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martedì, Nov 10

la storia del sistema operativo Microsoft


Quello che poi diventerà uno dei sistemi operativi più diffusi al mondo, e il fiore all’occhiello di Microsoft, fu svelato il 10 novembre 1983 dall’allora 28enne Bill Gates

All’inizio di novembre si celebra un anniversario importante per il mondo dell’informatica e della tecnologia. La data non è particolarmente nota perché Windows 1.0 ci ha messo due anni per passare dall’annuncio alla prima commercializzazione. Ma il 10 novembre 1983 può essere considerato il giorno del battesimo di Windows. Quella sera Bill Gates, durante un evento al Plaza Hotel di New York, svela per la prima volta il sistema operativo firmato Microsoft.

Aspetto essenziale, ma grande carica innovativa

Windows 1.0, lanciato ufficialmente poi nel novembre del 1985, ha un’immagine a dir poco spartana, specie agli occhi di un utilizzatore attuale. Ma all’epoca era una vera e propria una novità perché offriva all’utente un’interfaccia grafica: chi si trovava davanti al pc poteva “dialogare” con la macchina non solo digitando lettere e numeri ma cliccando, grazie al mouse, sugli elementi presenti sullo schermo. Da subito Microsoft punta a venderlo sul mercato a prezzi estremamente competitivi, uno dei punti di forza della strategia dell’azienda. In un comunicato stampa dell’epoca, Gates descriveva Windows come “uno strumento in grado di dare agli utenti un potere senza precedenti” e come “la base di sviluppo per hardware e software del futuro”. Un prodotto che dà “grande valore alla produttività che un pc può offrire”. Windows 1.0 ha alcuni elementi che, rivisti e corretti, sono presenti ancora oggi: calendario, orologio, blocco note, Windows Paint e Windows Write (il programma di scrittura antenato di Word). L’interfaccia è basata su finestre (che però, all’inizio, non potevano essere sovrapposte) e menu “a tendina”, con la possibilità di lavorare contemporaneamente su più applicazioni e di integrare il mouse.

L’ascesa iniziale

La gestazione del sistema operativo non fu semplice. Microsoft stava lavorando al progetto sin dal 1981. Gates lo aveva battezzato con un più tecnico “Interface Manager”. Sarebbe stato l’esperto di marketing Rowland Hanson a convincerlo a virare su “Windows”. Nel 1983 il più sembrava fatto, ma il prodotto sarebbe arrivato sui pc solo nel 1985. Le icone (inventate da Apple ma portate alla grande diffusione da Microsoft) sarebbero arrivate solo nel 1987. Infatti, il 9 dicembre di quell’anno, l’azienda rilascia Windows 2.0. E con le icone arriva anche una maggiore memoria. Nel 1988 Microsoft risulta essere il maggiore produttore di software per PC al mondo contribuendo al cambiamento della società: i computer, infatti, stanno cominciando a diventare parte integrante della vita lavorativa, e in parte privata, di molti.

L’evoluzione negli anni 90

Microsoft annuncia il lancio di Windows 3.0 il 22 maggio 1990 e, due anni dopo, viene diffuso Windows 3.1. I due sistemi operativi, insieme vendono circa 10 milioni di copie nei primi due anni, decretando il successo di Windows come il sistema operativo più diffuso. La popolarità spinge Microsoft a rivedere i propri piani. In questo decennio Windows viene sempre più spesso utilizzato sia in ufficio sia a casa e presto porta alla ribalta anche giochi diventati famosi come Solitario, Hearts e Prato fiorito. Il sistema operativo si installa attraverso i floppy disc venduti all’interno di grandi confezioni insieme a voluminose istruzioni. Il 27 luglio 1993 viene rilasciato Windows NT che segna per Microsoft un importante traguardo, ovvero la creazione dal nulla di un nuovo sistema operativo avanzato. Un’altra versione che ha fatto la storia è sicuramente Windows 95 che, nelle prime cinque settimane, vende ben 7 milioni di copie, stabilendo un vero e proprio record. Si vede per la prima volta un supporto per Internet, la connessione remota e le nuove funzionalità Plug and Play. Con Windows 95 debutta il menù Start, la barra delle applicazioni e su ogni finestra compaiono i pulsanti Riduci a icona, Ingrandisci e Chiudi. Il 25 giugno 1998, per Microsoft è il momento di Windows 98: la prima versione realmente pensata per la fascia “consumer”. Tra i vantaggi di questo sistema operativo si notano la possibilità di aprire e chiudere i programmi più velocemente e il supporto per la lettura di dischi DVD e dispositivi USB.

La creazione di un monopolio

approfondimento



I 65 anni di Bill Gates: da programmatore a filantropo

La diffusione di Windows è tale da rendere Microsoft un monopolista. Il dipartimento di Giustizia accusa la società di pratiche anti-competitive: Windows, che ormai è installato su 9 pc su 10, ottimizza i propri software per il proprio sistema operativo e taglia fuori i concorrenti (ad esempio le alternative a Internet Explorer). La prima sentenza obbliga Microsoft a dividere l’unità che sviluppa programmi da quella che produce Windows. Ma, dopo l’appello, Gates e Casa Bianca aprono un negoziato che porterà a un accordo: la società non dovrà più scindersi ma è costretta a condividere informazioni che migliorino la compatibilità dei software concorrenti con il proprio sistema operativo e a rimuovere dal codice gli ostacoli che ne limitino le performance.

Le nuove strategie

L’accordo ha penalizzato alcuni prodotti, come Internet Explorer, ma ha solo scalfito Windows, che continua a essere il sistema operativo dominante sui pc con il succedersi, tra le altre, di versioni come Vista, 7, 8 e 10. Il concorrente più diretto è OS (nelle sue diverse versioni), il sistema operativo di Apple. Microsoft però non può adagiarsi su questo dato. Perché è leader di un mercato (quello dei pc) in calo. E non ha del tutto sfondato su mobile. Non a caso Bill Gates ha definito “il suo più grande errore” aver lasciato strada libera a Google sugli smartphone. Ecco perché Microsoft negli anni ha cercato nuove strade. L‘idea di Steve Ballmer, storico manager-azionista del gruppo e poi Ceo dopo Gates, di investire sul mobile con l’acquisizione di Nokia si è rivelata fallimentare e ha portato a un cambio di rotta con priorità su servizi, cloud e intelligenza artificiale. Windows è ancora un pezzo importante del bilancio del gruppo ma non è più la sua pietra angolare. La società ha acquisito LinkedIn, offre supporto alle imprese ed è tra i leader globali della “nuvola” digitale, per un insieme più composito ed equilibrato, che non dipende più da un singolo prodotto (quindi neppure da Windows).



fonte : skytg24