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giovedì, Nov 07

La scarpa automatica che avvolge il piede appena tocca la suola


Bas è un prototipo in grado di automatizzare il mettersi le scarpe: un valido aiuto per chi non può utilizzare le mani o ha problemi di deambulazione

Un braccio rotto, l’impossibilità di utilizzare le dita e la necessità di trovare una soluzione per le molte attività quotidiane compiute in maniera meccanica: da queste premesse è nato il progetto della scarpa automatica, che sfrutta il movimento dei tessuti e il relativo cambio di forma per facilitare e velocizzare l’operazione a chi deve indossare una calzatura ma fatica a chinarsi oppure non può usare le mani. Il prototipo è stato sviluppato da Yvonne Hung, studentessa del Royal College of Art di Londra, che ha ideato Bas.

Il sistema di apertura della scarpa sfrutta il peso del corpo di chi poggia il piede sulla suola per far scattare la chiusura automatica, mentre per la riapertura c’è una leva da premere per attivare il marchingegno e liberare il piede. A differenza dei modelli che si allacciano da soli, in questo caso non ci sono sensori, batterie o applicazioni per innescare il movimento.

L’idea della Hung è attirare una delle più note aziende produttrici di calzature per trasformare il concept al fine di realizzare un prodotto che si rivelerebbe utile per anziani, bambini, malati di Parkinson e agenti di primo intervento.

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