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sabato, Ott 19

Le 10 migliori scene di bowling al cinema


La corsia di bowling è sempre un luogo in cui dimostrarsi uomini, un posto perfetto per mostrare del carisma da quattro soldi

Nell’elenco degli sport raccontati dal cinema non compare mai il bowling. Eppure è un filo rosso che scorre lungo la cinematografia americana. Nonostante praticamente non esistano film sul bowling, scene di bowling si trovano ovunque e servono sempre a mostrare le dinamiche di forza. Il bowling è fatto di azione e stasi, stare seduti, confrontare punti, alzarsi e tirare. È un posto di umiliazioni e trionfi ma sempre da poco, non è mai un posto per una grande epica sportiva.

Jesus Rolls, da questa settimana in sala, riprende forse il più noto bowler del cinema, Jesus, creato dai fratelli Coen (e da John Turturro) per Il grande Lebowski. Questo tuttavia non è un film dei Coen, ma uno interamente scritto e diretto da Turturro per rifare I santissimi, film del 1974 di Bertrand Blier. Non c’entra insomma niente con Lebowski e ha solo qualche scena di bowling. Di certo non ne fa la propria colonna vertebrale.

Sono stati semmai altri film ad aver fatto del bowling un momento importante, uno showcase di forza e destrezza ma anche di incredibile senso del grottesco. Come se giocare male fosse una condizione squalificante, ma giocare bene fosse quasi peggio, un segnale di carisma da quattro soldi.

10. Critters

Uno degli usi più memorabili del bowling è quello brevissimo in Critters. I cacciatori dello spazio arrivano sulla Terra e non è ben chiaro perché per dimostrare la loro potenza si recano in un bowling dove tirare la palla fino a sbriciolare i birilli.

9. Lei è troppo per me

Il protagonista di Lei è troppo per me è uno sfigato che finisce con una ragazza troppo bella e perfetta per lui. Non di meno stanno insieme. Per raccontarci che tipo di persona lui sia e quanto poco sia adeguato all’arena dei maschi alfa, il film lo mette in condizioni remissive addirittura nell’arena del bowling, là dove la prevaricazione è all’ordine del giorno.

8. Io e zio Buck

Tra le mille situazioni assurde in cui lo zio Buck ficca i nipoti c’è anche il bowling. Prima si dimostra espertissimo (cosa che già fa ridere) e poi, mentre insegna alla piccola a giocare, la grande viene insidiata da una delle molte losche figure che popolano le corsie. Il bowling è sempre un postaccio malfrequentato da mezze tacche.

7. Buffalo ‘66

C’è una memorabile Christina Ricci, in questo delirio di Vincent Gallo. Due outsider, soli e incompatibili con il mondo sembrano essere a loro agio solo tra loro. Tra i molti momenti in cui il film unisce lo strano e il marginale al romantico e sensuale c’è quello in cui Christina Ricci canta tra le corsie. Similmente a quanto poi faranno i Coen, il bowling (posto rumoroso e pesante per definizione) diventa incredibilmente leggero e musicale.

6. 5 pezzi facili

Ancora un outsider in corsia. Bob il pianista che non ha ben chiaro che fare della sua vita e sembra non poter vivere con nessuno, proprio al bowling incontra parla e conosce. In questo film di incontri e dipartite popolarissimi, la corsia di bowling è il passatempo della classe popolare.

5. The Family Man

Una vita perfetta da single ricco, spietato ed egoista per magia è spostata in una specie di dimensione parallela in cui la stessa persona è sposata con un lavoro umile e con figli. Un incubo che il protagonista, come in ogni commedia che si rispetti, imparerà ad amare. Ma il punto è che, per mostrare quanto la sua vita sia caduta in basso, quanto sia misera e squallida la realtà che vive rispetto alla precedente, il film lo mostra come un campione di bowling. E proprio lì si consumano anche le piccole infedeltà.

4. Voglia di vincere

Nelle vesti di uomo lupo, Marty sa fare tutto, non ha paura di niente e piace alle ragazze. Sa anche giocare a bowling benissimo. E proprio lì, sulla corsia, fa scattare la rabbia degli altri, partono gli insulti e si materializza il suo nuovo status con le donne.

3. Kingpin

Dopo Scemo e più scemo i fratelli Farrelly hanno realizzato uno dei pochissimi film sul bowling esistenti. È una commedia cattivissima e durissima su un grande bowler che perde una mano e diventa uno sfigato finché non trova qualcuno cui fare da mentore. La cosa più divertente è come i Farrelly ritraggano il mondo del bowling professionistico come se fosse il football o la pallacanestro: qualcosa di potentissimo, pieno di riflettori e di pubblico.

2. Il petroliere

Il fatto che Daniel Plainview stia da solo nella sua grande casa, che viva in un posto in cui c’è una stanza dedicata al bowling che pare non essere usata da nessuno (ma nella quale lui farà i conti con il predicatore che l’ha tormentato finendo a colpirlo con bocciabirillo) è un’idea geniale. Poteva avvenire ovunque, ma in una stanza adattata a corsia da bowling ha un senso di grottesco e di amaro tutto suo.

1. Il grande Lebowski

Non poteva che esserci questo film in cima alla classifica. Non tanto per la potenza di come si è stampato nell’immaginario collettivo, ma soprattutto perché i fratelli Coen hanno inventato una serie di inquadrature tutte loro per riprendere il bowling, dal rover che segue la palla in corsia all’obiettivo che rotola come fosse dentro una boccia. E poi la sequenza musicale, il personaggio di Jesus, le arroganze in corsia, i tornei e l’incredibile ignavia dei personaggi sempre in attesa di tirare. Effettivamente non hanno solo inserito il bowling nel film, ma hanno immaginato una modalità di metterlo in scena nuova e originale.

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