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martedì, Lug 02

L’alcol causa danni anche a chi non beve


Secondo una nuova ricerca americana, l’alcol di seconda mano rappresenta un importante problema di salute pubblica. Per chi non beve, infatti, i rischi più comuni sono minacce, molestie e vandalismo da parte di chi, invece, è un forte consumatore di questa sostanza

alcol

Minacce, molestie, aggressioni fisiche e atti di vandalismo. Sono questi alcuni dei danni causati dal consumo di alcol a chi non beve. A riferirlo sulle pagine del Journal of Studies on Alcohol and Drugs è un nuovo studio dei ricercatori della Alcohol Research Group, un programma del Public Health Institute di Oakland, in California, secondo cui i danni di questa sostanza a coloro che non bevono sono “un importante problema di salute pubblica” e che la società dovrebbe urgentemente combattere gli effetti del consumo di alcol di seconda mano.

Per analizzare gli effetti di chi consuma alcol su coloro che non bevono, i ricercatori hanno passato in rassegna i dati provenienti da due sondaggi del 2015, il National Alcol Harming to Others Survey e il National Alcohol Survey. Dai risultati è emerso che in un solo anno circa il 21% delle donne e il 23% degli uomini, per un totale di 53 milioni di adulti, hanno subito danni a causa del consumo di alcol da parte di qualcun altro.

I danni più comuni, secondo l’analisi, sono stati: minacce, molestie, aggressioni fisiche, atti di vandalismo, incidenti automobilistici, problemi finanziari e familiari. Le donne, precisano i ricercatori, hanno maggiori probabilità di riportare problemi economici e abusi domestici, mentre gli atti di vandalismo e le aggressioni fisiche sono più comuni tra uomini. Esiste “un rischio considerevole per le donne che vivono accanto a grandi bevitori, mentre per gli uomini i danni sono spesso causati da qualcuno che non fa parte della propria famiglia”, scrivono gli autori.

Dall’analisi è emerso che anche altri fattori, come l’età e il consumo, sono importanti. Per esempio, i giovani, tra i 18 e i 25 anni di età, hanno un rischio più elevato di subire danni da parte di qualcuno che ha consumato alcol eccessivamente, ossia oltre 5 bevande alcoliche. Inoltre, quasi la metà dei forti bevitori (sia uomini che donne) hanno riferito di essere stati più a rischio di danni dovuti al consumo eccessivo di alcolici di qualcun altro.

Lo studio, concludono i ricercatori, dimostra come l’alcol di seconda mano sia un vero e proprio problema di salute pubblica ed evidenzia la necessità di adottare strategie in grado di ridurre sia il consumo eccessivo di alcolici, che, di conseguenza, i danni dell’alcol a persone che non bevono. “Le politiche di controllo, come l’aumento delle tasse sugli alcolici, la riduzione della loro disponibilità e la limitazione della pubblicità, possono essere i modi più efficaci per ridurre non solo il consumo di alcol ma anche i danni dell’alcol a persone diverse dal bevitore”, concludono i ricercatori.

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