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venerdì, Nov 08

L’antisemitismo in Italia è un pericolo sottovalutato?


Dopo la decisione di istituire la scorta alla senatrice a vita Liliana Segre, i numeri dell’odio contro gli ebrei in che secondo l’Osservatorio Antisemitismo crescono di anno in anno (specie sul web)

(foto: LaPresse)

Mercoledì scorso il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza di Milano ha deciso di assegnare la scorta alla senatrice a vita Liliana Segre, internata nel 1944, a 14 anni, in quanto di fede ebraica e sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz. La motivazione risiede nelle continue minacce ricevute via web dalla senatrice, che secondo un’analisi dell’osservatorio Antisemitismo del Cdec – Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea – riceverebbe oltre duecento messaggio d’odio al giorno.

Questo provvedimento arriva anche dopo le polemiche connesse all’istituzione della commissione Segre, ovvero la commissione straordinaria che si occuperà del contrasto all’intolleranza, al razzismo, all’antisemitismo e all’istigazione all’odio, che ha ottenuto il via libera del Senato nell’indifferenza – o diretta opposizione –manifestata dal centrodestra.

C’è un problema antisemitismo, in Italia?

Nell’ultimo rapporto dell’Osservatorio antisemitismo – che raccoglie e codifica episodi, discorsi, scritte, ne elabora dati e svolge studi mirati su episodi di ostilità antiebraica – del 2018 si sono registrati 197 episodi di antisemitismo, con un aumento del 60% rispetto al 2017 e al 2016, quando ne sono stati catalogati 130. Se non vengono classificati episodi di violenza fisica, il web si classifica il canale privilegiato per la diffusione di odio antisemita, con 131 casi sul totale dei 197. Nel dettaglio sono soprattutto i social network a raccogliere casi di questo tipo (70 episodi su Facebook e 25 su Twitter). Ciò che preoccupa l’Osservatorio è l’aggressività e una progressiva legittimazione dell’hate speech sul web: “L’antisemitismo online si esprime apertamente, con forme iconografiche e lessicali estremamente aggressive e demonizzanti”, si legge nell’ultimo rapporto disponibile.

Questo quadro, in attesa di quello del 2019, trova conferma anche nella quarta edizione della Mappa dell’intolleranza, un progetto ideato da Vox (Osservatorio italiano sui diritti) in collaborazione con alcuni atenei italiani. Nel corso di quest’anno, secondo lo studio, sarebbe esploso l’odio contro migranti, musulmani ed ebrei, soprattutto su Twitter e nelle città di Roma e Milano. Fra le sei macro-aree prese in esame, l’antisemitismo registra risultati preoccupanti: “I tweet di odio e discriminazione verso gli ebrei sono aumentati notevolmente, riflettendo anche sul territorio nazionale una tendenza presente in molti Paesi europei e negli Stati Uniti” si legge nel rapporto.

Alcuni episodi del 2019

Gli episodi di intolleranza sono suddivisi dall’Osservatorio Antisemitismo in dieci tipologie: aggressioni fisiche, antisemitismo sui media, nel web, diffamazione e insulti, discriminazione, violenza estrema, graffiti e grafica, vandalismo e minacce. Tracciando un primo bilancio dell’anno in corso, i risultati non sarebbero confortanti. Da un videomaker che su YouTube accusa gli ebrei di volersi “avventare sulla bella Italia” a un agente delle forze dell’ordine in servizio che, in un gruppo Facebook per il rispetto degli animali, scrive Siete peggio degli ebrei.

Fra gli episodi, raccolti in una lista, i più allarmanti c’è sicuramente la scritta “Entriamo senza bussare come nelle soffitte di Amsterdam… perché dobbiamo trovare quella bugiarda di Anna Frank” comparsa in via dei Durantini nel quartiere Pietralata, a Roma, di cui ha dato notizia Il Messaggero. Oppure la chat di adolescenti chiamata “The Shoah Party”, un gruppo d’odio su WhatsApp dove si inveiva contro gli ebrei e per la quale sono stati indagati 25 giovanissimi di meno di 14 anni.

Una rete di città contro l’odio

In risposta a tutto questo, e dopo il provvedimento nei confronti della senatrice, Giuseppe Sala, sindaco di Milano e Matteo Ricci, omologo di Pesaro hanno lanciato la “Rete delle città per la memoria, contro l’odio e il razzismo”, un network che vorrebbe promuovere la tolleranza e denunciare gli episodi di odio antiebraico. Ci sarà anche una manifestazione di piazza a livello nazionale proprio a Milano il prossimo 10 dicembre, in occasione del 71° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani. A quest’ultima sarà presente anche Liliana Segre, ovviamente con la sua scorta.

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