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martedì, Ott 05

Labio 4.0, la ricerca di Alfasigma accelera con nuovi laboratori



Da Wired.it :

Nello stabilimento di Pomezia, i laboratori di tecnologia farmaceutica e l’impianto pilota per i solidi orali consentiranno di sviluppare nuove formulazioni, con un approccio più efficiente anche alla definizione dei processi che portano alla realizzazione dei prodotti

Un vero e proprio acceleratore delle principali linee di ricerca e sviluppo di Alfasigma. Questo sarà il ruolo del nuovissimo centro polifunzionale Labio 4.0 Marino Golinelli (dal nome del fondatore), inaugurato il 14 settembre a Pomezia dalla società farmaceutica multinazionale italiana (la sede della governance del gruppo è a Bologna, i siti produttivi a Pomezia, Alanno, Sermoneta, ndr).

Dai nuovi laboratori usciranno, nei prossimi anni, le risposte per quei bisogni non ancora soddisfatti nell’ambito delle principali aree terapeutiche del gruppo (gastroenterologia, neuroscienza) e nuove e importanti acquisizioni arriveranno anche sul fronte microbioma, sempre più centrale nel dibattito scientifico ai fine dell’indagine su salute e longevità dell’individuo.

I ricercatori del gruppo avranno a disposizione, presso il Labio 4.0, strumenti ancora più potenti per ridurre i passaggi tra idee e realizzazione.

Il riferimento va in particolare al nuovo Impianto Pilota Solidi Orali, fiore all’occhiello del centro polifunzionale: questa unità produttiva opererà su una scala intermedia tra il Kilolab (laboratorio di sviluppo tecnologico) e la produzione semi-industriale. Le potenzialità della scala intermedia saranno quindi sfruttate per ottimizzare i processi che portano alla produzione dei lotti clinici per studi sperimentali delle nuove specialità in forma orale (granulati, compresse, capsule), ecc. Tempo e risorse saranno ottimizzate in tutta la fase che segue l’idea e precede l’industrializzazione grazie alle possibilità offerte da queste microproduzioni.

Nel nuovo Labio 4.0, ci saranno anche laboratori di tecnologia farmaceutica e di sviluppo analitico. Nei primi, avverrà lo sviluppo di nuove formulazioni per i prodotti farmaceutici e saranno condotte le attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla creazione di nuovi farmaci. Nei secondi, invece spazio alle attività analitiche a supporto dei progetti di ricerca e sviluppo generali e del rilascio dei prodotti dell’Impianto piloti solidi orali R&D. Il Labio, che copre una superficie di oltre 5mila metri quadrati, ospiterà anche laboratori di biotecnologie e nanotecnologie, oltre agli uffici dedicati al project management e quality assurance.

A popolare le strutture di Labio 4.0 settanta ricercatori, la metà dei 138 -complessivi – professionisti della ricerca che lavorano presso il dipartimento R&S dell’azienda nelle principali sedi nazionali. Con numerosi progetti allo studio, alcuni in fase di sviluppo clinico (nella gastroenterologia), altri in fasi di valutazione (nel segmento neuroscienze), e altrettante dinamiche esplorative sul fronte delle nuove molecole, Alfasigma vive un’importante fase di aggiornamento della pipeline di ricerca per i nuovi prodotti, a cui l’avvento di Labio 4.0 darà un fondamentale contributo, atteso anche sul fronte della realizzazione di progetti innovativi in ambito biotech e nanotecnologie.

L’apertura del nuovo centro, che ha richiesto investimenti iniziali da oltre 17 milioni di euro, è un segnale importante per le ambizioni del gruppo (uno dei primi cinque operatori del settore in ndr) ma anche, in generale, nel panorama italiano dell’industria farmaceutica. Inoltre, numerose aziende nazionali sono state coinvolte nelle diverse fasi della nascita dei nuovi laboratori, e italiane sono anche le sigle aziendali del 70% dei macchinari ad alte prestazioni presenti nel Labio 4.0, che è di fatto un centro di eccellenza che ben rispecchia il valore aggiunto offerto dall’alta tecnologia Made in Italy.

L’inaugurazione del centro di sviluppo tecnologico farmaceutico di Pomezia è il termine di un percorso che non è stato arrestato nemmeno dalla pandemia e che concretizza uno degli obiettivi del piano industriale che ha tra le missioni prioritarie il “forte potenziamento delle attività di ricerca e sviluppo e business development” individuati come “principali motori di crescita” ai fini dell’implementazione del portafoglio prodotti su breve, medio e lungo tempo.





[Fonte Wired.it]