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sabato, Feb 18

La Russia continua lo sviluppo della stazione spaziale ROSS

da Hardware Upgrade :

Mentre Roscosmos è impegnata a gestire l’attività a bordo della ISS con i problemi causati dai guasti alle navicelle Soyuz MS-22 e Progress MS-21 si guarda al futuro delle operazioni spaziali della Russia. L’agenzia spaziale sta programmando insieme alla NASA i futuri scambi di sedili per permettere a cosmonauti di volare su navicelle statunitensi e viceversa. Si tratta di un modo per solidificare la collaborazione NASA-Roscosmos anche in caso di problemi futuri alle navicelle (non c’è scambio di denaro). Il futuro però è più complesso anche a causa dell’arrivo di ROSS, la stazione spaziale orbitante russa.

Diverse volte in passato abbiamo parlato di ROSS e di come la Russia abbia intenzione di “staccarsi” dal progetto della ISS. In realtà la questione è molto fumosa e ancora adesso non è chiaro come si svolgerà effettivamente la sua messa in orbita. In questi giorni RSC Energia, società statalizzata che si occupa della costruzione di apparati spaziali ha pubblicato un nuovo bando per definire quale potrebbe essere il futuro di ROSS.

La stazione spaziale russa ROSS e la definizione dei compiti

Nonostante in precedenza si sia parlato di un disimpegno della Russia a partire dal 2024 per il progetto della ISS, in realtà il piano sarebbe più complesso e prevederebbe tempi più lunghi. Il primo modulo della stazione spaziale orbitante russa dovrebbe essere in orbita nel 2027 ma anche in quel caso è improbabile che la nazione lasci effettivamente la ISS.

roscosmos

Bisogna poi considerare che quest’anno verrà presentato il progetto per la sua costruzione che dovrà poi essere portato a termine nei prossimi anni (con possibili problematiche legate agli embarghi a causa della guerra in Ucraina). Il contratto proposto da RSC Energia in questi giorni riguarderebbe invece la definizione da parte di una società terza di come potrà essere gestita e di quali compiti si potranno portare a termine all’interno di ROSS.

Per questo il contratto ha un valore relativamente contenuto e pari a 9,6 milioni di rubli (circa 121 mila euro). Non si tratta quindi di una fase operativa ma di pianificazione delle attività. La Russia e Roscosmos non vogliono trovarsi impreparati a quando avranno la propria stazione spaziale senza poter contare più sull’aiuto diretto di partner esterni.

ross russia

Come si inserirà ROSS all’interno del nuovo panorama del mercato spaziale? Quali saranno le operazioni da svolgere? Quale sarà il suo scopo principale? Queste sono solo alcune delle domande alle quali dovrà rispondere chi verrà selezionato per questo appalto. A scriverne sono state le agenzie di stampa russe (filo-governative).

Ci sono alcune possibilità per permettere di sostenere ROSS in maniera profittevole (o senza eccessive perdite). Per esempio potrebbero essere ospitati astronauti di altre nazioni che hanno ancora rapporti con la Russia (Bielorussia e altri). Sempre dalla stazione spaziale potrebbero essere rilasciati Cubesat senza necessità di impiegare direttamente razzi spaziali. Come sappiamo NASA, JAXA ed ESA hanno intenzione di impiegare la ISS almeno fino al 2030 facendola deorbitare nel 2031. I partner sperano che la Russia rimanga all’interno del progetto fino ad allora così da suddividere i costi e ridurre le complessità della parte tecnica (i moduli del segmento russo e le navicelle russe svolgono ruoli fondamentali).

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