo possano verificarsi nuovamente in futuro, l’azienda ha deciso di introdurre nuove regole.
Airbnb mette al bando le feste
Niente più feste aperte al pubblico nelle abitazioni in affitto sul sito o attraverso l’app, nemmeno se il proprietario dell’immobile è d’accordo. Questa la norma che riguarda sia gli host e sia gli ospiti, in vigore a partire da oggi a livello mondiale. L’imposizione trova conferma in un intervento sul blog ufficiale che cita più in generale il debutto di nuovi standard riguardanti aspetti come “eccessivo rumore”, “ospiti non autorizzati”, “parcheggi non autorizzati”, “divieto di fumare” e “pulizia degli alloggi al checkout”.
Introdotte anche linee telefoniche di supporto per le autorità che intendono mettersi in contatto con Airbnb in modo da discutere le nuove policy. In previsione poi un processo di verifica di tutte le abitazioni che andrà completandosi tra circa un anno: saranno valutati parametri come il grado di pulizia e il livello di sicurezza fornito a host e ospiti, la conformità dell’alloggio con quanto riportato nella descrizione (foto incluse), la correttezza dell’indirizzo e altro ancora.
Nel corso del 2020 debutterà infine la cosiddetta 24/7 Neighbor Hotline per l’assistenza in tempo reale, un numero da contattare in caso di problemi o anomalie.