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giovedì, Mag 25

La Spagna vuole vietare la crittografia end-to-end in Europa | Wired Italia



Da Wired.it :

È estremamente importante che il regolamento contro l’abuso sessuale su minori contenga una formulazione chiara che indichi che la crittografia end-to-end non è un motivo per non segnalare materiale pedopornografico”, dichiarano nel documento i rappresentanti della Croazia . “Gli ordini di rilevazione devono necessariamente applicarsi anche alle reti criptate“, ha detto la Slovenia, mentre la Romania ha aggiunto: “Non vogliamo che la crittografia end-to-end diventi un ‘porto sicuro’ per gli attori malintenzionati”.

La Danimarca e l’Irlanda si sono espresse a favore della scansione delle piattaforme criptate finalizzata alla ricerca di materiale pedopornografico, approvando al contempo l’inclusione nella legge di una formulazione che impedisca l’indebolimento della crittografia end-to-end. Questa soluzione si baserebbe però sull’ideazione di una tecnologia in grado di passare in rassegna i messaggi criptati alla ricerca di contenuti illegali senza alterare o infrangere le funzioni di sicurezza offerte dalla crittografia, che però secondo i crittografi e gli esperti di sicurezza informatica è tecnicamente impossibile.

Per i Paesi Bassi, invece, questo obiettivo sarebbe realizzabile grazie a una scansione “on device, da eseguire prima che un contenuto illegale venga crittografato e inviato al destinatario: “Esistono […] tecnologie che possono consentire il rilevamento automatico di materiale pedopornografico, che lasciano allo stesso tempo intatta la crittografia end-to-end“, hanno dichiarato i rappresentanti del paese nel documento.

Vogliono mantenere la sicurezza della crittografia pur avendo la capacità di aggirarla”, afferma Ella Jakubowska, senior policy advisor di European Digital Rights (Edri), che si dice “non sorpresa ma comunque scioccata” nel constatare che i paesi europei hanno una “comprensione davvero superficiale” della crittografia: “Vogliono la privacy ma anche la possibilità di scansionare indiscriminatamente le comunicazioni crittografate”.

Nella sua risposta al sondaggio, la Spagna ha dichiarato che è “imperativo avere accesso ai dati“, suggerendo che dovrebbe essere possibile decifrare le comunicazioni criptate. Il Ministro degli interni spagnolo, Fernando Grande-Marlaska, ha parlato apertamente di minaccia rappresentata dalla crittografia. Raggiunto per un commento sul documento trapelato, Daniel Campos de Diego, portavoce del Ministero degli interni spagnolo, ha dichiarato che la posizione del paese sulla questione è ampiamente nota ed è stata divulgata pubblicamente in diverse occasioni. Nel documento del Consiglio dell’Unione europea, anche la Polonia sostiene la necessità di meccanismi che permettano di rimuovere la crittografia per ordine di un tribunale, sostenendo che i genitori abbiano il potere di decifrare le comunicazioni dei propri figli.



[Fonte Wired.it]