Un approccio sistemico nella località che in 11 anni ha coinvolto diversi interlocutori qualificati: dai parchi alle amministrazioni, dagli sportivi alle università. “Ancora prima che si parlasse di auto elettrica, l’obbiettivo finale si è sempre legato alla sostenibilità ambientale e allo sviluppo sostenibile delle località montane attraverso una roadmap che toccasse la riduzione delle emissioni di carbonio, la conservazione della biodiversità e la gestione sostenibile delle risorse,”prosegue Massimo Faraò. Progetti costruiti per sensibilizzare ed educare chi si reca in montagna, ma che hanno visto l’integrazione della comunità locale. A tutto ciò, negli ultimi anni si è aggiunta la mobilità sostenibile in cui l’auto elettrica è protagonista.
Dall’inizio del 2024, Audi prosegue nel supportare la roadmap di Madonna di Campiglio con Mountain Progress Lab, la nuova progettualità sviluppata insieme all’Azienda per il Turismo, gli Enti del Territorio e Trentino Marketing con il contributo scientifico di H-FARM e dell’Università di Trento. Un piano strategico che trasforma Campiglio in un ideale campo-base in grado di generare consapevolezza ambientale e implementare misure innovative di mobilità a salvaguardia del territorio e per una sempre migliore vivibilità del territorio. Un progetto chiamato a trasformare la stessa denominazione di turista, da sempre considerato come qualcuno che consuma esperienze offerte dal luogo. La persona che visita queste montagne è vissuta, invece, come un ospite. La differenza può sembrare sottile, ma implica sfumature significative perché l’ospite è chiamato ad avere un coinvolgimento attivo con la destinazione.
Il Mountain Progress Lab
Avviato lo scorso inverno, questo progetto coinvolge quattro Audi Q4 e-tron nel ruolo di sentinelle del territorio. Ognuna di queste quattro suv compatte full electric è dotata di sensori per rilevare gli indicatori fondamentali dello stato di salute dell’ambiente: evoluzione della temperatura, andamento barometrico, umidità dell’aria, presenza di biossido di azoto,m concentrazione di polveri sottili (PM2.5 e PM10). Attualmente sono già state effettuate oltre 200 ore di rilevazione per testare i sensori mobili e raccogliere i primi dati da analizzare per un totale di quasi 8.800 km percorsi. Grazie ai 24 sensori operativi di cui le auto sono attrezzate all’interno del box, sono stati raccolti 1.070 valori geolocalizzati di qualità dell’aria e 7.490 valori puntuali per una lettura di temperatura, umidità, NO2, PM2.5, PM10 e pressione atmosferica.