Seleziona una pagina
lunedì, Mar 30

Lavoro, cosa dicono i dati di Linkedin su ricerche e assunzioni



Da Wired.it :

A causa dell’emergenza coronavirus il tasso di assunzione è crollato in Cina e in Italia rispettivamente del 45% e del 40%. Ma ci sono segnali in controtendenza

coronavirus italia
(Foto: Miguel Medina/AFP via Getty Images)

Insieme all’emergenza sanitaria globale legata all’espandersi del Covid-19, si fanno sempre più evidenti anche le ricadute concrete sul piano economico e su quello del lavoro. In una recente analisi sulle variazioni dei tassi di assunzione, il social network professionale Linkedin mette in luce le implicazioni che i provvedimenti presi dai governi stanno avendo sul piano occupazionale e sull’andamento dei nuovi contratti durante l’emergenza, a partire dalla situazione registrata prima in Cina e poi in Italia.

In linea generale, la tendenza che emerge è che in reazione alle misure di lockdown nei due paesi fin qui più colpiti si è verificato un drastico calo delle assunzioni. In Cina per esempio, a un paio di settimane dall’annuncio delle ordinanze di quarantena i tassi di assunzione a livello nazionale hanno visto un primo calo che ha poi portato a un crollo del 45% rispetto allo stesso periodo del 2019.

La stessa tendenza si è poi verificata anche in Italia. Come commenta Mariano Mamertino, Senior Economist della piattaforma: “I dati di Linkedin mostrano come in Italia le assunzioni siano crollate dal momento in cui sono entrate in vigore le norme legate al lockdown all’inizio di questo mese”. Una settimana dopo la pubblicazione del decreto firmato dal presidente Giuseppe Conte lo scorso 8 marzo, e con il quale si estendevano le misure di chiusura a tutta la nazione, i dati riportano un crollo del 40% su base annua del tasso di assunzioni. Inoltre, questa flessione si è aggiunta anche all’alto livello di disoccupazione nel paese, che al gennaio scorso era attorno al 9,8%.

Gli altri paesi

Ma secondo le stime della piattaforma, questo andamento potrebbe presto verificarsi anche in altri paesi. Secondo Jon Addison, vicepresidente del settore Talent Solutions di Linkedin per l’area Europa, Medio Oriente e Africa, “Molti paesi, tra i quali anche gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia, sembrano destinati a seguire il trend di Cina e l’Italia – con un tasso di crescita delle assunzioni che dovrebbe contrarsi nei prossimi giorni e settimane”.

Per quanto riguarda il Regno Unito, per esempio, i dati esaminati da Linkedin vedono già un’inversione di tendenza, con tassi di crescita negativi rispetto alla situazione di gennaio, quando il paese registrava un livello record di occupati. Anche in Francia, dove il lockdown è iniziato lo scorso 17 marzo, la piattaforma registra segnali di rallentamento nelle assunzioni piuttosto accentuati, che rischiano di vanificare gli effetti positivi raggiunti alla fine del 2019, quando il tasso di disoccupazione in Francia era inferiore all’8%.

E se la tendenza dovesse essere confermata, gli analisti di Linkedin ipotizzano che una flessione sul numero dei nuovi assunti possa presto verificarsi anche negli Stati Uniti, dove proprio oggi, 30 marzo, il presidente Donald Trump ha deciso di prorogare le misure federali e il distanziamento sociale fino al prossimo 30 aprile, dopo che il numero dei contagiati è salito oltre le 143mila persone in tutto il paese. Inoltre, secondo i dati governativi riportati da Bloomberg, allo scorso 26 marzo oltre 3,28 milioni di persone hanno già fatto richiesta di disoccupazione.

I segnali di ripresa

Ci sono però anche notizie positive tra le tendenze riportate da Linkedin. Proprio a partire dalla Cina, per esempio, dopo la recente riapertura e il lento e progressivo ritorno alla normalità, le assunzioni hanno ripreso ad aumentare, anche se continuano a restare in territorio negativo attorno a un -26% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Anche nel Regno Unito, sebbene la lotta sia qui nel pieno dell’evoluzione, alcune aziende, soprattutto nella logistica, hanno annunciato l’assunzione di nuovi dipendenti, come nel caso della catena di supermercati Morrisons che ha annunciato 3.500 nuovi posti di lavoro per le consegne a domicilio, oppure il gruppo cooperativo Co-op, che ha annunciato l’assunzione di oltre 5mila persone tra coloro che hanno perso il lavoro a causa dell’emergenza.

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]