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giovedì, Apr 27

Lavoro, cosa sappiamo del nuovo decreto del governo | Wired Italia



Da Wired.it :

Il governo si è posto l’obiettivo di varare il nuovo decreto lavoro nella data simbolica del primo maggio. Anche per questo la premier Giorgia Meloni, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, avrebbe convocato domenica 30 aprile alle 19 i sindacati per dialogare sulle misure di cui si discuterà nel corso del consiglio dei ministri il giorno successivo.

Ad aver suscitato polemiche dopo la pubblicazione delle prime bozze è stato soprattutto il processo finalizzato al superamento del reddito di cittadinanza. L’intenzione dell’esecutivo è infatti da sempre quella di cancellarlo. A sostituirlo dovrebbero essere tre nuovi strumenti: Pal, Gil e Gal.

Pal, Gil e Gal

La prima, la prestazione di accompagnamento al lavoro, entrerà in vigore transitoriamente da agosto. La seconda, la garanzia per l’inclusione, sarà poi destinata a chi non è occupabile, mentre la terza, la garanzia per l’attivazione lavorativa, è stata pensata per chi è in condizione di lavorare.

Per quanto riguarda la Gil, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, rispetto alle prime bozze il governo potrebbe avere in serbo alcune modifiche, legate all’esame dell’impatto finanziario condotto dalla ragioneria generale dello Stato. In particolare, sotto la lente del dipartimento del Mef sono finiti i requisiti Isee e la soglia utile per accedere al sostegno: precedentemente fissata a 7200 euro, essa dovrebbe salire a 9360, riducendo il numero dei potenziali beneficiari.

Notizie positive dovrebbero invece arrivare dalla scala di equivalenza, il moltiplicatore che serve a calcolare l’ammontare complessivo del beneficio. La bozza del decreto lavoro era penalizzante rispetto ai familiari a carico, il testo definitivo della norma dovrebbe invece superare questo ostacolo.

L’intenzione del governo Meloni è anche quella di intervenire sulle causali del contratto di lavoro a tempo determinato per fare in modo tale da ridurne l’impugnabilità. Questo non implicherà però il superamento del limite massimo europeo dei 36 mesi consecutivi prima della trasformazione in contratto a tempo indeterminato.

Intervenendo nel corso del question time alla Camera il 27 aprile, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha infine assicurato che l’esecutivo “destinerà con un prossimo provvedimento di urgenza i margini di bilancio disponibili per finanziare, per l’anno in corso, un nuovo taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi e un innalzamento del limite dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli“.



[Fonte Wired.it]