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mercoledì, Feb 08

Lazio, le proposte sulla sanità alle elezioni regionali



Da Wired.it :

Per azzerare le liste d’attesa, che negli ultimi anni hanno sofferto ulteriori ritardi a causa del Covid-19, il candidato del centrosinistra punta sulla tecnologia, attraverso gli investimenti del Pnrr dedicati al fascicolo sanitario elettronico e alla tessera sanitaria elettronica, che dovrebbero garantire maggior velocità nelle prestazioni, soprattutto nei casi di emergenza. Un paragrafo è dedicato alla “sanità equa e accessibile”: anche qui si elencano una serie di risultati ottenuti per ridurre le differenze di accesso alle prestazioni sanitarie ci si impegna a proseguire sulla stessa strada mettendo in campo un gruppo di lavoro regionale per l’equità e la medicina di genere. 

D’Amato si impegna anche a continuare con le nuove assunzioni del personale sanitario, sbloccate con l’uscita dal commissariamento e il conseguente superamento del blocco del turn over (già 5.500 assunti dal 2018 al 2022) e la stabilizzazione di 5mila precari. Altro punto saliente del programma candidato del centrosinistra, l’apertura della nuova sede dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù nell’ex ospedale Forlanini, un complesso ospedaliero molto esteso inutilizzato da anni. Si promettono poi nuovi investimenti sui consultori, programmi formativi nelle scuole su educazione alla salute sessuale e riproduttiva, promozione della buona alimentazione e degli stili di vita sani, prevenzione e trattamento dei disturbi alimentari, l’istituzione di “Palestre della salute” aperte a tutte le fasce d’età, nuovi investimenti sul benessere psicologico, introducendo la figura dello psicologo di base.

La coalizione di centrodestra con Francesco Rocca

Il candidato del centrodestra promette di affrontare subito la questione delle liste di attesa, azzerandole nei primi 12 mesi di governo: un’obiettivo ambizioso che secondo suo programma sarebbe possibile utilizzando tutti i fondi messi a disposizione dal Ministero della Salute per recuperare le liste (48 milioni di euro) e centralizzando le prenotazioni delle prestazioni e delle agende di tutte le strutture sanitarie, pubbliche e private accreditate. Si propone poi un tavolo con gli operatori sanitari dell’emergenza e delle cure primarie per analizzare le principali criticità dei pronto soccorso, con l’obiettivo di ridurre il tempo medio d’attesa per l’erogazione delle cure. Si prevede inoltre l’informatizzazione della gestione dei posti letto disponibili a livello regionale con visione giornaliera e un ufficio dedicato. 

Rocca propone un nuovo Piano oncologico regionale, al fine di rafforzare le azioni di recupero delle attività di screening oncologiche. Simile a quella del centrosinistra, la proposta di rafforzamento della sanità territoriale: anche il candidato del centrodestra punta sulle farmacie, sulla telemedicina e sull’assistenza domiciliare del paziente non acuto. Altri punti comuni dei programmi dei due principali schieramenti che si contendono il governo della Regione, i maggiori investimenti per la salute mentale e un potenziamento dei servizi per la cura dei disturbi alimentari. Sul fronte personale sanitario, si promette di allinearne le retribuzioni agli standard europei, con particolare attenzione a quelli impegnati nei reparti di medicina d’urgenza e in quelli più soggetti a rischi di esaurimento, oltre ad un piano straordinario per completare la stabilizzazione del personale non strutturato. Anche il centrodestra promette di riaprire la struttura dell’ex ospedale Forlanini, ma non spiega come. Particolare attenzione è dedicata alla prevenzione dei decessi causati da infezioni contratte durante la degenza ospedaliera, definiti sul programma di Rocca un “problema strutturale” e non qualcosa di riconducibile a casi isolati di malasanità.

Il Movimento 5 stelle con Donatella Bianchi 

Decisamente scarna la proposta della candidata del Movimento 5 Stelle, Donatella Bianchi, che anche su un tema complesso come la sanità si limita a proporre dei titoli e poco più. Si inizia con una “originale” difesa della sanità pubblica, dove si ribadisce che il diritto alla salute deve essere per tutti e non solo per chi se lo può permettere; il secondo punto è un grande classico del grillismo: “fuori la politica dalla sanità”.

Al terzo punto si promettono “potenziamento e riqualificazione della rete ospedaliera pubblica e dei presidi territoriali”, ovvero più posti letto per i malati; c’è poi un sempreverde “stop alle liste d’attesa senza fine e alla migrazione sanitaria” (ovviamente ci si guarda bene dallo spiegare come) e un’altrettanto vaga sperimentazione di “percorsi assunzioni pubblici di giovani medici e di formazione attraverso le scuole di specializzazione clinica universitaria“; ultimo punto, il rafforzamento degli strumenti di welfare. Fine.



[Fonte Wired.it]