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venerdì, Set 18

L’As Roma sbarca in Africa con la piattaforma di servizi finanziari Chipper



Da Wired.it :

Paul Rogers, chief strategy officer della società capitolina, racconta il primo accordo commerciale nel continente e il curioso retroscena: “L’Africa è un continente connesso e tecnologico e le persone sono incredibilmente appassionate di calcio e di social media”

Un accordo particolare, per certi versi diverso da molti altri. L’As Roma ha infatti annunciato una partnership con Chipper. Si tratta di una delle principali piattaforme di servizi finanziari internazionali in sette paesi africani e nel resto del mondo. Serve a scambiarsi denaro con un messaggino, senza commissioni, fra Ghana, Kenya, Rwanda, Tanzania, Uganda, Nigeria e Sudafrica. L’accordo della società giallorossa, da sempre attenta alle scelte commerciali e alle attività di corporate social responsibility che sottoscrive, servirà a “intraprendere azioni positive di impatto in Africa”.

Si tratta inoltre della prima partnership commerciale nel continente e l’obiettivo è ovviamente quello di promuovere il calcio nei paesi maggiormente coinvolti dalle attività di Chipper. La collaborazione con la piattaforma, fondata da Ham Serunjogi e Maijid Moujaled, inizia infatti con un progetto destinato ad avere un forte impatto sociale con la produzione di un’edizione speciale di palloni da calcio con i marchi di As Roma e Chipper, realizzati a mano in Africa e pensati per durare fino a otto volte di più rispetto ai comuni palloni sintetici. I palloni Chipper x As Roma sono creati insieme ad Alive and Kicking, l’unico produttore di palloni no-profit al mondo e formalmente l’unico produttore di palloni del continente africano. Un gran bel calcio d’inizio.

I palloni saranno distribuiti in iniziative portate avanti per combattere la povertà in Kenya, Ghana, Uganda, Nigeria, Sudafrica e anche attraverso i settori giovanili partner dell’As Roma in Nigeria. Non solo: ispirati dall’obiettivo che Chipper si è prefissata, ovvero di contrastare i problemi finanziari che affliggono la zona, As Roma e la piattaforma vogliono mettere a frutto le rispettive competenze per sviluppare una serie di ulteriori attività che mescolano istruzione finanziaria e allenamenti di calcio. Questa serie di esercitazioni divertenti, istruttive e creative non sarà offerta solamente con ogni pallone da calcio ma sarà resa disponibile gratuitamente per tutti.

Ma com’è nata l’iniziativa? C’è una storia singolare, dietro, che racconta anche la sensibilità nella gestione del settore digital da parte della società e l’ormai consolidata abilità a guardare ben oltre i confini italiani. Ne abbiamo parlato in esclusiva con Paul Rogers, Chief Strategy Officer della società capitolina, che appena un mese fa ha cambiato proprietà, passando sotto il controllo di un altro gruppo statunitense, quello capitanato dall’imprenditore Dan Friedkin.

Com’è nato l’accordo con l’azienda africana e cosa prevede?

“Negli ultimi anni, la Roma è stato uno dei club più attivi nel riconoscere e nel coinvolgere i fan africani. L’Africa è un continente per certi versi davvero giovane ma è connesso, è tecnologico, e le persone sono incredibilmente appassionate di calcio e di social media. Per la Roma è stato incredibile veder crescere la presenza del club quasi in tempo reale appena abbiamo trovato nuovi modi per far sentire i tifosi più vicini al club. Ovviamente la Roma ha sempre avuto supporter in diversi paesi del continente africano, in particolare in Ghana, Sud Africa, Egitto, Marocco, Algeria e Tunisia, ma penso che ciò che è accaduto in Nigeria nel 2018 è stato qualcosa che non si è mai visto prima per un club di calcio.

“Con l’Italia non qualificata per i mondiali, decidemmo di dare tutto il nostro supporto alla nazionale nigeriana, un modo per dimostrare ai nostri tifosi in Nigeria che apprezzavamo il loro incredibile supporto durante la rimonta contro il Barcellona in Champions League. Al termine della gara Mark Otabor, uno speaker rinomato a Lagos, ha postato un video su Twitter con il suo intervento conclusivo sulla gara contro il Barca. Nel giro di poco è divenuto virale, lo abbiamo visto e lo abbiamo condiviso e Mark è diventato davvero popolare tra i nostri tifosi. L’annuncio del nostro supporto alla nazionale Nigeriana divenne una vera e propria news a livello nazionale in Nigeria. Abbiamo ricevuto un messaggio di ringraziamento dal presidente e alcuni ministri, scherzando, dissero che da quel momento era dovere di ogni nigeriano supportare l’AS Roma. Il team social del nostro club ha inoltre aiutato e consigliato il team editoriale della nazionale nigeriana per la copertura mediatica della Coppa del Mondo.

“L’engagement che abbiamo visto sull’account inglese del club con i fan nigeriani è stato incredibile, l’approccio ironico del nostro account ha avuto una grande risonanza tra di loro. Siamo arrivati a stringere un accordo di partnership con la federazione calcistica nigeriana e lanciare un account in lingua pidgin, il primo aperto da un club europeo. Dopo il successo dell’account pidgin, abbiamo lanciato un account Twitter in swahili, un’altra prima volta per un club europeo. Immagino che qualcuno abbia alzato le sopracciglia quando abbiamo iniziato a comunicare in swahili, ma avevamo capito che avevamo dei tifosi che volevano comunicare con noi in una maniera più local e, infatti, ora l’account in swahili è il nostro quinto account per numero di follower.

“È all’interno di questo contesto e in questo engagement quotidiano con i fans africani il motivo per cui Chipper si è approcciata a noi per questa partnership. Hanno apprezzato come comunichiamo in maniera local, con una voce genuina in Africa, con uno staff africano, e hanno anche capito la reputazione che la Roma ha nel mondo. Tutto ciò in aggiunta a un desiderio di innovare e di utilizzare i social media per il bene sociale, qualcosa che si integra con il loro business, li ha portati ad avvicinare la Roma per questa partnership”.

La Roma è ormai da anni al centro di un percorso di rafforzamento e internazionalizzazione del brand: quali sono le macroaree del mondo in cui il marchio AS Roma è più forte e desta più interesse in questo momento e quali sono le aspettative sull’Africa?

“Fuori dai confini italiani, i mercati tradizionalmente più forti per la Roma sono gli Stati Uniti, l’Indonesia, il Brasile e il Medio Oriente. Ovviamente, ci sono molti italo-americani che hanno sempre seguito la Roma, allo stesso tempo abbiamo goduto di un incredibile e passionale supporto attraverso tutta l’Indonesia. Parliamo di un Paese che ha davvero una popolazione numerosa e le persone sono pazze per il calcio. Credo che uno dei motivi per cui la Roma, e i club italiani, abbiano un forte seguito in Indonesia è perché la Serie A è stato il primo campionato europeo ad essere trasmesso in tv, anche prima della Premier League. Il Brasile è un’altra area ricca di fan, soprattutto perché tanti campioni brasiliani hanno giocato nella Roma”.

Ci sono prospettive più ampie sulla partnership con Chipper Cash? Potrebbe cioè evolversi anche in un impegno concreto in Nigeria o in altri paesi del continente?

Chipper è una azienda molto interessante perché sta crescendo con una rapidità ragguardevole. Loro sono 100% data-driven e molto agili nello sviluppare il loro prodotto in base alle esigenze e ai cambiamenti del mercato. Sebbene siamo ancora ai primi passi, vedo molte similitudini con lo sviluppo di WeChat in Cina alcuni anni fa. I fondatori sono entrambi africani, ma si sono formati negli Stati Uniti. Sembrano aver fatto loro lo spirito imprenditoriale della Silicon Valley applicandolo però in un modo che funziona sul territorio africano, risolvendo una necessità in maniera sicura e con una soluzione mobile affidabile. Siamo solo all’inizio di questa partnership ma credo che crescerà in un modo interessante. Nel lancio, il budget di attivazione non è stato speso in pubblicità ma – invece, è stato reinvestito in un’azienda africana che produrrà dei palloni brandizzati AS Roma progettati per durare otto volte di più rispetto agli standard. I palloni saranno distribuiti nei programmi che aiutano le comunità svantaggiate in Kenya, Ghana, Uganda, Nigeria, a Sud Africa ed è il simbolo di quanto crediamo che si possa avere un impatto positivo in Africa. La nostra intenzione è continuare a crescere in questo continente”.

Strategia commerciale, sguardo ai problemi e alle opportunità del mondo che fa del calcio un driver di sviluppo e responsabilità, rispetto per i valori e per l’impatto delle scelte di un grande brand come quello giallorosso trovano dunque una sintesi perfetta nel nuovo accordo: “L’obiettivo qui a Chipper è di sbloccare le opportunità presenti e unire tutta l’Africa, una transazione alla volta – ha spiegato Hasan Luogno, vicepresidente per la crescita di Chipper – cercavamo un partner che condividesse i nostri piani mirati a offrire opportunità e a sviluppare il calcio in Africa e l’As Roma rappresenta il partner perfetto. Lavorare insieme ci fornisce un’opportunità unica, quella di festeggiare e sostenere l’As Roma e l’impareggiabile passione che il continente nutre per il gioco del calcio”.

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[Fonte Wired.it]