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lunedì, Giu 05

la seconda stagione è un cocktail mefistofelico di ingredienti miracolosi | Wired Italia



Da Wired.it :

In Evil chiunque venga a contatto con una manifestazione oggettiva o presunta del Male deve fare i conti con le ripercussioni psicologiche, consce e inconsce. Vale per lo scettico Ben, perseguitato da una creatura seducente che infesta i suoi sogni, a David, le cui visioni si fanno meno benvenute e più inquietanti. Evil è un sensazionale thriller psicologico che nella prima stagione non oltrepassava mai il confine della ricerca oggettiva, non rivelando mai se le bizzarrie soprannaturali testimoniate dai personaggi e dal pubblico fossero tali o fossero effetti di menti naturalmente suggestionate. Il passaggio alla pay, libera dei limiti con cui la classificazione “Per tutti” dei canali free affligge i suoi programmi, giova a una serie che già trasgrediva abbondantemente quelle regole, permettendo agli autori Robert e Michelle King e agli sceneggiatori della writer’s room di avventurarsi in riflessioni metafisiche, religiose, sociali e politiche.

ELIZABETH FISHER

Se prima lo show si asteneva dal fornire risposte o prendere posizioni, con l’approfondirsi di personaggi e dei temi del soprannaturale sceglie – o forse è costretta a farlo – di abbandonare il suo agnosticismo narrativo per schierarsi di volta in volta con il reale o il trascendentale. Incredibilmente, lo show diventa più spaventoso, macabro e sensuale senza perdere la sua ironia; anzi, alcune episodi sono tanto esilaranti da lasciare pietrificati quando rilasciano tutta la loro carica orrorifica. La trama orizzontale legata a Leland, che continua le sua attività di reclutatore del Male rivelando l’estensione della sua rete diabolica di accoliti (e che si insinua nella Chiesa di David fingendosi un pio donatore) è irresistibilmente perversa. Le sessioni di esorcismo a cui si sottopone sono all’inizio ilari – anche e soprattutto al talento comico e vagamente mefistofelico del divertentissimo e inspiegabilmente seducente Michael Emerson – per poi diventare un incubo di orrore e follia, di perdita di controllo e disperazione, di timor divino e demoniaco.



[Fonte Wired.it]