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L’altra lotta nell’era della crisi climatica è quella per i diritti lgbtqia+, spesso invisibili ancor prima che negati

by | Nov 21, 2025 | Tecnologia


Belém, Brasile – Camminando per i corridoi della Cop30, la facilitatrice del gruppo per i diritti lgbtqia+ della costituente delle donne e dei generi della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) Hellen Freitas Ferreira, si fa aria con un ventaglio arcobaleno. Accanto a lei procede Starlin Paul Cadete Liranzo, attivista gay dominicano, sorridente, con lunghi capelli scuri e una spilla con i colori della lgbtqia+ appuntata sulla camicia. “A Cop29 non avremmo potuto farlo. Qui in Brasile sì: contro la comunità lgbtqia+ c’è molta violenza, ma resta sempre una democrazia” raccontano, riportando la loro esperienza come attivisti di Latin america Youth Climate Scholarship.

Psicologa, 26enne, brasiliana,  Freitas Ferreira l’anno scorso a Baku (Azerbaijan) c’era e, in quanto donna lesbica ricorda di essersi sentita “vietata”, non prevista. Quest’anno, a Belém, c’è anche la toilette “per tutti”, ma lei e l’intera comunità lgbtqia+ si sentono invisibili nei documenti ufficiali. In questi ultimi giorni di negoziazione, attivisti e organizzazioni per i diritti transgender stanno quindi lanciando un appello diretto ai leader per essere inclusi in modo esplicito nelle decisioni finali tra le popolazioni che affrontano vulnerabilità differenziate di fronte alla crisi climatica.

Mi scusi, presidente!

In una lettera aperta ad André Corrêa do Lago, presidente della Cop30, le organizzazioni chiedono che la “decisione emblematica” della conferenza includa riferimenti espliciti alle comunità lgbtqia+ e promuova un finanziamento climatico inclusivo per iniziative guidate direttamente da persone queer, specialmente nel sud del mondo.

La giustizia climatica non può essere raggiunta se le comunità storicamente emarginate vengono lasciate indietro” si legge nel documento. L’appello punta dritto all’ambizione dichiarata dalla presidenza brasiliana: fare della Cop30 la Cop dei popoli“. La presidente di Human Rights International Corner Martina Rogato è lapidaria: “Quando parliamo di crisi climatica senza parlare di persone queer e lgbtqia+ stiamo raccontando solo metà della verità. La violenza climatica è anche violenza strutturale”.

L’intersezione tra marginalizzazione sociale e impatti climatici crea una spirale di vulnerabilità che inizia molto prima di un disastro e continua ben oltre la fase di emergenza. Freitas Ferreira spiega infatti che “quando il cambiamento climatico minaccia i territori, minaccia anche la vita delle persone che già sono criminalizzate nelle loro comunità. Quando un uragano distrugge un quartiere o la siccità spinge le persone a migrare, le comunità lgbtqia+ perdono non solo case e mezzi di sostentamento, ma anche quegli spazi faticosamente costruiti dove possono esistere senza timore”.  Cadete Liranzo fa poi notare che “anche le procedure di evacuazione raramente tengono conto delle loro esigenze specifiche; i rifugi di emergenza possono trasformarsi in luoghi di discriminazione e violenza”.

Nel Brasile più fragile, dove la democrazia è minacciata dalla violenza sistemica

Il non essere menzionati, secondo Freitas Ferreira significa subire la cancellazione delle proprie storie e delle proprie vite: “così stanno causando la morte della nostra comunità, della nostra sicurezza, della nostra identità”. Il suo Paese, il Brasile, in questo contesto rappresenta un paradosso emblematico. “Da un lato offre un contesto democratico che permette maggiore libertà di espressione – racconta – Eppure è uno dei paesi che registra il maggior numero di omicidi di persone trans e violenze contro la popolazione lgbtqia+ nel mondo. Per questo, quando il cambio climatico e le soluzioni che si sviluppano per combatterlo non ci menzionano, si rinforza ancora una volta la nostra condanna”.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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