Seleziona una pagina
sabato, Apr 08

Lavoro, una legge per rendere obbligatorio che negli annunci ci sia scritto lo stipendio | Wired Italia



Da Wired.it :

Le aziende dovranno chiarire immediatamente, negli annunci di lavoro o durante il primo colloquio, quanto sono disposte a pagare per la posizione offerta e garantire salari uguali a prescindere dal genere. È quanto stabilisce la nuova direttiva sulla parità salariale e la trasparenza, approvata a larga maggioranza dal Parlamento europeo, che dovrà essere formalmente adottata dai paesi membri e recepita nel diritto nazionale entro tre anni.

Il progetto:

  1. Cosa sono il divario salariale e il segreto retributivo
  2. Cosa dice la direttiva
  3. Chi ha votato a favore e chi si è opposto

Cosa sono il divario salariale e il segreto retributivo

Basta fare un giro su LinkedIn per vedere che quasi tutti gli annunci di lavoro non indicano il salario previsto, o parlare con qualcuno per sapere quanto venga visto negativamente chiedere informazioni sulla paga durante i colloqui. E nonostante il principio della parità salariale sia sancito dai trattati europei, la sua applicazione rimane molto limitata e le cittadine europee guadagnano in media il 13% in meno all’ora, rispetto ai colleghi uomini.

È per affrontare e risolvere questi problemi che il Parlamento europeo ha deciso di mettere fine al segreto retributivo negli annunci di lavoro, rafforzare il diritto di lavoratori e lavoratrici ad avere informazioni chiare sugli stipendi e, allo stesso tempo, ridurre il divario salariale di genere nell’Unione europea.

Secondo uno studio dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), infatti, le misure di trasparenza retributiva contribuiscono a ridurre il divario salariale di genere in ogni luogo in cui vengono applicate. E sono definite come “uno strumento importante per combattere la disuguaglianza di genere”, rendendo chiare ai dipendenti la presenza e l’entità del divario.

Cosa dice la direttiva

Così, entro i prossimi tre anni, la direttiva obbligherà le aziende con più di 100 dipendenti a riferire ai dipendenti e correggere le disparità salariali, ogni volta che queste superino il 5% senza giustificazioni. Inoltre, sarà garantito ai lavoratori e alle lavoratrici di accedere ai dati aggregati per genere sulle retribuzioni e a conoscere i criteri usati per definire stipendi e aumenti, che dovranno essere neutrali rispetto al genere.

Inoltre, le norme vieteranno il segreto retributivo, imponendo alle aziende di pubblicare la retribuzione prevista per le posizioni disponibili, direttamente negli annunci di lavoro, o di chiarirla durante il primo colloquio. Allo stesso tempo, sarà vietato ai datori di lavoro di chiedere informazioni sulle retribuzioni avute dai candidati e dalle candidate in lavori precedenti, evitando così che la loro storia salariale influenzi la retribuzione offerta.



[Fonte Wired.it]