Le chat di gruppo saranno separate da quelle singole da un’apposita sezione nella barra laterale in piattaforma e potranno essere riprese in ogni momento. Nell’esempio fornito da OpenAI, il gruppo sta conversando assieme al chatbot per cercare il ristorante italiano ideale per una cena tutti assieme (tranne ChatGPT), quindi ogni componente può sottoporre all’AI una richiesta per esempio sulla location, sul menu o domande accessorie per organizzare al meglio l’uscita.
Scenari possibili
Le potenzialità della novità sono molto ampie e non si limitano alla ricerca di un ristorante oppure a strutture come hotel per un viaggio. Le chat di gruppo possono infatti riguardare anche tutto ciò in cui l’AI dimostra già di essere un aiuto molto valido come il brainstorming ovvero la condivisione di idee su progetti, così da riassumere, organizzare e formattare tutti gli spunti dei vari partecipanti. Può anche essere utilizzato per la didattica con studenti impegnati con ricerche e attività di gruppo. Ma si possono immaginare conversazioni di gruppo con ChatGPT più spensierate per generare immagini divertenti oppure – pescando dalle novità in arrivo – su tematiche più piccanti che dovrebbero fare la propria comparsa a dicembre? OpenAI afferma come ChatGPT possa decidere quando intervenire in autonomia a seconda del contesto, a meno che non venga richiamato da uno degli utenti, e possa reagire ai messaggi anche con emoji. Così come su WhatsApp e affini, sarà possibile rimuovere persone oppure silenziare la chat.
Quando arrivano in Italia
Al momento le conversazioni di gruppo con ChatGPT sono limitate a Giappone, Corea del Sud, Taiwan e Nuova Zelanda, che faranno da paesi pilota. Anche gli utenti Free ovvero senza abbonamento possono utilizzarle in queste nazioni. OpenAI raccoglierà feedback e opinioni e poi in un secondo momento deciderà se espandere la disponibilità e a quali paesi, ma c’è da essere ottimisti che diventerà presto una funzione globale.



