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sabato, Set 12

Le 10 migliori scene di esorcismo viste al cinema



Da Wired.it :

Perché il demonio non sta solo nelle persone, ma anche nelle case. E c’è sempre qualcuno che lo deve tirare fuori. Da L’esorcista di William Friedkin, che ha inventato un genere, a The Vigil di Keith Thomas, in sala questa settimana

I morti non sono quasi mai morti al cinema. Nei melodrammoni si salvano in extremis, nelle saghe rispuntano a sorpresa e negli horror tornano in mille forme diverse. Il regno degli inferi non li vuole, oppure li prende e li restituisce, o, ancora, assegna loro una casa da infestare. Questa settimana è uscito in sala The Vigil, in cui un uomo disoccupato e un po’ disperato viene assunto per un lavoro peggiore di qualsiasi stage o offerta di fatica in cambio di visibilità. Deve vegliare un defunto. Lui non lo sa, ma tale defunto non lo è del tutto. E ha pure un passato di orrori reali che si riflettono in quelli che infliggerà. Ovviamente, piccolo spoiler, il morto non tornerà come prima, ma in una forma demoniaca, posseduta.

È una delle forme diverse che sta prendendo il glorioso filone del cinema di esorcismi, quello in cui qualcuno si prende la briga di curare una persona posseduta ma anche in cui oggetti e ambienti sono posseduti. In ogni caso, le migliori scene di esorcismo sono uno splendore e un’occasione di grandissimo cinema.

10. Liberaci dal male

Dietro questo film c’è Eli Roth, e benché non abbia proprio un punto di vista eccezionale, è una delle manifestazioni più evidenti della passione che il cinema di esorcismi ha per la chiesa cattolica e i suoi meccanismi, le sue gerarchie e il suo uso del latino come fosse un’arma impropria.

9. The Priests

Corea del Sud cattolica, una versione locale de L’esorcista ma politica, pazzesca e pompata all’inverosimile. Il cinema coreano prende un genere occidentale e, come sempre, lo ribalta iniettandoci più benzina di tutti.

8. The Exorcism of Emily Rose

È uno dei pochi film moderni ad aver cercato di innovare questa tradizione gloriosa, portando proprio altre inquadrature, altri ritmi e altre dinamiche in quella che era diventata una ritualità stantia, sempre uguale a se stessa.

7. Beetlejuice

È chiaro che qui si parla di esorcismo sui generis, ma l’idea geniale sta proprio nel ribaltare i presupposti classici. Che poi è il segreto del cinema di Tim Burton: capovolgere i rapporti di forza tra chi è pulito e chi è sporco, tra chi è vitale e strano, tra chi è ordinato e integrato. L’esorcismo di questo film, quindi, cerca di cacciare via dei vivi da una casa abitata da spiriti e non è poi così diverso dagli altri.

6. Insidious

James Wan si intende parecchio di esorcismi e quelli di Insidious sono ambientati tra mondo reale e mondo demoniaco, sono penetrazioni in altre realtà, come fossero un videogioco ma senza niente da ridere.

5. L’evocazione

Di nuovo James Wan, tuttavia l’idea pazzesca di questo film è il fatto che i due protagonisti (ispirati a veri cacciatori di fantasmi) hanno una dimestichezza con il maligno al punto da non averne paura: anzi, sono molto interessati e incuriositi da ciò che invece preoccupa il pubblico.

4. Constantine

La pensata è fantastica: non solo il protagonista John Constantine (Keanu Reeves) esorcizza se stesso per liberarsi del diavolo, ma anche quando libera gli altri lo fa con l’arroganza di un action hero, con la sbruffoneria di chi sa di essere superiore e con un odio profondo, perché Satana è il suo nemico atavico.

3. Liberami

Il miglior film di esorcismi italiano mai girato è un documentario. Strepitoso! Esorcisimi veri. O almeno veri per chi li subisce e chi li porta avanti. Un prete di provincia che dà del tu al diavolo e delle donne sempre vittime. Più la trama avanza, più è chiaro a tutti che quegli spasmi sono manifestazioni di altro, ben più terreno, cioè di un represso fortissimo.

2. Goksung – La presenza del diavolo

Quando vuoi guardare qualcosa di estremo, tecnicamente impeccabile e nuovo, guarda alla Corea. In Goksung, il fenomenale film di demoni e lotta di Na Hong-jin, c’è un esorcismo di circa 10 minuti, perpetrato con abiti, artefatti e tecniche orientali: niente di cattolico, tutto tribalismo, tamburi e fiamme. Una procedura clamorosa.

1. L’esorcista

Diversi testimoni raccontano che, quando ci fu la prima de L’esorcista a Roma al Metropolitan di Piazza del Popolo, un fulmine colpì la croce in cima a una delle chiese facendola cadere. Del resto, il capolavoro di William Friedkin è questo, un film che è la sua stessa mitologia. Un regista che crede davvero negli esorcismi e che gira cercando di ricrearli come sono realmente, a partire da registrazioni e testimonianze autentiche. Il risultato è uno dei titoli più influenti di sempre, che ha inventato un genere nuovo là dove non c’era nulla.

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[Fonte Wired.it]