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sabato, Dic 28

Le auto più incredibili del 2019


È stato un anno molto importante per il settore automotive: ecco la nostra selezione di auto sportive e da sogno, ma anche di modelli più “terreni” e altrettanto interessanti

Il 2019 è stato un anno molto importante per il settore dell’auto poiché sono state presentate diverse e interessanti novità, soprattutto elettriche e/o elettrificate. In questo articolo faremo una selezione di quelle che secondo noi sono le auto più incredibili e particolari mostrate nel corso dell’anno. La classifica non vuole essere esaustiva, ma contemplare tutte quelle vetture che, per una o più caratteristiche, ci hanno colpito.

Aspark Owl

Un’immagine della supercar italo-giapponese Aspark Owl

La giapponese Aspark Owl è una supercar elettrica incredibile; costa 2,9 milioni di euro e sarà prodotta nella serie limitata di 50 esemplari. Le prestazioni sono stratosferiche: i quattro motori sincroni a magneti permanenti erogano 2.012 cavalli di potenza e 2.000 Nm di coppia e garantiscono uno scatto da 0 a 100 km/h in 1,69 secondi e una velocità massima di 400 km/h. L’autonomia è di 450 km (su ciclo NEDC) e la batteria, da 64 kWh, è dotata di un sistema di monitoraggio della temperatura.

Oltre alle prestazioni super, la Owl ha un’altra particolarità: sarà prodotta a Torino con la collaborazione della Manifattura Automobili Torino. Le sinuose forme e l’altezza di soli 99 cm completano il “carattere” da gufo dell’auto (Owl in inglese significa appunto gufo).

Pininfarina Battista

La Pininfarina Battista in tutto il suo splendore

Anche questa è un’auto da sogno elettrica. Verrà realizzata in Italia in soli 150 esemplari per conto della Automobili Pininfarina, la società, con sede in Germania, che appartiene al gruppo indiano Mahindra.

Si tratta di un’hypercar che costa 2 milioni di euro con una monoscocca in fibra di carbonio, batteria “a forma di T” (per distribuire meglio il peso) da 120 kWh con sistema di raffreddamento a liquido e quattro motori elettrici (realizzati dalla croata Rimac) che garantiscono 1900 CV e 2300 Nm di coppia. Con questi “numeri” la Battista è in grado di passare da 0 a 300 km/h in soli 12 secondi.

Le forme della Battista sono quelle classiche di una supercar italiana che affonda le sue radici nel passato, coniugando forma e funzionalità e traendo ispirazione dalla Cisitalia 202 del 1947 (l’auto venne disegnata da Battista Farina).

Porsche Taycan

Photography: Christoph Bauer
Postproduction: Wagnerchic – www.wagnerchic.com

La prima volta non si scorda mai, specie quando si tratta della capostipite elettrica di una casa storica come la Porsche. Quindi nella nostra rassegna non poteva non esserci la Taycan. Preceduta dalla concept Mission-E, la Taycan è una “vera” Porsche; la casa tedesca ha infatti ribadito che, pur trattandosi di una vettura elettrica, è fedele al dna della compagnia.

L’elettrica della Porsche è disponibile nelle versioni Turbo e Turbo S; quest’ultima, la top di gamma, ha 761 CV e una coppia di 1050 Nm e accelera da zero a 100 km/h in 2,8 secondi, mentre la Turbo può contare su 680 CV, completa lo 0-100 in 3,2 secondi e può percorrere fino a 450 km con una singola ricarica (valore calcolato con lo standard WLTP).

La velocità massima, così come la batteria da 93,4 kWh, è la medesima per entrambe le versioni, ossia 260 km/h; sia la Turbo che la Turbo S, avendo due motori, ognuno posizionato, rispettivamente, nell’asse anteriore e su quello posteriore, dispongono inoltre della trazione integrale.

Si affianca alla Turbo e alla Turbo S, anche una versione più “economica”, la 4S, l’ultima annunciata, disponibile con due opzioni di batterie: Performance, con capacità di 79,2 kWh che eroga una potenza fino a 390 kW (530 CV), garantendo un’autonomia di 407 km, e Performance Plus con una potenza fino a 420 kW (571 CV) e una capacità complessiva 93,4 kWh che consente di percorrere fino a 470 km. I prezzi in Italia partono da 109,115 euro.

Hispano Suiza Carmen

Hispano Suiza Carmen

Abbiamo messo in classifica un vettura elettrica dalle forme decisamente non convenzionali che affonda le radici nelle classiche del passato. Stiamo parlando della Carmen, l’auto elettrica che segna il ritorno di un glorioso marchio come la Hispano Suiza, attivo dal 1904 al 1938.

Il design è quello di una granturismo, ispirato alla Dubonnet Xeni, una delle eleganti e lussuose vetture realizzate nel 1938 dal produttore svizzero-spagnolo. La vettura è a due posti, lunga 4,73 metri e larga 2,04 metri, con un passo di 2,8 e altezza di 1,24 metri; i richiami al passato sono tanti, a partire dalle ruote posteriori che sono quasi completamente sommerse nella carrozzeria. Il telaio monoscocca in fibra di carbonio è stato realizzato artigianalmente.

Dal punto di vista tecnico troviamo due motori elettrici posteriori accoppiati alla batteria da 80 kWh con tecnologia a 750 V, che la spingono da 0 a 100 km/h in tre secondi, con una velocità massima di 250 km/h. L’autonomia dichiarata è di 400 km.

Pagani Huayra BC Roadster

Pagani Huayra Roadster BC

Prestazioni, artigianalità, un’attenzione maniacale per il dettaglio e interni in perfetto stile steampunk. Le hypercar di Horacio Pagani sono tutto questo e molto altro. La Pagani Huayra BC Roadster, presentata la scorsa estate, è la più costosa Pagani Huayra (modello lanciato tre anni fa) nella quale il tetto è sostituito da una copertura rimovibile in fibra di carbonio.

Tutto è stato studiato per ridurre il peso il più possibile, che si ferma a 1250 kg a secco, 32 in più rispetto alla coupé. La Pagani Huayra Roadster è stata costruita sfruttando un telaio monoscocca in carbo-titanio. A spingerla troviamo il V12 biturbo di 6.0 litri della AMG (collocato in posizione centrale/posteriore), rivisto fino a sviluppare 800 CV di potenza a 5900 giri e 1050 Nm di coppia, accoppiato a un cambio a 7 marce di tipo sequenziale. Il prezzo? Ovviamente proibitivo: parliamo infatti di ben 3,7 milioni di euro. Ne saranno costruiti solo 40 esemplari.

Ford Mustang Mach-E

Ford-Mach E

Questa, a differenze delle altre, non è una supercar, ma è una macchina estremamente importante perché è la prima vera elettrica della Ford. La casa americana si è ispirata alla Mustang, in assoluto la sua auto più iconica, presentando una crossover in puro stile americano. Diverse le versioni disponibili: si parte con la Mustang Mach-Es entry-level, con trazione posteriore o trazione integrale e batterie standard o long range, fino ad arrivare alle versioni GT. Il prezzo del modello base Select partirà da 43.895 dollari.

Diverse le combinazioni batterie-motori. La versione standard ha una batteria da 75,7 kWh, che trasferisce la potenza sul solo motore posteriore a magneti permanenti e garantisce 255 cavalli e 306 Nm di coppia e un’autonomia di 370 km. La versione con trazione integrale, oltre al motore anteriore, ne aggiunge uno anche al posteriore (1+1), aumentando la coppia a 429 Nm e riducendo l’autonomia a 337 km.

La batteria a lungo raggio da 98,8 kWh è associata anche a motori più potenti; la versione a trazione posteriore dispone di 282 cavalli di potenza e 306 Nm di coppia, e ha un’autonomia secondo lo standard EPA di 482 km (600 km secondo il ciclo WLPT), la variante a trazione integrale ha una potenza di 332 cavalli e 417 Nm di coppia e la sua autonomia è di 434 km.

Al vertice della gamma si posizionano le Mustang Mach-E GT e GT Performance Edition. Entrambe hanno 459 cavalli di potenza e 612 Nm di coppia. La Performance Edition è dotata di serie di sospensioni a controllo magnetoreologiche (garantiscono un controllo dello smorzamento istantaneo rispetto alle condizioni della strada e alle richieste del pilota) come quelle delle Mustang coupé e cabriolet.

Se per gli interni la Ford propone un poco originale maxi schermo posizionato verticalmente, dal punto di vista estetico è invece riuscita a confezionare un ottimo lavoro. La Mustang Mach-E è una crossover che presenta gli stessi tratti stilistici che hanno decretato il successo della controparte coupé, quindi ritroviamo muscolosi passaruota e l’iconico frontale con gli affilati fari a led.

Ferrari Roma

La Ferrari Roma

Non è la “solita” Ferrari, la Roma, presentata a metà novembre, è una coupé 2+2 ispirata alla città eterna che si contraddistingue per la pulizia e la sintesi assoluta dei suoi elementi. Proporzione è la parola d’ordine; i volumi puri ed eleganti della Roma sono in linea con la tradizione delle berlinette a motore anteriore-centrale quali la 250 GT Berlinetta lusso e la 250 GT 2+2.

Tante le soluzioni adottate per garantire prestazioni al vertice e mantenere la purezza stilistica della linea, come ad esempio l’ala mobile posteriore integrata nel lunotto (si apre automaticamente alle alte velocità). La nuova coupé 2+2 del Cavallino Rampante monta un V8 turbo da 620 cv a 7.500 giri/min; particolare attenzione è stata dedicata al sound della linea di scarico. I prezzi partono da “solo” 200mila euro.

Tesla Cybertruck

Un’immagine del Tesla Cybertruck

Potevamo chiudere la nostra rassegna senza una Tesla? Ovviamente no. Eccoci quindi che torniamo a parlare del Tesla Cybertruck, l’ultima diavoleria presentata da quel vecchio volpone che corrisponde al nome di Elon Musk.

Si tratta di un pick-up che ha nella forma il suo più grande fattore distintivo. Musk ha detto di essersi ispirato a Blade Runner, ma osservando il Cybertruck si possono cogliere diverse contaminazioni, che coinvolgono auto come la Lotus Esprit (disegnata da Giorgetto Giugiaro). Il mastodontico pick-up della casa americana ha un parabrezza e un lunotto spioventi, tetto appuntito (tanto da ricordare, specie se osservato di profilo, la punta di un triangolo) e passaruota con linee nette, geometriche.

Tre le versioni del Cybertruck disponibili. La base monomotore (Rwd) offrirà 402 chilometri di autonomia e negli Stati Uniti avrà un prezzo di 39.900 dollari (senza incentivi); la variante a doppio motore con trazione integrale raggiungerà invece i 482 chilometri di autonomia e avrà un prezzo di 49mila dollari. Al top della gamma si colloca una versione trimotore con un’autonomia di 804 chilometri, che costerà 69mila dollari; Tesla ha dichiarato che questa particolare variante sarà in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi.

I prezzi sono molto aggressivi, bisognerà vedere se Tesla riuscirà a mantenerli quando il pick-up uscirà sul mercato.

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